|
| Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo | |
|
+9aposkinhead alekos18 orestep Areagenova kamo Due Sicilie iskra tadiottof Alessandro Di Meo 13 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
---|
Alessandro Di Meo
Numero di messaggi : 4 Data d'iscrizione : 13.10.10
| Titolo: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Mer Ott 13 2010, 19:04 | |
| La Serbia non esce bene da questa serata calcistica. In mondovisione, i serbi sono apparsi di nuovo i "temibili nazionalisti selvaggi" che tremare il mondo fanno! Ma quella rabbia ha una casa. E quella casa sta nello scippo che i Serbi hanno subito da chi, al governo in Serbia oggi, colluso con l'occidente, sta svendendo la propria anima. Il Kosovo, cuore della Serbia, è lontano, con il patriarca ortodosso, paragonabile al nostro papa, costretto a insediarsi alla chetichella nel patriarcato di Pec, appena tollerato dal governo del Kosovo "liberato" dalla Nato, retto da mafia e narcotrafficanti. Il Fondo Monetario Internazionale, l'FMI, presta soldi che servono a finanziare le imprese estere (come la Fiat che espropria la Zastava, la Fiat dell'apparentemente italiano e fido Marchionne, uomo in realtà dell'americanissima Philip Morris!!!). Le bombe del '99 sono ormai dimenticate, quei morti e quei profughi offrono storie che non riempiono le cronache, troppo impegnate nel descrivere il nuovo look delle varie attricette da strapazzo, quelle sì degne delle nostre odierne e democratiche attenzioni, il tutto condito da un omicidio assurdo e l'altro, parte del nostro amato Occidente. Ma in Serbia si organizza il Gay Pride, cosa "assolutamente prioritaria" nella Serbia di oggi, assurda provocazione che non poteva che dare i risultati che ha dato. Ma gli USA si congratulano con la polizia serba, per le capacità a proteggere i "diritti umani" nel proprio paese. Nuove violenze si prospettano all'orizzonte, contro altri diritti... Ai bambini serbi, che non erano allo stadio stasera, così come quei tanti loro coetanei italiani che la retorica dei telecronisti di Rai1 (assurdi, inadeguati e ignoranti al punto da scambiare il segno delle tre dita dei calciatori serbi come un invito a non far perdere la partita per tre a zero!!!) continuava a incensare, non resta molto da sperare per il futuro. Nonostante questa triste serata, però, io continuo a stare con i Serbi. C'è una Serbia che non ci sta, anche se il suo volto, stasera, non era certo accattivante e accomodante. Una Serbia che non vuole entrare in Europa, perché dall'Europa si sente tradita, defraudata, umiliata. E' una triste serata perché preoccupante per il futuro, che temo foriero di nuove stagioni di violenza. Ma quella violenza ha una casa. Il mio è un invito. A non voltare la faccia.
Alessandro Di Meo (Ciao a tutti, è il mio primo intervento su questo forum. Sono Alessandro Di Meo, attivista volontario dell'ass. Un Ponte per, mi occupo di profughi ed effetti della guerra "umanitaria" del 1999 della Nato contro la Jugoslavia. Ho presentato durante le recenti iniziative presso l'Arcobaleno, con "Indipendenza", un mio libro con documentario allegato, dal titolo L'Urlo del Kosovo) | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: prima guerra in Kosovo Mer Ott 13 2010, 21:44 | |
| Manca, manca la consapevolezza. Pensa alla guerra del 1997 o 1998 contro la Serbia di Milosevic, con la scusa di proteggere i Kosovari. Il problema era di ridurre alla ragione Milosevic, che non voleva pagare le royalties. Milosevic credeva di essere ancora al tempo dell’URSS: c’erano in Serbia industrie chimiche, di pneumatici, automobilistiche e altro, ma producevano senza “licenza”, come facevano i Russi, copiando brevetti con lo spionaggio industriale. Come si poteva ridurre alla ragione Milosevic, uno di Stato? In città, i vigili urbani, su ordinanza del Sindaco, possono chiudere un attività commerciale, in Serbia gli aerei della NATO hanno bombardato gli stabilimenti. Gli Stati Uniti, ovvero la classe dirigente americana, sono gli attuali governanti del mondo. In proprio non possono farlo per mancanza di personale così fanno intervenire gli alleati. Dobbiamo comunque convenire sul fatto che ci deve essere un governo, un direttore d’orchestra. Per fortuna gli Stati Uniti non sono nazisti, non ancora, ma, lasciati soli e senza un esercito adeguato, non esiterebbero a mollare qualche atomica. La perdita di un loro soldato e’ una perdita incalcolabile sia per le spese di addestramento, sia per la riduzione dell’organico. Noi possiamo solo sceglierci i nostri governanti tra persone per bene e competenti. Queste persone sarebbero in grado anche di influenzare la politica degli Americani, assieme ai Russi e ai Cinesi. 2000snlp | |
| | | iskra
Numero di messaggi : 224 Data d'iscrizione : 22.08.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Mer Ott 13 2010, 22:23 | |
| La lettura da dare ai fatti di Genova è secondo me politica.
Da un lato c'è, in Serbia, una forte resistenza al processo di avvicinamento all'ingresso del paese in Europa, che porterebbe Belgrado a dover riconoscere il Kosovo come Stato indipendente. La tribuna di una partita di calcio con gli ex campioni del mondo era eccezionale per dare visibilità e risonanza. In tal senso collegherei anche gli incidenti verificatisi a Belgrado domenica scorsa durante il Gay Pride. Anche lì, secondo me, con un voluto impatto massmediatico. Questi atti mirerebbero quindi ad indurre Bruxelles a tener fuori la Serbia. Il che, politicamente, sarebbe un grandissimo bene per la Serbia. Basta vedere cosa significhi "Europa" per paesi come l'Italia. Da parte di "Indipendenza" ho letto analisi impeccabili e condivisibili in argomento, e rinvio a quelle. Peccato solo che a gestire questa linea politica, perlomeno a prendere la scena, siano sciovinisti di destra e non patrioti serbi di sinistra.
Dall'altro lato non dimenticherei l'aggressione militare alla Serbia del marzo 1999, voluta dagli Stati Uniti e avallata servilmente dall'allora governo D'Alema, in linea con la politica estera subalterna (per dirla con "Indipendenza") dei governi che si succedono da decenni nel nostro paese.
