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 Stati Uniti e Siria

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alekos18

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MessaggioTitolo: Stati Uniti e Siria   Stati Uniti e Siria Icon_minitimeVen Lug 08 2011, 23:16

Ormai è palese, nei confronti della Siria, un'operazione di ingerenza che porti il paese nell'orbita occidentale. Scardinare il sistema siriano sarà inoltre propedeutico ad aprire la strada verso Teheran e, necessariamente, anche verso Beirut.
Robert Ford, ambasciatore USA in Siria, si è recato nella cittadina ribelle di Hama, roccaforte dell’islamismo sunnita. Oggi ha incontrato i rivoltosi spronandoli a proseguire. Il Dipartimento di Stato americano ha precisato che Ford «ha espresso il nostro sostegno ai diritti dei siriani». La Casa Bianca ufficializza così il coinvolgimento degli Stati Uniti negli avvenimenti in corso.

Nelle stesse ore anche l'ambasciatore francese, Eric Chevallier, si recava in visita sempre nella città ribelle di Hama. Insieme hanno partecipato al corteo del giorno successivo sfilando con la macchina.
L'asse USA-Francia in Libia si ripropone quindi in Siria. In Egitto, Tunisia e Bahrein i diplomatici di USA e Francia si sono tenuti a distanza dalle piazze delle rivolte, mentre adesso fanno sentire il loro pieno appoggio alle proteste in Siria. Probabilmente avendo operato discretamente già nei mesi scorsi. Non sorprendono perciò le proteste di Damasco che ha accusato Washington di essere «implicata» nei disordini che scuotono il paese dallo scorso marzo.

Le riforme annunciate da Assad non sarebbero quindi in grado di placare le proteste perché queste hanno assunto la fisionomia di uno scontro settario, tra la maggioranza sunnita e un governo composto in maggioranza da alawiti (sciiti), con i siriani cristiani che non si sono uniti alle proteste, non essendo interessati ad una divisione del paese e a che in Siria accada quel che è accaduto in Iraq. Le riforme di Assad sono importanti ma dispendiose. In questi mesi, il governo avrebbe già speso un terzo delle proprie riserve in valuta estera che, allo stato, sarebbero limitate a 12-14 miliardi di dollari.

Secondo gli israeliani, molto interessati alle vicende interne siriane, Assad può resistere ancora un anno o due. Lo ha riferito alla Knesset il capo dell’intelligence militare Aviv Cochavi, stando a quel che scrive il quotidiano Maariv. La rivolta sta interessando 20-30 città siriane, ma sta lasciando relativamente tranquille le due più grandi città del paese, Damasco ed Aleppo. Le vittime civili sono stimate in 1.600, secondo Maariv. Colpisce il dato di 600 militari uccisi da bande armate, in non pochi casi legate alla malavita, riferisce Maariv.
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