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 Repressione di Madrid e Resistenza Basca

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alekos18

alekos18


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MessaggioTitolo: Repressione di Madrid e Resistenza Basca   Repressione di Madrid e Resistenza Basca Icon_minitimeDom Ott 07 2007, 03:04

RESISTENZA BASCA

Ondata di arresti contro l'indipendentismo basco. Oihana Agirre, rappresentante del movimento per l'aministia, e Joseba Alvarez, dirigente nazionale e responsabile internazionale di Batasuna, sono stati arrestati il 4 ottobre con l'accusa di aver partecipato alla manifestazione del 9 settembre a Donostia, in solidarietà ai prigionieri baschi. Da allora si trovano in isolamento. Arnaldo Otegi (portavoce di Batasuna e massimo interlocutore nel tentato processo di pace) è in carcere dall'8 giugno, pochi giorni dopo l'annuncio della fine della tregua da parte di ETA. Nella stessa manifestazione per la quale Alvarez e Agirre sono stati incarcerati, viene arrestato Juan Maria Olano, leader storico della sinistra abertzale e portavoce nazionale del movimento per l'amnistia. L'arresto avviene all'inizio della manifestazione che da circa 30 anni si svolge nella stessa data settembrina, a Donostia, vietata quest'anno dalla magistratura spagnola. Il 6 ottobre a finire in carcere, in isolamento, sono altri 23 indipendentisti, la maggior parte dei quali dirigenti di Batasuna. Zapatero segue la strada di Aznar, che nel 1998 fece arrestare tutta la direzione di Batasuna. La dirigenza dell'organizzazione indipendentista è collegiale, non ha un segretario, né un presidente. Oggi, come ieri, altri sono già pronti a prendere il loro posto.

Il governo Zapatero (Partito Socialista Operaio Spagnolo) all'inizio ha mostrato un atteggiamento dialogante e negoziale per la soluzione politica del conflitto basco, inducendo l'ETA a proclamare una tregua. Dopo un lungo percorso di conversazioni e accordi, ETA dichiara il cessate il fuoco indefinito nel marzo del 2006. Dietro la decisione c'è l'impegno del governo spagnolo (insediatosi nell'aprile 2004) di rispettare l'iniziativa ed il lavoro delle organizzazioni della sinistra basca, con un atto di discontinuità rispetto alla linea repressiva sino a quel momento seguita, fino ad Aznar, nei confronti dei baschi. Impegno mai rispettato. Il governo spagnolo tergiversa, rinvia e alla fine getta la maschera, reinstradandosi nella linea repressiva aperta dal Partito Popolare (PP), con la liberticida Legge dei Partiti, per mantenere imbavagliata la sinistra patriottica e soffocare le sue rivendicazioni. Il movimento di massa, arma fondamentale dei settori popolari, viene pesantemente soffocato e colpito. Il PSOE, con l'aiuto degli autonomisti moderati baschi del PNV, pone di fatto un'alternativa al movimento di liberazione nazionale: o resa o repressione. Vengono represse le mobilitazioni di piazza. Con la collaborazione dello Stato francese, sono imprigionati membri della delegazione di ETA che aveva condotto i negoziati. Si attivano sempre più frequenti giudizi politici contro militanti della sinistra patriottica e più in generale si mettono in atto misure che mantengono quasi neutralizzate molte persone impegnate nel progetto di liberazione nazionale e sociale basco (concorso giornaliero a tutte le sessioni dei giudizi che si celebrano a molti chilometri di distanza; condanne molto severe alla gioventù basca processata; minaccia di condanne molto forti per quelli processati in altri processi...). Gli arresti di militanti politici e sociali si susseguono a ritmi incalzanti.