Quest'ultima ragione la vedo integrata a quella, secondo me prevalente, che dicevo all'inizio. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Mer Ott 13 2010, 23:59 | |
| Se si giustificano i serbi a causa del Kosovo allora possiamo giustificare anche i nazisti a causa delle condizioni imposte alla Germania alla fine della prima guerra mondiale... e ricorderei che l'aggressione alla Serbia è arrivata dopo l'aggressione serba al popolo kosovaro (per coloro che dimenticano alcuni dettagli). E' semplicistico pensare al Kosovo come terra serba, al momento della dissoluzione dell'Impero Ottomano (1912) i serbi riescono ad ottenere ampi territori - a maggioranza albanese - grazie all'interecessione delle potenze dell'epoca (insomma la Serbia si prende le terre albanesi grazie all'appoggio degli americani dell'epoca, cioè inglesi, francesi e austriaci, senza grandi proteste). C'è una letteratura enorme sull'argomento e ignorarla del tutto, per far finta che sia solo un problema di imperialismo americano nasconde una buona parte della verità, se non quasi tutta. Del resto questo è quello che succede quando si parte dalla teoria preferita e si adattano i fatti (o una parte di essi) a sostegno. Insomma gli albanesi in Kosovo stavano benissimo e solo le politiche del FMI, il "cattivo" Milosevic, nonché l'improvvisa necessità degli USA di avere un protettorato nei Balcani, li hanno separati dai serbi... sicuramente una bella versione per chi crede nelle favole... Similmente si vuole interpretare politicamente le violenza al gaypride ed a Genova... la prima come imposizione occidentale e la seconda come rivalsa, cassa di risonanza, ma per che cosa? Sono nazionalisti della peggior specie, estremisti di destra con una ideologia di tipo nazista... se la sinistra deve simpatizzare con questi solo per essere ad ogni costo contro Stati Uniti e occidente, siamo messi molto male... | |
| | | kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 00:29 | |
| - Due Sicilie ha scritto:
- Se si giustificano i serbi a causa del Kosovo allora possiamo giustificare anche i nazisti a causa delle condizioni imposte alla Germania alla fine della prima guerra mondiale... e ricorderei che l'aggressione alla Serbia è arrivata dopo l'aggressione serba al popolo kosovaro (per coloro che dimenticano alcuni dettagli). E' semplicistico pensare al Kosovo come terra serba, al momento della dissoluzione dell'Impero Ottomano (1912) i serbi riescono ad ottenere ampi territori - a maggioranza albanese - grazie all'interecessione delle potenze dell'epoca (insomma la Serbia si prende le terre albanesi grazie all'appoggio degli americani dell'epoca, cioè inglesi, francesi e austriaci, senza grandi proteste). C'è una letteratura enorme sull'argomento e ignorarla del tutto, per far finta che sia solo un problema di imperialismo americano nasconde una buona parte della verità, se non quasi tutta. Del resto questo è quello che succede quando si parte dalla teoria preferita e si adattano i fatti (o una parte di essi) a sostegno. Insomma gli albanesi in Kosovo stavano benissimo e solo le politiche del FMI, il "cattivo" Milosevic, nonché l'improvvisa necessità degli USA di avere un protettorato nei Balcani, li hanno separati dai serbi... sicuramente una bella versione per chi crede nelle favole...
Similmente si vuole interpretare politicamente le violenza al gaypride ed a Genova... la prima come imposizione occidentale e la seconda come rivalsa, cassa di risonanza, ma per che cosa? Sono nazionalisti della peggior specie, estremisti di destra con una ideologia di tipo nazista... se la sinistra deve simpatizzare con questi solo per essere ad ogni costo contro Stati Uniti e occidente, siamo messi molto male... La questione del Kosovo è ben antecedente -e di molto- al 1912. Prima dell'aggressione alla Serbia, vi era indubbiamente un conflitto interno. Ho letto su "Indipendenza", in un numero pubblicato proprio nel 1999 e dedicato in buona parte all'aggressione USA-NATO, una ricostruzione sul conflitto interno, ben alimentato "da fuori" (da Washington) e "all'interno" contrassegnato da attentati dell'UCK che in altri contesti (e per altri interessi) sono definiti "terroristi". In quella ricostruzione si muovevano critiche alle aperture della dirigenza jugoslava ai pescecani del Fondo Monetario Internazionale che agivano su committenza degli interessi geopolitici di Washington. L'UCK divenne uno strumento americano: se poi vediamo cos'è oggi il Kosovo che i narcotrafficanti e manutengoli degli USA hanno trasformato in un protettorato non c'è da stupirsi. Si tratta di una narcoenclave, crocevia di traffici e di interessi criminali di ogni sorta, con un ceto amministrativo locale largamente corrotto e criminale, con la più grande base USA in Europa. Colpisce simbolicamente il gran numero di bandiere statunitensi che sventolano. Ma di quale "liberazione" parliamo, quindi? Da cosa poi? L'ideologia di tipo nazista, tipo "pulizia etnica", vede in azione i servi (degli USA) ex UCK. Le cose stanno molto diversamente da come le poni. Sul gay pride mi sa che non hai capito quel che diceva Iskra. Di cui condivido molto questo passaggio: " Peccato solo che a gestire questa linea politica, perlomeno a prendere la scena, siano sciovinisti di destra e non patrioti serbi di sinistra". | |
| | | Areagenova
Numero di messaggi : 1 Data d'iscrizione : 26.11.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 00:47 | |
| Alessandro pur condividendo i tuoi punti di vista, penso sia sbagliatissimo trovare qui come altrove una proposizione quasi giustificativa all'operato di qualcosa che è molto più pericoloso di un fenomeno ultra'. L'ultranazionalismo serbo, marcatamente fascista è in forte crescendo e in decisa proposizione, pronto a sdoganarsi in un Europa che sta dimostrando di voler svoltare a destra, quella peggiore, quella affamata di nemici, utopie confessionali, vuoto ideativo e falsità nella prospettiva ideologica. Non mi sorprende, perché o sono un profeta o magari analizzando le dinamiche sociali e le scelte politico economiche di questi ultimi 10 anni, lo avevo già inquadrato per "inquinamento" maddisoniano delle valutazioni. Guardare con nostalgia, accedere a propositi anche un pizzico giustificativi, voler trascendere qualcosa che si è proposto drammaticamente ieri sera -e direi che va oltre quello che i media nella versione di parte hanno dato- è politicamente pericoloso. Non esiste più la Serbia che guardi con romanticismo, un po' per colpa" Nato" un po' per disinteresse putiniano a mantenere un certo equilibrio sull'asse balcanico, ma sarebbe più appropriato chiamarlo puttanesca volontà di lasciare una spina nel fianco che un domani può essere alibi; si è lasciato questo paese in balia di una decadenza dapprima sociale, oggi di valori, che ne hanno inquinato in modo serio le capacità di filtrare gli eventi. Manca consapevolezza oggi in Serbia, c'è solo molta rabbia, volontà di rivalsa, ma senza filtri, quindi sono facilmente aggredibili da prospettive di coartazione se l'Europa non gli apre in fretta le porte. Guardo al contrario di te con forte sospetto, perché sono convintissimo che la spinta nazionalistica diventerà unico credo a tempi brevi, non hanno molti altri sbocchi. Sono un popolo forte, abituato a rimboccarsi le maniche, orgoglioso, meno disposto a prostituirsi degli avversari albanesi, per cui facile a diventare un cuneo su cui molti potrebbero strumentalizzare gli effetti. Condanniamolo invece quello che è successo ieri sera e condanniamo pure i giocatori che hanno sfacciatamente proposto quel "tre" simbolo dl peggiore dei fascismi, perché si richiama a brutti periodi, stragi, perdita di controllo di sé e della nazione. Il resto lo lascio ai romanticismi, che però sono pericolosi oggi, dopo anche la deriva austriaca che aggiunge dopo i Paesi Bassi un altro soggetto politicamente critico e destroso all'interno di una panoramica in bilico. La coartazione economica potrebbe prendersi per mano la situazione, anzi io sono sicuro sarà così e riportare tutta l'Europa in un buio che la storia dovrebbe aver insegnato ad aborrire, ma si sa l'uomo non impara mai e la storia si ripete, spesso però aumentando i dolori della lezione precedente non imparata...... | |
| | | orestep
Numero di messaggi : 1 Data d'iscrizione : 14.10.10
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 02:19 | |
| I fatti di ieri a mio avviso sono da condannare totalmente su due aspetti: - gli ultrà serbi: fascisti e razzisti - la gestione dell'ordine pubblico (che non prevede seri controlli antecedenti l'evento ma solo tanta repressione successivamente! A me ricordava seppur in dinamiche e contenuti diversi Genova 2001, quando invece di arrestare pochi black block hanno permesso e voluto scene di guerriglia urbana!)
