Dall'Ansa: "Sembra improvvisamente calato il sipario sulla Siria, dilaniata da quasi tre anni di guerra civile, oltre 120.000 i morti. I venti di guerra soffiati a fine agosto, quando gli Stati Uniti di Barack Obama sembravano sul punto di lanciare un attacco in risposta all'uso dei gas nella regione di Ghouta, oltre mille i morti, centinaia i bambini, hanno lasciato il campo a una fase di stallo".
Sull'uso dei gas delle autorità siriane a Ghouta, l'articolista rilancia una affermazione atlantica assolutamente priva di fondamenti. Ciò che è emerso porta tra le quinte colonne terroristiche atlantiche (tra cui l'ammissione all'agenzia statunitense Associated Press di un gruppo ribelle che si è assunto la responsabilità dell'atto, frutto di un "errore") ed anche a loro sponsor statuali atlantici e regionali.
Quanto al "sipario". E' davvero calato come sostiene l'articolista? A sentire l'intellicenge USA, no, visto che "sembra non credere al governo di Assad: secondo alcune fonti non tutte le armi chimiche sarebbero state dichiarate, e i filo-governativi potrebbero contare su una 'riserva' segreta". Insomma, Washington tiene 'in caldo' il copione-pretesto d'aggressione usato a suo tempo contro Saddam Hussein.
Sul terreno le autorità siriane, con il largo consenso tra la popolazione, il sostegno logistico dei Pasdaran iraniani e quello militare di migliaia di combattenti libanesi di Hezbollah e delle milizie irachene, stanno ristabilendo il controllo nelle aree strategiche del Paese.