Le pressioni governative esercitate durante il processo negoziale non danno i risultati sperati: la sinistra patriottica non cessa le mobilitazioni e mette sul tavolo varie proposte, l'ultima delle quali un regime di autonomia transitoria con diritto a decidere nel sud di Euskal Herria ed un'altra proposta di autonomia per il nord, perfettamente accettabile dentro l'attuale cornice costituzionale spagnola. Alla cittadinanza di Euskal Herria si rende così manifesta la non volontà del PSOE di una soluzione politica e democratica del conflitto attraverso quello che la sinistra patriottica rivendica come diritto preliminare: la libertà del popolo basco di esprimere, con un referendum, la cornice politica-istituzionale, nessuna esclusa, che preferisca. Il PSOE, come il PP, teme l'esercizio di questo basilare diritto democratico e nell'imminenza delle elezioni municipali di marzo, come da diversi anni a questa parte, illegalizza senza pensarci due volte la nuova sigla politica che presenta la sinistra patriottica basca. L'ultima ondata di arresti di questi giorni mira a decapitare tutta la dirigenza politica dell'indipendentismo basco. Molte volte, prima d'ora, si è sentito questo stesso messaggio. E da Euskal Herria, da tutte le principali città basche attraversate in queste ore da diverse manifestazioni, arriva la stessa risposta: fanno sapere di esserci ancora, che i "nuovi conquistatori potranno pure accanirsi contro di noi, ma non riusciranno a soffocare la nostra speranza".

9 ottobre 2007
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kamo

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MessaggioTitolo: Re: Repressione di Madrid e Resistenza Basca   Repressione di Madrid e Resistenza Basca Icon_minitimeGio Ott 11 2007, 23:02

Del "terrorismo legale" spagnolo, per usare un termine di Francesco Cossiga, sicuramente un "esperto" del settore, non si accenna proprio quando si parla di Paesi Baschi. Non oso pensare a quello che possano subire i militanti baschi arrestati dalla polizia spagnola...
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IndividuoLiberato




Numero di messaggi : 28
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MessaggioTitolo: Re: Repressione di Madrid e Resistenza Basca   Repressione di Madrid e Resistenza Basca Icon_minitimeVen Ott 12 2007, 13:53

Libertà per i dirigenti e i militanti della sinistra patriottica basca incarcerati dal Governo di Madrid!

Difendiamo la libertà di espressione, riunione, organizzazione


Basta repressione,

per una soluzione negoziale senza esclusioni della questione basca



Per il diritto all’autodeterminazione dei popoli


Freebatasuna!

Venerdì 12 ottobre

Ore 17.30

Sit-in davanti alla Ambasciata Spagnola a Roma

in Piazza di Spagna

Promuovono:

Federazione romana del Partito dei Comunisti Italiani, Rete dei Comunisti, FGCI Roma, Comitato con la Palestina nel cuore, Radio Euskadi (ROR), Confederazione Cobas, Federazione Romana del PRC, Coordinamento per l’unità dei comunisti, CDR, Militant, Associazione Sinistra Critica, L’Ernesto, CSOA Corto Circuito, Erromako Euskaldunberriak, CARC, Megafono Rosso - per l'unità degli studenti in lotta, Iniziativa Comunista, L.O.A Acrobax Project, Polisportiva sociale All Reds, CSOA La Strada,Essere Comunisti

Marco Odorici (Capogruppo PRC Comune Casalecchio di Reno), Fosco Giannini (senatore Prc, direttore de “L’Ernesto”), Enrico Campofreda (giornalista, Roma), Adriana Spera (Capogruppo P.R.C.-S.E al Consiglio Comunale di Roma), Claudio Ortale (capogruppo PRC-SE Municipio Roma 19), Nando Simeone (Consigliere PRC – Sinistra Critica alla Provincia di Roma),Cristina Fuga (Coordinatrice Cub Scuola Roma)

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MessaggioTitolo: Re: Repressione di Madrid e Resistenza Basca   Repressione di Madrid e Resistenza Basca Icon_minitimeVen Nov 16 2007, 03:48

Su www.rivistaindipendenza.org, in "Gallerie di immagini e video", le immagini dell'iniziativa del 12 ottobre 2007: sit-in davanti alla Ambasciata Spagnola a Roma per protestare contro gli arresti dei dirigenti di Batasuna.
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MessaggioTitolo: Re: Repressione di Madrid e Resistenza Basca   Repressione di Madrid e Resistenza Basca Icon_minitime

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