Sugli ultrà serbi c'è da dire a mio avviso che vivono un disagio socioeconomico dovuto a scelte di politica nazionale e internazionale.. ma chi ha le colpe maggiori!? Loro oppure i loro politici e noi "comunità internazionale"? Un po' di concetti da sottolineare per capire meglio - la maggior parte sono 20enni, quando avevano 10anni si sono visti cadere bombe intelligenti che colpivano treni e ponti con un'intelligenza chirurgica (come ha riferito oggi La Russa sulle bombe "a basso potenziale" da sganciare in Afghanistan). Fondamentalmente pagano colpe di genitori e pazzi che erano al potere e magari sono cresciuti in zone dove la legalità non è proprio di casa... - Lo Stato ha permesso in questi 10 anni un rinnovamento non completo dell'apparato statale di Milosevic e non ha tolto dalla circolazione criminali di guerra. Ciò ha sfiancato la società civile, che ricordiamo, con delle manifestazioni, fece cadere Slobodan, il quale è uscito di scena come l'unico cattivo di turno... Inutile sottolineare gli errori economici... Quanto prende il "caro" Marchionne per ogni operaio che assume in Serbia!? - Dulcis in fundo... la comunità internazionale... nei suoi sporchi interessi fino alla guerra di Bosnia ha pensato che Milosevic avesse potuto garantire stabilità nei Balcani! Questo nei primi anni '90, quando eravamo tutti impegnati con la guerra del Golfo... ci sono voluti i morti di Sarajevo, Vukovar, Srebrenica per non poterlo appoggiare più, e dopo? Hanno tolto di mezzo lui, mentre i vari sciacalli assassini sono in giro. Dopo di che si è scatenata con Belgrado, bombardandolo e chiaramente appoggiando il Kosovo...
Cosa vedono questi giovani fascisti ultrà nell'Europa!?!? Se vedono quest'immagine così negativa è per il loro fascismo e per la loro "bestialità" oppure per colpe altrui più grosse?
Io vedo tanto disagio, prova è bruciare la bandiera del Kosovo e chiudersi nell'idea impossibile della Grande Serbia... | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 08:27 | |
| - tadiottof ha scritto:
- .
Milosevic credeva di essere ancora al tempo dell’URSS: c’erano in Serbia industrie chimiche, di pneumatici, automobilistiche e altro, ma producevano senza “licenza”, come facevano i Russi, copiando brevetti con lo spionaggio industriale. 2000snlp Non ricordo in quale giornale, e purtroppo non l'ho conservato, si scriveva che un organismo della Comunità Europea nel 1999 o 2000 avesse stabilito che nel Kosovo non si poteva parlare di genocidio. La prima guerra del Kosovo aveva solo lo scopo di far dimenticare definitivamente la Jugoslavia di Tito e distruggere l'industria in Serbia. - orestep ha scritto:
... fondamentalmente pagano colpe di genitori e pazzi che erano al potere... I "pazzi" erano fuori dalla Serbia 2000snlp | |
| | | alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 10:05 | |
| Mi sembra che alcuni interventi, enfatizzando l'estrazione politico/ideologica di riferimento dei tifosi serbi protagonisti degli accadimenti allo stadio di Genova, finiscano per reiterare, di fatto, dei luoghi comuni ( Unione-Europea-da-migliorare sì, questione nazionale no) e concorrano a rimuovere quei nodi di fondo che Alessandro e Iskra hanno secondo me ben individuato. Scorrendo qua e là resoconti dei fatti, mi ha colpito leggere il sequestro delle bottigliette di thè a 1000 bambini delle scuole a cui la Figc (la Federazione Italiana Giuoco Calcio) aveva regalato biglietto e merenda, ed il fattivo nulla osta a coltelli, spranghe e quant'altro è entrato allo stadio. Qualcosa di sorprendente tanto più oggi, nell'era di un'accelerazione, anche in Italy-land, delle forme di controllo sociale di cui è parte la neointrodotta "tessera del tifoso". Dà da pensare... Poteva far comodo consentire a questi epigoni dei cetnici (sciovinisti e fascisti serbi), tornati in auge, nel 1989, per opera proprio di Slobodan Milošević che legalizzò tutti i movimenti a loro ispirati, di fare quello che –sono convinto– ci si aspettava che facessero? Poteva far comodo utilizzare i fascisti serbi per saggiare le autorità di Belgrado, già prone alle sirene "europeiste" (più precisamente: "euroatlantiche"), e condizionarle ulteriormente nell'essere cedevoli sul Kosovo, "liberato" dalla NATO, proclamato e riconosciuto (luglio 2010) "indipendente" con il decisivo avallo di chi, gli Stati Uniti, esercitando un protettorato politico di fatto, vi ha impiantato una grande base militare e ha scelto –come reggenti amministrativi subalterni– mafiosi e narcotrafficanti in primis dalla sua milizia di complemento, supposta "liberatrice", l'ex UCK? In questo senso, su questione nazionale ed Europa trovo significativa, e correttamente distinguente, l'affermazione di Iskra: " Peccato solo che a gestire questa linea politica [anti Unione Europea, ndr] , perlomeno a prendere la scena, siano sciovinisti di destra e non patrioti serbi di sinistra". Il che ci riporta anche ai nodi posti da Alessandro e, appunto, all'analisi di Iskra, - iskra ha scritto:
- La lettura da dare ai fatti di Genova è secondo me politica.
Da un lato c'è, in Serbia, una forte resistenza al processo di avvicinamento all'ingresso del paese in Europa, che porterebbe Belgrado a dover riconoscere il Kosovo come Stato indipendente. La tribuna di una partita di calcio con gli ex campioni del mondo era eccezionale per dare visibilità e risonanza. In tal senso collegherei anche gli incidenti verificatisi a Belgrado domenica scorsa durante il Gay Pride. Anche lì, secondo me, con un voluto impatto massmediatico. Questi atti mirerebbero quindi ad indurre Bruxelles a tener fuori la Serbia. Il che, politicamente, sarebbe un grandissimo bene per la Serbia. Basta vedere cosa significhi "Europa" per paesi come l'Italia. Da parte di "Indipendenza" ho letto analisi impeccabili e condivisibili in argomento, e rinvio a quelle. Peccato solo che a gestire questa linea politica, perlomeno a prendere la scena, siano sciovinisti di destra e non patrioti serbi di sinistra.
Dall'altro lato non dimenticherei l'aggressione militare alla Serbia del marzo 1999, voluta dagli Stati Uniti e avallata servilmente dall'allora governo D'Alema, in linea con la politica estera subalterna (per dirla con "Indipendenza") dei governi che si succedono da decenni nel nostro paese.
