Per l'asse UE-BCE-FMI ora tocca alla Spagna...

La Spagna cede alle pressioni dell'amministrazione Obama, del Fondo Monetario Internazionale, dei «mercati» e dei terminali euroatlantici in Europa (Bruxelles e Francoforte) e accetta l'offerta –condizionata– di un massimo di 100 miliardi di euro per ricapitalizzare le proprie banche, prosciugate dalla bolla immobiliare. Strappa, per ora, condizioni più favorevoli di Grecia, Irlanda e Portogallo, nonostante Bruxelles dichiari il prosieguo del suo monitoraggio sul rispetto degli impegni sul deficit e l'esclusione, allo stato, di un programma macro-economico di risanamento dei conti e riforme strutturali. Per ora. Per ora «le condizioni dell'assistenza finanziaria sono focalizzate su riforme specifiche del settore finanziario», dice Bruxelles. La strada per future pesante interferenze è quindi aperta. E il primo settore che risentirà nuovamente delle conseguenze sarà, come già si comincia a dire, il «mercato del lavoro».

Intanto l'assistenza finanziaria alla Spagna sarà fornita dai Fondi salva-Stati: il Fondo Europeo di Stabilità finanziaria interverrà subito; lo seguirà il Meccanismo Europeo di Stabilità che dovrebbe entrare in funzione a luglio. Attenzione: i prestiti non andranno direttamente alle banche, ma transiteranno per il governativo Fondo per la Ristrutturazione Ordinata delle Banche (Frob). In questo modo sarà il governo spagnolo ad essere responsabile davanti ai creditori internazionali e a garantire l'applicazione del memorandum di intesa. Sono, insomma, le chiare premesse per un'invasività di breve-medio termine: l'esposizione finanziaria, il debito estero, dovrà essere 'coperto' da massicci risanamenti dei conti pubblici. A «monitorare» il programma degli "aiuti" finanziari e le riforme per il riassetto del deficit spagnolo c'è il Fondo Monetario Internazionale.
Timothy Geithner, segretario USA al Tesoro, ha definito l'azione europea sulle banche spagnole «un passo concreto verso l'unione finanziaria (bancaria e di bilancio, ndr)» che considera vitale per il consolidamento della zona dell'Euro. Everything goes!