Ciao a tutti,
anche quest'anno si stanno svolgendo le
Ghjurnate Internaziunale di Corti organizzate dal Movimento di Liberazione Nazionale. Ho quindi tradotto questo scritto, che delinea le strategie per il nuovo corso, che saranno oggetto di dibattito per tutti i patrioti anche dopo le
Ghjurnate.
Verso una rifondazione del movimento nazionale corso
- testo proposto alla riflessione di tutti i patrioti -
In questi ultimi trent'anni, l'azione del movimento nazionale, nelle sue diverse espressioni, ha segnato in modo irreversibile la vita politica del nostro paese ed il destino del popolo corso.
La questione nazionale è un fatto; è il nostro migliore successo, ottenuto nei confronti di uno tra gli stati più chiusi del mondo.
Tuttavia, i successi fin qui raggiunti sono insufficienti per garantire la sopravvivenza del popolo corso oggi in gioco.
I corsi vivono attualmente in una società senza prospettive e senza speranza.
La nostra ambizione fondamentale è:
- uscire dal sistema di dipendenza arcaico in cui ci troviamo da troppo tempo, per fare entrare la Corsica nella modernità;
- rinnovare i nostri legami naturali con il Mediterraneo da cui ci isolano le infrastrutture attuali;
- salvare il nostro popolo dal disastro economico, sociale e culturale cui lo conducono i progetti di tutto-turismo e de "l'economia residenziale" che sono sin da ora le opzioni di chi decide, incapace di immaginare per la nostra terra qualosa che non sia un grande mercato di consumo;
- fermare rapidamente una speculazione fondiaria che rovina e marginalizza la Corsica facendo crescere drammaticamente il costo della vita;
- dare uguali possibilità alle persone di questo paese di trovare lavoro;
- dare infine alla Corsica infrastrutture degne di un paese civile;
Certamente i corsi attendono oggi dal Movimento Nazionale che esso dia una risposta ai bisogni reali e immediati del paese e che si impegni per ottenere un indispensabile progresso istituzionale.
E' per questo che, dopo un ampio dibattito all'interno delle organizzazioni patriottiche, un gran numero di donne e uomini hanno manifestato la volontà di rifondare il Movimento Nazionale. Non intendono, in ogni caso, sottoporre il dibattino ad una gestione autoritaria, dibattito che deve invece necessariamente svolgersi nell'insieme del movimento nazionale e nel popolo corso.
Questo processo permette di definire in modo molto concreto, oltre gli approcci dogmatici e gli slogan di circostanza, il contenuto delle tappe che ci condurranno all'indipendenza nazionale.
Si tratta per noi tutti di ricostruire le fondamenta del movimento di liberazione nazionale, al fine di dare al nostro paese gli strumenti che gli sono più che mai indispensabili e che lo stato francese si è impegnato a voler distruggere.
I patrioti devono, è ben più di un'evidenza strategica, unire le loro forze in uno spazio convergente verso l'unico progresso che possa conoscere il nostro popolo, quello del controllo dei meccanismi del proprio divenire economico, sociale e culturale, al fine di realizzarsi pienamente nella propria emancipazione e trovare il posto che gli compete in un'Europa che, ormai, ammette, addirittura facilita sempre più, l'accesso alla sovranità dei popoli e delle nazioni dette minoritarie.
Sola capace di garantire un sussulto salvifico per il nostro popolo, la rifondazione del movimento di liberazione nazionale non deve e non può essere una semplice riproduzione del funzionamento attuale.
Deve essere la base, ricostruita su fondamenta emendate dai nostri errori comuni, sulla quale tutte le energie, tutte intelligenze, tutte le competenze devono lavorare insieme, in una fiducia solida per tracciare, tappa dopo tappa, la strada che renderà al nostro popolo l'onore che gli fu tolto con la forza, quello di essere libero.
Questa ambizione, non lo dubitiamo, non può realizzarsi senza fatica. esige lo sforzo e l'adesione più vasta alla Lotta Nazionale.
In quest'ottica, l'accesso alle responsabilità politiche si farà su basi chiare: concepita come un mezzo prezioso e non un fine in sé, permetterà di radicare il nostro cammino, aprendo così la via all'esercizio di una sovranità piena ed intera per il popolo corso sulla terra corsa.