Quest'ultima ragione la vedo integrata a quella, secondo me prevalente, che dicevo all'inizio. analisi che condivido e che vedo come base di partenza per una riflessione più a fondo e più complessiva di detti nodi non riduttivamente 'locali'. L'invito di Alessandro, quindi (" Non voltare la faccia"), è assolutamente importante e fondato per ragioni che ci riguardano direttamente molto da vicino. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 12:09 | |
| La questione della Kosova è ben antecedente al 1912, è ovvio che si può risalire indietro nel tempo alla conquista ottomana, o magari all'arrivo dei serbi (slavi) nei Balcani, resta il fatto che questo antagonismo serbi/albanesi non esisteva ai tempo della famosa battaglia di Kosovo Polije (o Fushe e Kosovet per gli albanofoni) dove albanesi e serbi combatterono insieme contro gli invasori turchi (il che viene convenientemente omesso dai serbi attuali, o almeno da parte di essi). Cosí come il mito risorgimentale italiano è farcito di miti e falsità a danno del sud, cosí la Serbia (non per niente una volta fregiata del titolo, non so quanto onorifico dati i metodi usati dal Piemonte per annettersi il resto d'Italia, di Piemonte dei Balcani) ha creato il mito della Kosova "culla della civiltà serba", dimenticando che gli albanesi, almeno a Kosovo Polije combattevano con loro... Nel 1912 però si creò il problema includendo terre a maggioranza albanese in un regno slavo e il resto è noto (almeno spero). Come tutti i popoli anche quello kosovaro ha diritto ha determinare il proprio futuro nelle terre dove vive, è un elementare diritto di tutti i popoli... se poi vogliamo parlare delle modalità, allora è altra storia, ovviamente una Kosova albanese non autorizza gli albanesi a rendere pan per focaccia ai serbi in una spirale di odio senza fine e la comunità internazionale deve vigilare che questo non accade... In quanto a fare dell'UÇK dei narcotrafficanti tout court è semplicistico, oltre che falso (si dimenticano le tecniche di terrorismo operate dalla forze serbe in Kosova prima della liberazione). Se si fosse operato con piú intelligenza probabilmente gli americani non avrebbero avuto la possibilità di costituire un protettorato a proprio uso e consumo. E certamente per appoggiare Milosevic e le sue politiche di ethnic cleansing richiede uno stomaco non indifferente ed un'ideologia piuttosto cieca, secondo me. E si tratta dello stesso ethnic cleansing che fa orrore (giustamente) quando sono invece gli albanesi della Kosova a compierla. I soliti due pesi e due misure di certa sinistra (che è capace addirittura di appoggiare ora dei serbi nazionalisti di estrema destra...) Mi chiedi di che liberazione si tratta, liberazione dai serbi, ovviamente, o non si era capito? | |
| | | aposkinhead
Numero di messaggi : 124 Localisation : udine Data d'iscrizione : 22.08.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 15:49 | |
| penso che ci siano stati alcuni interventi lungimiranti e che condivido in pieno, come appunto quello del compagno che afferma come questo rigetto, questa lotta contro il sistema occidentale-(dico io capitalista) sia delegato a derive nazionaliste-conservatrice (non è neanche giusto dire che è estrema destra, o almeno non è uguale a quella che conosciamo noi) e NON AD UN SANO E VIRILE PATRIOTTISMO DI SINISTRA! Un vero peccato, anche se la battaglia non è persa, soprattutto ad oriente dove prima o poi si dovranno fare scelte, e salire sul carrozzone della globalizzazione, ovvero del progetto Marchionne, e così Kragujevac ecc. oppure tagliare i ponti, definitivamente e odiare.... a mani nude come le tigri a Genova. Molto meglio che non "amare alla Berlusconi, sorridendo vigliaccamente su di un bombardiere NATO che irradia di morte il cielo degli innocenti. ODIO contro amore, io sto con loro, a prescindere, perché vittime del nostro sistema, cinico e moralista quando fa comodo, che riversa fiume di democratica disinformazione ignoranza, come quella di DUE SICILIE, che col suo ragionamento fazioso allora potrebbe tranquillamente ammettere il carattere albanese della stessa Sicilia vista la sua presenza in alcune zone. E poi, scusate, la bandiera del Kosovo, qual è? E' quella albanese e americana, come quella dei tristi picciotti del bandito Giuliano, a servizio dei padroni. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 16:20 | |
| Come al solito chi non pensa allo stesso modo è subito catalogato ignorante se non peggio (vecchio sistema), aposkinhead pensa di essere il depositario della verità e evviva le tigri di Arkan! E questa è la gente che dovrebbe cambiare qualcosa, accecati dall'odio antiamericano preferiscono celebrare assassini e stupratori solo perché (incidentalmente) anti-americani (ma, nel caso dei serbi, portatori di ideologie ancora piú imperialistiche e intolleranti, la differenza è solo nel fatto che non ne hanno i mezzi). Chissà perché il Kosovo agli albanesi è dire qualcosa di fazioso, mentre dire i Paesi baschi ai baschi (o la Corsica ai corsi) va benissimo, tanto per precisare chi è non solo fazioso ma fondamentalmente disonesto dal punto di vista intellettuale... Questo anti-americanismo di maniera giustifica qualsiasi aberrazione e oscenità, per questo appare ai piú poco onesto e faziosamente di parte... i due pesi e le due misure non vanno bene né quando sono le potenze imperiale a imporle, né quando è questa pseudo-sinistra a volerlo fare. Lascio da parte la emerita cazzata della Sicilia albanese, perché è evidente che non sa neanche di cosa sta parlando (del resto neanche del Kosovo mi sembra conosca molto), il Kosovo ha la sua bandiera nazionale che non è quella albanese, la bandiera albanese però è anche la bandiera di tutti gli albanesi non solo in Kosovo e in Albania... E, piaccia o no, senza gli americani ora il Kosovo (ed i suoi abitanti) sarebbe ancora sotto occupazione serba... con il silenzio-assenso dei "compagni che capiscono tutto"... | |
| | | Alessandro Di Meo
Numero di messaggi : 4 Data d'iscrizione : 13.10.10
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 20:28 | |
| Tutto è molto complesso, non credo risolvibile in un forum. Ma alcune cose mi sento di aggiungerle. L'idea del Kosovo libero e monoetnico è una idea fascista (vedi i vari archivi fra i quali: http://www.cnj.it/documentazione/KOSMET/foto.htm). La sua Liberazione, se non fossse tragica per tanta gente, farebbe sorridere. Ci si libera da un invasore, non da gente che ha vissuto con te per secoli! Che poi, fra quei profughi e quegli sfollati, quanti albanesi e rom e goranci e quanti di altre etnie c'erano? Molti. Ci si "libera" da tutti, quindi. E' stupefacente come si continuino ad analizzare eventi come questi, senza tener conto che il gioco era truccato. La base Nato di Bond Steel sorge in un area del Kosovo dove non è caduta neppure una bomba. Allora, forse, si sapeva già che lì si sarebbe costruita! La Serbia ha il suo nazionalismo e tutti lo indicano come un terribile fantasma che aleggia sulle teste degli europei, ma le pulizia etniche le hanno subite i serbi! Non c'è niente da fare, è così. La Croazia, cattolica e fascista, si è macchiata di atrocità immani contro i serbi durante la II guerra mondiale (un nome su tutti: il campo di