Corsica: elezioni regionali 2010

Sopra il 37%. Tanto totalizzano alle regionali francesi i nazionalisti còrsi, nella fattispecie i due partiti maggiori, i moderati di "Femu a Corsica", guidati da Simeoni (25,91%) e gli indipendentisti di "Corsica Libera", capolista Talamoni (9,84%), più liste minori. Come ulteriori dati, l’Unione di sinistra ottiene il 36,60% e l’UMP di Sarkozy il 27,65%.

In Corsica i còrsi sono poco più di un terzo della popolazione. Un numero enormemente maggiore è stato spinto all’emigrazione dal colonialismo dell’occupante francese. I "francesi" sull’isola, per lo più funzionari e gendarmi, hanno votato i loro partiti di Francia.
Il listone di sinistra, pur avendo vinto e quindi eletto il presidente, non detiene però la maggioranza assoluta (come succede per gli altri presidenti di regione vittoriosi in Francia) e per la prima volta i nazionalisti (considerati i veri vincitori anche di questo turno da più commentatori politici d'Oltralpe) potranno incidere direttamente sulla composizione della maggioranza, volta per volta, e fungere da ago della bilancia condizionando le decisioni che scaturiranno.
Un ulteriore dato da evidenziare: nella tornata elettorale precedente l'unione dei due schieramenti –autonomista e indipendentista ("Unione Nazionali")- ottenne molti meno voti dei due partiti separati.

Intanto, subito dopo la diffusione dei dati finali, "Corsica Libera" ha rivolto un invito alle altre formazioni del Movimento Nazionale ("Femu a Corsica", "I Verdi Corsi" e "A Manca") per un incontro domani (mercoledì) alle 10,00, a Bastia, al fine di concordare una posizione comune nella riunione dell’Assemblea di Corsica giovedì prossimo.
Un invito che s’inscrive nel prolungamento dell’attitudine politica e degli appelli in tal senso lanciati da "Corsica Libera" per un progetto di costruzione di uno «spazio comune».

grande risultato, spero possa essere in qualche modo d'esempio ai loro vicini isolani.

comunque, con numeri diversi, era accaduto qualcosa di simile in Sardegna nel 1984. si formò una giunta PCI, PSI e Partito Sardo d'Azione, a cui venne anche assegnata la presidenza del consiglio (mario melis).

tra l'altro, nell'81 il PSdAz aveva avuto uno storico congresso che sancì (formalmente) l'obbiettivo a lungo termine dell'indipendenza. così alle elezioni dell'84 ottenne un 13%, con punte del 30% nei quartieri popolari di Cagliari, fu il cosidetto "vento sardista".

L'esperienza potenzialmente "rivoluzionaria" dopo decenni di dominio DC, si risolse con un cambio di beneficiari delle clientele e non si riuscì a ottenere neppure una legge di tutela della lingua sarda (questo oltre alle resposabilità del psdaz anche per l'opposizione nettissima del pci).

insomma fu una vera schifezza di giunta, molto simile alle precedenti, con in più la frustrazione delle speranze di cambiamento.

alle successive elezioni del 1989 il psdaz calò al 10% e andò perdendo la fiducia che gli era stata accordata fino a ridursi a microbo opportunista, nenache più un partito.


tutto questo per dire che a entrare nelle giunte bisogna pensarci bene (qualcosa ne sa anche Rifondazione).


ma forse questa volta ci sono i presupposti per una giunta veramente rivoluzionaria, questa estate non si potrà mancare alle ghjurnate!!

alekos18 ha scritto:

Sopra il 37%. Tanto totalizzano alle regionali francesi i nazionalisti còrsi, nella fattispecie i due partiti maggiori, i moderati di "Femu a Corsica", guidati da Simeoni (25,91%) e gli indipendentisti di "Corsica Libera", capolista Talamoni (9,84%), più liste minori. Come ulteriori dati, l’Unione di sinistra ottiene il 36,60% e l’UMP di Sarkozy il 27,65%.

In Corsica i còrsi sono poco più di un terzo della popolazione. Un numero enormemente maggiore è stato spinto all’emigrazione dal colonialismo dell’occupante francese. I "francesi" sull’isola, per lo più funzionari e gendarmi, hanno votato i loro partiti di Francia.
Il listone di sinistra, pur avendo vinto e quindi eletto il presidente, non detiene però la maggioranza assoluta (come succede per gli altri presidenti di regione vittoriosi in Francia) e per la prima volta i nazionalisti (considerati i veri vincitori anche di questo turno da più commentatori politici d'Oltralpe) potranno incidere direttamente sulla composizione della maggioranza, volta per volta, e fungere da ago della bilancia condizionando le decisioni che scaturiranno.
Un ulteriore dato da evidenziare: nella tornata elettorale precedente l'unione dei due schieramenti –autonomista e indipendentista ("Unione Nazionali")- ottenne molti meno voti dei due partiti separati.

Intanto, subito dopo la diffusione dei dati finali, "Corsica Libera" ha rivolto un invito alle altre formazioni del Movimento Nazionale ("Femu a Corsica", "I Verdi Corsi" e "A Manca") per un incontro domani (mercoledì) alle 10,00, a Bastia, al fine di concordare una posizione comune nella riunione dell’Assemblea di Corsica giovedì prossimo.
Un invito che s’inscrive nel prolungamento dell’attitudine politica e degli appelli in tal senso lanciati da "Corsica Libera" per un progetto di costruzione di uno «spazio comune».

Non si sente mai parlare di Corsica. A parte per qualche fatto di cronaca. Eppure ci sta davanti casa...

Jacu ha scritto:

ma forse questa volta ci sono i presupposti per una giunta veramente rivoluzionaria, questa estate non si potrà mancare alle ghjurnate!!

Quasi tutti gli anni siamo presenti lì... Vedremo quest'anno. In caso...

iskra ha scritto:

Non si sente mai parlare di Corsica. A parte per qualche fatto di cronaca. Eppure ci sta davanti casa...

Noi facciamo il possibile per informare adeguatamente al riguardo. E' peraltro nei nostri intendimenti tornare ad organizzare iniziative in tema.
Parlare di Corsica ha molte ricadute interessanti...