sterminio di Jasenovac, 1 milione di morti, anche croati comunisti, ma soprattutto serbi, col beneplacito della santaromanachiesa), e nelle guerre fratricide degli anni '90 (agosto del '95, operazione tempesta, con l'intervento delle forze Nato a cacciare e bombardare civili in fuga, cacciati dalle Krajne, circa 700 mila, migliaia di morti. Capirai, si erano dichiarati Repubblica serba di Krajna, come avevano fatto i croati e i bosniaci. Eh, ma il pericolo della grande Serbia era in agguato!). La Serbia oggi è il paese dove incontri tutte le etnie che animarono la Jugoslavia, eppure la sua immagine nel mondo rimane quella di un paese che vuole e pratica la pulizia etnica. Non lo dice nessuno per i Croati, per gli Albanesi, per i Mussulmani. Ma intorno alla Serbia trovate solo staterelli monoetnici. E' la realtà. Dire questo non significa essere anti croato o anti albanese o anti altri ancora. Significa rispettare gli eventi che si sono succeduti. La faccenda di Genova, alla fine, pone una domanda: a chi giova? Io mi sto convincendo che non era una parata antigovernativa ma che, al contrario, gli unici a subirne le conseguenze saranno proprio quei serbi che in Europa non ci vogliono entrare, non si fidano, si sentono ricattati, umiliati, traditi proprio dall'Europa. Ma che, in mancanza di vera opposizione politica, saranno condannati a essere rappresentati da quelle canaglie. E quindi sconfitti. Da uno stato di polizia. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 21:26 | |
| Di Meo ma a chi vuoi imbrogliare? "l'idea di un Kosovo libero... è idea fascista", e perché la Serbia ai serbi è una concezione progressista invece? Vero che hanno vissuto insieme per secoli, il che non vuol dire che lo avessero fatto per scelta (furono messi nello stesso stato dalle potenze imperiale vincitrici, tanto per cambiare, ma chissà perché questo non fa sorridere), e poi dimentichi la progressione di diritti negati progressivamente agli albanesi del Kosovo da parte di Milosevic... da regione autonoma a parte integrante dello stato serbo... è bello fare analisi ma facciamole con onestà... è stata un'esplicita politica serba quella di limitare progressivamente i diritti albanesi... le cose non sono successe all'improvviso e senza una ragione... Avrai anche notato che nei Balcani non sono solo serbi e albanesi ad aver avuto qualche "diverbio", c'è stata una guerra atroce durata vari anni e tu vieni a dirci "Ci si libera da un invasore, non da gente che ha vissuto con te per secoli!" ma tu dove hai vissuto in quegli anni? Per il resto d'accordo che il nazionalismo serbo non è il solo, e con le responsabilità cattoliche, però la Croazia pare sia riuscita ad andare avanti, e cosí il Kosovo (entrambi con problemi che vanno risolti, certo). Ovviamente anche io preferirei che quei popoli potessero vivere insieme, e magari lo potranno fare se, realisticamente, si riconosce il Kosovo, e serbi, albanesi, croati, bosniaci, etc. trovano un modus vivendi rispettoso delle varie identità. Ma che questo possa avvenire con le campagne d'odio antikosovare di certa sinistra faziosamente antialbanese non credo proprio... | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 22:13 | |
| Due Sicilie, mi sembra che Alessandro Di Meo abbia esposto le sue tesi in maniera più che corretta, senza mancare di rispetto a nessuno. Visto che ti sei lamentato per l'intervento di Apo, esordire con un "Di Meo ma chi vuoi imbrogliare?" mi sembra un tantino incoerente. Detto questo, qui nessuno vuole fare l'apologia della Grande Serbia o negare che i serbi abbiano avuto la loro parte di responsabilità nelle guerre degli anni Novanta. Si vuole invece mettere in discussione la favola (questa è infatti la vera favola) dei "serbi cattivi nazionalisti fascisti" e degli "albanesi (o croati, o bosniaci) vittime democratiche e tolleranti". Di tensioni tra serbi e albanesi in Kosovo ve ne erano state anche all'inizio degli anni Ottanta (nessuno lo nega), ma queste avevano avuto una loro risoluzione, favorevole alle rivendicazioni albanesi, tanto che i serbi (il cui numero era in costante diminuzione nella regione) si sentivano traditi dal governo federale. Ad ogni modo ci sono alcuni interrogativi che mi piacerebbe porti: - Perché da svariati decenni in Kosovo la popolazione albanese è costantemente cresciuta rispetto a quella serba? Ciò non stride parecchio con l'idea di una repressione costante dei cattivoni fascisti di Belgrado? - Perché il progetto di genocidio albanese perpetrato dai serbi (motivazione ufficiale dell'ignobile guerra del 1999) esploderebbe con qualche anno di ritardo rispetto alle altre guerre jugoslave? - I serbi delle Krajne sono stati o no vittime anch'essi di pulizia etnica nelle guerre degli anni Novanta? - Perché oggi i serbi sono costretti ad andarsene dal Kosovo? - Perché nel '99 i campi profughi in Albania si riempirono solo dopo i bombardamenti? Ma come, non si stava bombardando perché c'era un genocidio in atto? E com'è che con un genocidio in atto non stava scappando nessuno? - Perché in Kosovo c'è la più grande base Nato d'Europa (ovviamente in una zona non bombardata)? - Perché oggi lo Stato etnicamente più plurale tra quelli della ex Jugoslavia è proprio la "fascista" Serbia? - Perché nel Kosovo "liberato" oggi ci sono le bandiere americane accanto a quelle albanesi? - Oggi il Kosovo è o no un protettorato americano fondato sul narcotraffico? | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Gio Ott 14 2010, 23:18 | |
| Gorritxo, io non la penso cosí, perché etichettare come fascista l'idea del Kosovo libero quando i veri fascisti stanno in Serbia? Il discorso della coerenza poi non mi pare corretto, apo parlava di ignoranza (e ha detto diverse cose che non mi sembrano dimostrano che lui abbia grande conoscenza dei fatti di cui parlava), mentre Di Meo inizia il suo contributo già stabilendo chi è fascista e chi non lo è... a te sembrerà corretto, a me no. Alcune tue domande mi sembrano piuttosto incoerenti, alcune del tutto irrilevanti: che relazione c'è tra aumento demografico della popolazione albanese e la repressione politica serba in Kosovo, nessuno. "Ritardo" del genocidio albanese, ancora una volta cosa dimostrerebbe? Niente. I serbi della Krajna vittime di pulizie etnica (cos'ha a che vedere con il Kosovo e gli albanesi?). Altre sono piú interessanti, ovviamente è inaccettabile qualsiasi discriminazione di serbi in Kosovo. Perché i campi profughi - in Albania - si riempiono dici, dopo l'inizio dei bombardamenti (forse perché il controllo delle frontiere diventa meno efficace?). Base NATO (non sto certo a difendere la politica imperialista americana, quindi non è a me che devi fare questa domanda). Stato etnicamente "plurale" la Serbia (molto meno di quanto lo fosse prima però, se vogliamo dirla tutta). Bandiere americane: ci piaccia o no, non sono stati quelli della sinistra a liberare il Kosovo ma gli americani, ecco perché le bandiere americane (preferivi le serbe?)... Protettorato americano (meglio che protettorato serbo, però), se fondato sul narcotraffico non so, e comunque la situazione del Montenegro è poi molto differente da quella del Kosovo? Perché preoccupa tanto il Kosovo (albanese) e cosí poco il Montenegro (slavo)?
| |
| | | Alessandro Di Meo
Numero di messaggi : 4 Data d'iscrizione : 13.10.10
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 11:06 | |
| Due Sicilie, ma dove vivi tu, ti chiedo a questo punto! Qui nessuno è anti albanese ma sei tu che dei fatti storici non tieni conto in alcun modo! Ma come si fa a etichettare i serbi come un popolo nazi-fascista, quando sono coloro che più hanno pagato le invasioni naziste con stragi inaudite sulla loro gente, mentre i croati e gli albanesi stendevano tappeti di velluto all'invasione nazista! Come si fa? Come si fa a ignorare che le campagne antiserbe dergli anni '90 sono state affidate a grandi agenzie pubblicitarie americane perchè rendessero l'immagine del popolo serbo identica a quella dell'altra sera! Io chiudo qui i miei interventi, perchè sono disposto a parlare con chi vuole capire, non con chi usa preconcetti e falsità che sono frutto della propaganda e della malafede (quella si, imbrogliona). | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 11:17 | |
| Bella questa, non si è anti-albanesi ma sono i serbi che hanno ragione... Siamo al top del razionalismo. Di quali "fatti storici" non terrei conto? Sempre disposto ad imparare (però qualche "fatto" si deve pure citare, e non come quelli riportati da siti di parte come quello che hai linkato tu.) E' ovvio poi che se le fonti serbe (che di mistificazioni non ne hanno fatte poche) sono l'unica fonte corretta c'è poco da discutere... poi sarei io ad avere preconcetti, che faccia tosta... | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 11:23 | |
| @ Alessandro: sottoscrivo quanto dici. Inutile che ti dica che la posizione di Indipendenza non è certo quella di Due Sicilie.
@ Due Sicilie Cosa c'entra il discorso demografico? Oggi i serbi sono discriminati e difatti se ne vanno, per cui la loro componente in Kosovo diminuisce. Com'è che gli albanesi quando erano oppressi anziché andarsene aumentavano? Evidentemente per loro il Kosovo non è mai stato l'inferno che si dice. Cosa vuol dire la storia del controllo delle frontiere? Se io voglio espellere una parte di popolazione perché dovrei poi impedirle di andarsene? Senza dimenticare le scene dei giornalisti occidentali in questi campi vuoti che annunciavano il prossimo arrivo dei profughi che poi non arrivavano. Arriveranno solo dopo l'intervento Nato, perché scappavano dai bombardamenti. Rimane il fatto che quando il Kosovo era parte della Serbia gli albanesi ci vivevano, erano già la maggioranza, e i conflitti erano più con il governo di Belgrado che con la popolazione serba. Oggi serbi dal Kosovo scappano. Bella idea di liberazione. Senza contare che per parlare di indipendenza non basta essersi staccati dalla Serbia, se poi si diventa un protettorato americano, la colonia statunitense nei Balcani. Le altre domande che ti ho posto poi avevano come scopo quello di mettere in discussione l'equazione serbi=fascisti=unici responsabili delle guerre jugoslave, nonché il ruolo degli USA (coadiuvati dai fedeli "alleati") nello scoppio della guerra del 1999. Non quello di giustificare od opporsi al Kosovo indipendente. Cosa questa, che sembra invece essere la tua unica preoccupazione.
| |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 11:58 | |
| Lo so che la posizione di Indipendenza non è la mia, e se volete continuare a cantarvela e suonarvela tra voi va bene lo stesso... basta dirlo.
Vero che i serbi sono oggi discriminati (il che dimostra che il problema in Kosovo ha radici storiche antiche e non è il risultato solo delle politiche di Milosevic, e la discriminazione esiste nei due sensi), e questo va contrastato. Mentre dire che gli albanesi non erano discriminati (o non lo erano abbastanza) perché aumentavano di numero sotto l'occupazione serba, scusami, ma è una grande fesseria, anche il numero di palestinesi nei territori occupati aumenta sotto l'occupazione israeliana, ergo, l'occupazione israeliana non è mai stata l'inferno che si dice? ma cerchiamo di essere seri... l'ideologia ti acceca Gorritxo. E poi ti rendi conto che per guardare gli alberi non ti rendi conto della foresta? Vorresti negare la progressiva erosione dei diritti degli albanofoni nel Kosovo serbo? Le esplicite politiche di Milosevic? Spero di no (anche perché si tratta di fatti ben noti). Per il resto siamo d'accordo, vera indipendenza sarà quando saranno indipendenti anche dagli americani (per il momento però si sono liberata da una dominazione secolare, il che non è poco). Vero anche che l'equazione fascisti=serbi è scorretta (come è scorretta l'equazione fascismo=idea di Kosovo indipendente, del resto) come è anche vero che non sono i serbi gli unici responsabili delle guerre jugoslave (però questo non vuol dire che non hanno le loro responsabilità, che sono comunque pesanti).
| |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 12:25 | |
| La precisazione sulla posizione di Indipendenza era rivolta ad Alessandro, che interveniva per la prima volta nel forum, non a te. Qui nessuno vuole cantarsela e suonarsela da solo. Anzi...
Nessuno vuole negare la progressiva erosione dei diritti degli albanesi dopo il 1987, ma bisogna anche capire da dove traggono origine certi fenomeni. Inoltre il trattamento subito oggi dai serbi è addirittura peggiore. Puoi dire quello che vuoi ma negli anni '80 gli albanesi non fuggivano dal Kosovo, i serbi nell'ultimo decennio sì. Che c'entrano poi i palestinesi? Questi non sono stati cacciati forse in gran parte dalla propria terra? Il problema del rientro dei profughi nei territori facenti oggi parte dello stato israeliano non è forse una delle annose questioni di quel conflitto? Ora spiegami quando mai si è verificato un fenomeno simile in Kosovo negli ultimi decenni in riferimento agli albanesi. Gli unici ad andarsene sono i serbi, oggi. Parlando poi di idee fasciste, è fascista l'idea del Kosovo mono-etnicamente albanese. L'alternativa indipendenza/autonomia è un altra questione, rispetto alla quale secondo me non ha senso prendere posizioni aprioristiche. In riferimento a QUESTA indipendenza, per quanto mi riguarda c'è da essere fermamente contrari. A essere accecato dall'ideologia sei tu, che devi giustificare il separatismo purchessia. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 12:54 | |
| Evviva il pluralismo (almeno delle idee) allora. Vedo che concordi sull'erosione dei diritti degli albanesi e quindi immagino concordi anche sul loro diritto di essere indipendenti nelle loro terre (diritto riconosciuto peraltro a tutti i popoli). Ti ricordo inoltre che anche a Mitrovica avvengono discriminazioni oggi (in questo caso sono gli albanesi a doversene andare), perché preoccuparsi (giustamente peraltro) dei serbi solamente? E dove eravate quando erano i diritti degli albanesi a non essere rispettati? In quanto ai palestinesi si parlava di aumento demografico (se non ti era chiaro rileggi con piú attenzione quello che hai scritto) ed è innegabile che la popolazione palestinese sia in aumento demografico. Tu ritenevi (scorrettamente, secondo me) che l'aumento demografico degli albanesi dimostrasse che poi non c'erano queste condizioni cosí pesanti nel Kosovo serbo, correlazione, permettimi, pretestuosa. Per il resto sono ben coscio delle differenze tra Palestina e Kosovo.
D'accordo che l'idea di un Kosovo mono-etnco sia fascista, cosí come lo è quella di un Kosovo serbo peraltro... I kosovari comunque si sono liberati da un'occupazione secolare, e sono contento per loro, meno contento sono del fatto che siano di fatto passati da un'occupazione ad un'altra, certo, ma questo non significa che era meglio se restavano sotto occupazione serba, tu - che non sei accecato dall'ideologia, dici - preferiresti che gli albanesi del Kosovo fossero ancora sotto occupazione serba, alla faccia del diritto di autodeterminazione dei popoli (peraltro invocato in altri casi)... | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 13:46 | |
| e poi mi domando quanti resteranno pro-serbi ora che c'è un riavvicinamento tra Serbia e USA: http://www.balcanicaucaso.org/Tutte-le-notizie/Gli-Usa-sostengono-la-Serbia | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 14:14 | |
| - Se rileggi bene quello che ho scritto, ho parlato di costante aumento della popolazione albanese rispetto a quella serba in Kosovo. Ora, nei territori oggi facenti parte dello Stato di Israele (o anche complessivamente in Palestina) i palestinesi sono percentualmente cresciuti rispetto agli ebrei dall'inizio del secolo scorso, quando iniziò in maniera costante la colonizzazione? Non mi sembra. - Per molti serbi "il Kosovo è Serbia", nel senso che farebbe naturalmente parte dello Stato serbo. Giusta o sbagliata che sia, questa visione non ha mai presupposto di per sé che gli albanesi non ci potessero vivere, ovvero il Kosovo monoetnico serbo. Al contrario nel Kosovo "liberato" e "indipendente" non sembra esserci posto per i serbi. Ragion per cui il Kosovo monoetnico serbo è una mistificazione, il Kosovo monoetnico albanese sta diventando una realtà. - Per quanto riguarda il diritto di autodeterminazione, si applica appunto ai popoli, alle nazioni. Ora, se per popolo kosovaro si intendono sia i serbi che gli albanesi che lì vivono e hanno vissuto, i fatti dicono che questo popolo (pur non senza conflitti) è esistito all'interno della Serbia, mentre nel Kosovo indipendente questa idea di popolo è di fatto negata. Se per popolo kosovaro si intendono invece solo i kosovari di etnia albanese, allora la questione è puramente territoriale, ovvero se il Kosovo debba appartenere alla Serbia o all'Albania, o se eventualmente debba essere oggetto di spartizione. Non mi si venga però a parlare di nazione kosovara (limitata ovviamente solo agli albanesi), questa sì che è una forzatura ad uso e consumo degli interessi americani nella regione. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 15:16 | |
| A me pare, gorritxo, che tu solo a parole dici che la tua non è una visione puramente ideologica smentendoti poi continuamente nei fatti (cioè in quello che dici). Andiamo con ordine: popolazione albanese in Kosovo che aumenta rispetto a quella serba, quello che tu avevi scritto è: "- Perché da svariati decenni in Kosovo la popolazione albanese è costantemente cresciuta rispetto a quella serba? Ciò non stride parecchio con l'idea di una repressione costante dei cattivoni fascisti di Belgrado?" Dal momento che si assume la presenza di "cattivoni fascisti di Belgrado" ritengo tu ti riferissi agli anni prima della liberazione... e, come ti ho già detto, i tassi di accrescimento delle popolazioni - di fatto - non variano secondo se ci sia o meno repressione (e infatti i palestinesi hanno un tasso di accrescimento della popolazione superiore al tasso di accrescimento dello Stato di Israele), tutto qui, la tua osservazione non è rilevante. Se parliamo del dopo liberazione, invece, siamo d'accordo, i serbi scappano dalle aree sotto controllo albanese, e gli albanesi da quelle sotto controllo serbo (o piú esattamente a maggioranza serba) come Mitrovica... è un problema di discriminazioni reciproche che sicuramente non verrà risolto parteggiando per gli uni o gli altri (del resto trovo piuttosto ipocrita lamentarsi - peraltro giustamente - delle discriminazioni perpetrate dagli albanesi a danno dei serbi, e poi pretendere che era meglio quando ad essere discriminati erano gli albanesi; perché parlare di Kosovo serbo significa, di fatto, discriminare gli albanesi). Per i serbi il Kosovo è serbo, ok, per i greci il sud dell'Albania è Epiro settentrionale e quindi è greco (anche se abitato da albanesi), per i turchi non esiste il Kurdistan (neanche dove ci sono i curdi), per gli spagnoli la Catalogna non è una Nazione e cosí via... sei sicuro che ogni pretesa, assurda come queste citate, debba per forza essere presa in considerazione? Io direi di no, è ovvio poi che la Grecia non ha interesse a conquistare detti territori (però regala cittadinanze greche a tutti gli ortodossi albanesi, come se religione e etnia fossero la stessa cosa), è ovvio che i curdi non hanno i mezzi per rendersi indipendenti dalla Turchia etc. etc. La realtà però è che il 90% della popolazione kosovara è albanese e questa popolazione, come tutte le popolazioni del mondo ha diritto all'autodeterminazione. Del resto chi è cagion del suo male pianga sé stesso, la Jugoslavia era stata molto piú realista della Serbia concedendo ampia autonomia al Kosovo, cosa che i serbi hanno gradualmente cancellato, se cosí non fosse stato oggi probabilmente non staremmo a discutere di queste cose (e ti rammento che la Macedonia sembra essere stata molto piú capace di gestire il suo problema albanese, rispetto alla Serbia). Ti ricordo anche che la posizione ufficiale albanese è quella di pari diritto per gli albanesi negli stati in cui si trovano senza cambi di frontiere né nuovi stati, pari diritti che in Jugoslavia parzialmente c'erano e poi non ci sono stati piú con la Serbia. (Ovviamente il discorso è molto piú lungo, dal momento che la Jugoslavia alla fine della seconda guerra mondiale cercava attivamente di annettersi oltre al Kosovo anche l'Albania, ma non allarghiamo il discorso ulteriormente). In quanto al Kosovo di oggi, è essenziale che la minoranza serba sia garantita e resti, però il discorso va inquadrato globalmente come parità di diritti in tutti gli stati balcanici, e anche all'interno del Kosovo non si può tollerare che alcune aree a maggioranza serba (e di fatto sottratte all'autorità dello Stato Kosovaro) siano di fatto off-limits per gli albanesi, non pare a te una forzatura anche questa? Diritto all'autodeterminazione: gli albanesi abitano in Kosovo da secoli, probabilmente da prima che i serbi abitassero nei Balcani, ma questa è storia, quello che conta è l'attualità, e l'attualità dice che il 90 % della popolazione è albanese e si ritiene albanese kosovara, e quindi ha diritto a decidere il proprio destino; il fatto che siano di lingua albanese non significa siano assimilabili tout court agli albanesi di Albania, tra l'altro, anche se la lingua ufficiale è la stessa, nella realtà in Kosovo (e nord Albania) si parla una varietà diversa di albanese (in contrapposizione al tosco, lingua ufficiale). Insomma c'è piú differenza tra ghego e tosco che tra serbo e croato, però nessuno dice che serbi e croati debbano avere un unico stato, mi pare. Obiettivamente io credo che alla fine si arriverà ad una spartizione tra aree a maggioranza albanese ed aree a maggioranza serba (magari con scambio con aree a maggioranza albanese rimaste nello stato serbo), questo però sarà una sconfitta per tutti, perché significherà premiare la pulizia etnica (come si è fatto in Bosnia). | |
| | | panizzi
Numero di messaggi : 17 Data d'iscrizione : 29.07.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 18:22 | |
| i bombardatori umanitari che hanno buttato bombe all'uranio per 24 giorni sulla Serbia piagnucolano sulloa partitella sospesa,vergogna | |
| | | Alessandro Di Meo
Numero di messaggi : 4 Data d'iscrizione : 13.10.10
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 19:43 | |
| panizzi, hai sintetizzato davvero bene tutta l'ipocrisia della nostra bene amata società! (A parte il lapsus dei 24 giorni di bombardamenti, in realtà furono 78). Condivido in pieno, quante vesti stracciate soprattutto perchè non si è giocata la partita, e per quei bambini venuti ad assistere a una semplice partita di calcio, ne avessero trovato uno piangente lo avrebbero inquadrato e ripreso cento volte (in realtà i ragazzini si sono divertiti molto di più, e qualcuno, c'è da giurarci, avrà pure gridato Zingari di M....! Non esagero, frequento gli stadi e la realtà è spesso anche questa, purtroppo!).
Noto una specie di bramosia nel voler a tutti i costi equiparare la questione kosovaro-albanese con i movimenti indipendentisti nel mondo, per accreditarla di una dignità che non la spetta affatto. La Catalogna, i Kurdi, ecc. ecc. saltando completamente i diritti di minoranze, comunque forti, anche se fanno meno figli (i musulmani spesso hanno più mogli) che abitano le stesse terre da secoli e secoli. Amen, prendo atto. La Macedonia ha gestito meglio il problerma albanese, si racconta... ma come si fa a sostenere questo? La nato ha imposto lo stop al movimento indipendentista, perchè non era interessata alla "liberazione" (il virgolettato è sempre d'obbligo) degli albanesi in quelle zone, ma esclusivamente ai propri interessi. Tentativi di destabilizzare la Macedonia ci sono stati eccome, ma non si è arrivati a nulla perchè senza l'appoggio Usa, pardon, Nato, l'Uck doveva fermarsi.
Si dice, si dovrà arrivare alla parità dei diritti all'interno dei Balcani... In Serbia c'è da sempre, bene o male, altrove no! Ma le moschee in costruzione nel Sangiaccato, Serbia, le ho viste solo io? Novi Pazar città serba a maggioranza musulmana, l'ho conosciuta solo io? Il villaggio di Bujanovac prima del confine fra Serbia e Kosovo, sulla strada per Vranje, in Serbia, quindi, coi suoi minareti l'ho visto solo io? Non c'erano truppo della Nato a loro protezione! E i cimiteri ortodossi distrutti e depredati nella parte sud di Mitrovica, quella albanese, e in tutto il Kosovo, mentre quello musulmano a Mitrovica nord, in zona serba, sta lì intatto e accessibile, l'ho ripreso solo io? E le etnie, compresa l'albanese, che incontro in Serbia oggi, che per decenni hanno formato la Jugoslvaia, sono un sogno? Avevo bevuto troppa rakija quando le ho incontrate? E i profughi della guerre jugoslave, tutti solo in Serbia, oggi, pure questa è una montatura di una certa sinistra nostalgica che continua a fare propaganda? O la propaganda non ha, al contrario, distrutto uno dei paesi più forti dei Balcani per farne mercato libero e selvaggio, nel nome di quattro libertà concesse spacciate per democrazia? La presa del parlamento serbo e la cacciata di Milosevic, dittatore sanguinario che però, chissà perchè, permetteva che le maggiori città serbe fossero rette dall'opposizione perchè aveva vinto le elezioni... elezioni????... non è stata forse finanziata da quel "filantropo" americano di Soros?
Quante domande, destinate a finire nel nulla. | |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 20:30 | |
| Quanta demagogia e quanta ignoranza, pazienza... i serbi sono buoni, i serbi sono bravi, i serbi sono belli, i kosovari sono meno dei catalani, dei curdi, questa non è una discussione ma sono dichiarazioni di fede... Quanto pregiudizio (i musulmani fanno piú figli perché hanno piú mogli), i diritti "giusti" sono quelli per i serbi (mentre prima gli albanesi del Kosovo, sotto i serbi stavano benissimo, perché in Serbia c'è parità di diritti), e poi perché farne una disputa religiosa, ma non era quello il problema nel Kosovo, nel Sangiaccato ci sono serbi di religione musulmana, mica albanesi, un po' di onestà intellettuale, siete patetici. In Macedonia ci sei stato? Parla un po' con qualcuno da quelle parti e vedi quanto rispetto reciproco c'è tra slavi e albanesi, il pregiudizio impera, e mi meraviglia che uno che dice di aver viaggiato nei Balcani non si sia accorto proprio di niente e non si è reso conto della differenza tra albanesi e slavi e ne fa una questione religiosa, a riprova che l'ideologia acceca)... Non ho niente contro i serbi che rispetto, ma questa faziosità cieca non rende affatto servizio ai serbi, anzi...
| |
| | | Due Sicilie
Numero di messaggi : 29 Localisation : Due Sicilie Data d'iscrizione : 12.05.07
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 20:31 | |
| P.S.: della partita poi non me ne frega un bel niente, figurati che il calcio non lo seguo neanche... | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo Ven Ott 15 2010, 23:14 | |
| Due Sicilie, forse non ci capiamo, forse mi sono espresso male, non importa, riformulo il concetto. Non mi riferisco a tassi di natalità, mi riferisco al rapporto percentuale tra serbi e albanesi rispetto alla popolazione totale del Kosovo. Quando il Kosovo era parte della Serbia gli albanesi non scappavano, i serbi nel Kosovo indipendente e liberato sì. In conseguenza di ciò la percentuale di serbi è diminuita sensibilmente dopo la guerra, cosa che prima per gli albanesi non avveniva. Che ti piaccia o no, ai tempi della Jugoslavia il Kosovo era una provincia autonoma della Repubblica Serba con una larga autonomia. Autonomia conquistata anche con delle lotte rivendicative, ma pur sempre di autonomia si trattava. Riguardo le varie pretese rivendicative da te citate (e in generale riguardo qualsiasi rivendicazione di tipo indipendentista) il mio approccio è quello di valutare caso per caso, sulla base innanzitutto dei presupposti e poi anche sulle prospettive. Non sono certo un partigiano dell'integrità territoriale dei singoli stati, ma non sostengo nemmeno qualsiasi rivendicazione indipendentista in maniera acritica. Rispetto al caso del Kosovo, dico che è una questione molto complessa. Registro solo due dati di fatto: all'epoca della Jugoslavia c'è stata una convivenza tra le due etnie, pur non senza difficoltà (ed anche una certa integrazione tra di esse). Oggi nel Kosovo indipendente i serbi paiono essere di troppo. Il giorno in cui il Kosovo dovesse diventare un paese in cui serbi e albanesi si sentono prima di tutto parte di un popolo kosovaro deciso ad autodeterminarsi (non a diventare un protettorato americano), e non comunità contrapposte, allora diventerò il primo sostenitore dell'indipendenza, stanne pur certo. Ad oggi però la realtà è un altra, e allora valutando le condizioni di vita di serbi e albanesi sotto i vari regimi, nonché il ruolo geopolitico che oggi il Kosovo oggettivamente riveste, ti dico che QUESTA indipendenza non la sostengo.
| |
| | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo | |
| |
| | | | Sugli scontri a Italia-Serbia e sull'indipendenza del Kosovo | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |