|
| Medio oriente su Polizia e Democrazia fondata da Fedeli | |
| | Autore | Messaggio |
---|
tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: Medio oriente su Polizia e Democrazia fondata da Fedeli Gio Lug 30 2009, 22:15 | |
| http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=archivio&action=articolo&idArticolo=2063
Non vorrei essere stato frainteso. Non sono un antisemita, sono certamente per la chiarezza e trasparenza. Israele ha una superficie poco minore del Lazio e circa la stessa popolazione. Come potrebbe il Lazio avere un esercito come quello israeliano e cacciabombardieri, incrociatori, sottomarini, forse bombe atomiche; ma nemmeno con il federalismo fiscale. Allora si deve dedurre che Israele sia finanziata da paesi stranieri. Recentemente si e' sentito alla radio, in occasione dell'operazione "piombo fuso", che l'Unione Europea paga la bolletta della corrente elettrica per i Palestinesi di Gaza, corrente evidentemente prodotta da centrali in territorio israeliano, se questi possono staccare la spina. Sono notizie che si dovrebbero dire esplicitamente, affinche' l'opinione pubblica si faccia una opinione obiettiva e completa. Mi va anche bene che Stati Uniti e Europa aiutino Israele, ma non si deve poi sostenere, quando gli Israeliani si oppongono ai piani di pace, che l'Europa e l'America non abbiano i mezzi per ridurli alla ragione, visto che le armi gliele passiamo loro. Al contrario nelle interviste c'e' una donna che accusa i Palestinesi di spendere soldi, non dice di chi, per comprarsi anche loro le armi; chissa' chi gliele vendera', forse "rinnegati" come nei film western, dal momento che i razzi qassam sono come tubi di stufa (si legge che gli 8.000 razzi lanciati abbiano provocato una decina di vittime: meno male). C'e' troppa confusione e con il vostro servizio la alimentate. Gli Israeliani, che sono vissuti in armonia con i popoli del Medio Oriente, anche nel medioevo, quando in Europa erano perseguitati, ora se li sono inimicati Non c'era bisogno di costituire alla fine della seconda guerra uno Stato israeliano. Dopo le nefandezze perpetrate dal nazismo e conosciute da tutto il mondo, gli Ebrei della diaspora erano al sicuro e difesi in ogni Paese dell'Europa e del mondo. Evidentemente si e' voluto creare una testa di ponte nei Paesi arabi; allora il petrolio era molto importante e gli Israeliani erano alleati dei Paesi occidentali contro l'URSS e contro i Paesi non allineati. ecc. Sono argomenti che dovreste trattare. Dovete dirlo, oppure avete timore di essere censurati? Il mio giudizio su "Polizia e Democrazia" e' molto buono e quindi vi carico di una grande responsabilita'. Siete stati parziali e la sua lettera e' reticente e mistifica la storia: gli ebrei ortodossi che considerano blasfema la creazione di uno Stato di Israele? forse perche' pretendevano una teocrazia! Grazie. Franco Tadiotto Genova 29/7/2009 PS Non vorrei essere di nuovo frainteso: in questo momento storico parteggio per Obama e spero che riesca nel suo disegno politico di coinvolgere nel governo del mondo Cina e Russia. Ritengo che gli USA considerino l'Europa un alleato riottoso e inaffidabile. Gli Americani sono in pochi e non ce la fanno da soli a controllare il mondo intero: hanno bisogno di alleati e gli alleati "storici" non dovrebbero mettere condizioni. PPS spero che la sua risposta sia piu' limpida, altrimenti mi sentirei tradito, come il protagonista di "1984" dall'antiquario. ----- Original Message ----- From: "Direttore" <direttore@poliziaedemocrazia.it> To: <franco.tadiotto@fastwebnet.it> Sent: Wednesday, July 29, 2009 9:53 AM Subject: Israele
Caro Tadiotto, la ringrazio anzitutto della sua lettera, i pareri dei lettori, specie se critici, sono sempre preziosi. Quello che dice sulla diaspora è giustissimo, e in altri numeri di PeD, occupandoci di Israele, lo abbiamo scritto. Questa volta abbiamo scelto di far parlare degli israeliani "qualunque", per i quali ovviamente la diaspora appartiene a un lontano passato. Per quanto riguarda i kibbutz - che furono il vero nocciolo duro del futuro Stato, e della stessa Haganah -, è vero che erano laici, con aspirazioni socialiste, e, ancora prima della guerra del 1948, malvisti da molti religiosi ortodossi di Gerusalemme (alcuni di questi erano persino contrari alla creazione dello Stato di Israele, considerato in qualche modo "blasfemo"). Ora, in Israele come altrove, gli entusiasmi (erano illusioni ?) del dopoguerra si sono smorzati, e la formula del kibbutz (probabilmente sarebbe interessante chiarire come sono attualmente, "laici" o "religiosi") ha perso molto impatto. Purtroppo, aggiungo io. Ma non paragonerei la situazione a quella cambogiana. Detto questo, non credo che siamo stati "di parte". E sinceramente non capisco di quale "parte". La nostra posizione è sempre stata quella dei due Stati (come decretò la decisione dell'Onu nel 1948, che i Paesi arabi non accettarono), con la premessa irrinunciabile del pieno riconoscimento di Israele da parte dei suoi vicini. Pieno e garantito. Mi auguro che voglia scriverci ancora, dandoci il suo parere sulla rivista.
Cordiali saluti
Paolo Pozzesi Direttore di "Polizia e Democrazia"" | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: Re: Medio oriente su Polizia e Democrazia fondata da Fedeli Lun Set 21 2009, 19:43 | |
| Lei non risponde alle mie domande e osservazioni e assume un tono da professore a scolaretto. Ero tentato di citare un passo del capitolo 7 dei Promessi Sposi, ma non c'e' dialogo; e' inutile continuare. Buone vacanze. Franco Tadiotto Genova 8/8/2009 ----- Original Message ----- From: <papoz@interfree.it> To: <franco.tadiotto@fastwebnet.it> Sent: Thursday, August 06, 2009 9:50 PM Subject: Risposta
> Mi hanno trasmesso la sua lettera mentre sono in vacanza, e le rispondo quindi con la mia posta privata. > Giustamente lei non vuole essere frainteso, ma cerchi anche di non fraintendere gli altri. Sono un vecchio giornalista che ha imparato da giovane il valore della libertà (anche di quella di espressione) insieme ad altri che per quella libertà dettero la vita. Detesto la retorica, ma non accetto lezioni, insinuazioni e intimazioni. Le assicuro che non temo alcuna "censura" (di chi ?), non ho bisogno di essere "reticente", e mi è abituale essere "limpido". > Che quel servizio su Israele alimenti la confusione è un'affermazione sbrigativa: le interviste esprimono sempre il pensiero, e gli interessi, di chi parla. Quelle, come le altre, di palestinesi, pubblicate (è solo un esemoio) in un altro reportage su PeD giugno 2008. E altre ancora ne raccoglieremo e pubblicheremo, di varia provenienza: è la prassi del giornalismo. > Nessuno ha il diritto di dire che io "mistifico la storia": questo, le faccio notare, è un insulto. Quella storia io l'ho seguita, a suo tempo, come cronaca quotidiana, e le assicuro che la conosco e la ricordo molto bene. Potrei aggiungere alcune precisazioni di rilievo, ma non voglio aprire polemiche. > Cordiali saluti paolo pozzesi > > ------------------------------------------------------------------------------- > Valore legale alle tue mail > InterfreePEC - la tua Posta Elettronica Certificata > http://pec.interfree.it > -------------------------------------------------------------------------------
''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' Non vorrei essere stato frainteso. Non sono un antisemita, sono certamente per la chiarezza e trasparenza. Israele ha una superficie poco minore del Lazio e circa la stessa popolazione. Come potrebbe il Lazio avere un esercito come quello israeliano e cacciabombardieri, incrociatori, sottomarini, forse bombe atomiche; ma nemmeno con il federalismo fiscale. Allora si deve dedurre che Israele sia finanziata da paesi stranieri. Recentemente si e' sentito alla radio, in occasione dell'operazione "piombo fuso", che l'Unione Europea paga la bolletta della corrente elettrica per i Palestinesi di Gaza, corrente evidentemente prodotta da centrali in territorio israeliano, se questi possono staccare la spina. Sono notizie che si dovrebbero dire esplicitamente, affinche' l'opinione pubblica si faccia una opinione obiettiva e completa. Mi va anche bene che Stati Uniti e Europa aiutino Israele, ma non si deve poi sostenere, quando gli Israeliani si oppongono ai piani di pace, che l'Europa e l'America non abbiano i mezzi per ridurli alla ragione, visto che le armi gliele passano loro. Al contrario nelle interviste c'e' una donna che accusa i Palestinesi di spendere soldi, non dice di chi, per comprarsi anche loro le armi; chissa' che gliele vendera', forse "rinnegati" come nei film western, dal momento che i razzi qassam sono precisi come tubi di stufa (si legge che gli 8.000 razzi lanciati abbiano provocato una decina di vittime: meno male). C'e' troppa confusione e con il vostro servizio la alimentate. Gli Israeliani, che sono vissuti in armonia con i popoli del Medio Oriente, anche nel medioevo, quando in Europa erano perseguitati, ora se li sono inimicati Non c'era bisogno di costituire alla fine della seconda guerra uno Stato israeliano. Dopo le nefandezze perpetrate da nazismo e fascismo e conosciute da tutto il mondo, gli Ebrei della diaspora erano al sicuro e difesi in ogni Paese dell'Europa e del mondo. Evidentemente si e' voluto creare una testa di ponte nei Paesi arabi; allora il petrolio era molto importante e gli Israeliani erano alleati dei Paesi occidentali contro l'URSS e i Paesi non allineati. ecc. Sono argomenti che dovreste trattare. Dovete dirlo, oppure avete timore di essere censurati? Il mio giudizio su "Polizia e Democrazia" e' molto buono e quindi vi carico di una grande responsabilita'. Siete stati parziali e la sua lettera e' reticente e mistifica la storia: gli ortodossi che considerano blasfema la creazione di uno Stato di Israele? forse perche' pretendevano una teocrazia! Grazie. Franco Tadiotto Genova 29/7/2009 PS Non vorrei essere di nuovo frainteso: in questo momento storico parteggio per Obama e spero che riesca nel suo disegno politico di coinvolgere nel governo del mondo Cina e Russia. Ritengo che gli USA considerino l'Europa un alleato riottoso e inaffidabile. Gli Americani sono in pochi e non ce la fanno da soli a controllare il mondo intero: hanno bisogno di alleati e gli alleati "storici" non dovrebbero mettere condizioni. PPS spero che la sua risposta sia piu' limpida, altrimenti mi sentirei tradito, come il protagonista di "1984" dall'antiquario. ----- Original Message ----- From: "Direttore" <direttore@poliziaedemocrazia.it> To: <franco.tadiotto@fastwebnet.it> Sent: Wednesday, July 29, 2009 9:53 AM Subject: Israele
Caro Tadiotto, la ringrazio anzitutto della sua lettera, i pareri dei lettori, specie se critici, sono sempre preziosi. Quello che dice sulla diaspora è giustissimo, e in altri numeri di PeD, occupandoci di Israele, lo abbiamo scritto. Questa volta abbiamo scelto di far parlare degli israeliani "qualunque", per i quali ovviamente la diaspora appartiene a un lontano passato. Per quanto riguarda i kibbutz - che furono il vero nocciolo duro del futuro Stato, e della stessa Haganah -, è vero che erano laici, con aspirazioni socialiste, e, ancora prima della guerra del 1948, malvisti da molti religiosi ortodossi di Gerusalemme (alcuni di questi erano persino contrari alla creazione dello Stato di Israele, considerato in qualche modo "blasfemo"). Ora, in Israele come altrove, gli entusiasmi (erano illusioni ?) del dopoguerra si sono smorzati, e la formula del kibbutz (probabilmente sarebbe interessante chiarire come sono attualmente, "laici" o "religiosi") ha perso molto impatto. Purtroppo, aggiungo io. Ma non paragonerei la situazione a quella cambogiana. Detto questo, non credo che siamo stati "di parte". E sinceramente non capisco di quale "parte". La nostra posizione è sempre stata quella dei due Stati (come decretò la decisione dell'Onu nel 1948, che i Paesi arabi non accettarono), con la premessa irrinunciabile del pieno riconoscimento di Israele da parte dei suoi vicini. Pieno e garantito. Mi auguro che voglia scriverci ancora, dandoci il suo parere sulla rivista. ''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''' . 28/7/2009 (i Kibbutz nacquero come struttura in contrasto tra loro, per inibire una reale affermazione della sua natura egalitaria).''''''''''''' Questo passo sicuramente non lo avrete capito: voglio dire che classificare i kibbutz in laici e religiosi, significa creare attriti e contrasti al loro interno. Saluti Franco Tadiotto Genova
----- Original Message ----- From: "Franco Tadiotto" <franco.tadiotto@fastwebnet.it> To: "angela" <redazione@poliziaedemocrazia.it> Sent: Tuesday, July 28, 2009 5:33 AM Subject: MEDIORENTE (giugno luglio 2009)
> Avete presentato nella rivista un ampio servizio su Israele, > ma appare di parte. > Non fate chiarezza! > Non si capisce chi siano gli "Ebrei della diaspora". > Ve lo dico io: sono gli Ebrei che sono venuti via da Israele > al tempo della conquista definitiva degli antichi Romani del > territorio, in contrapposizione agli Ebrei che sono rimasti e > che sono li' dal tempo di Mose', convivendo con le popolazioni > locali senza essere organizzati a Stato (Fenici, Filistei, ecc > per arrivare agli Arabi, ai Crociati fino alla colonizzazione > del territorio da parte di Francesi e Inglesi). Gli Ebrei > della diaspora, migrati in Palestina dall'Europa, sono dei > sognatori o dei fanatici, come in tempi recenti i Cambogiani > in esilio che si misero sotto le grinfie di Pol Pot. > Non dite quale fu il progetto dei Kibbutz che serviva, alla > fine della seconda guerra, a giustificare la nascita dello > Stato ebraico (non Israeliano) come un esperimento socialista. > Nel servizio si parla, senza spiegare, di Kibbutz laici e > religiosi (il Kibbutz nacque come strutture in contrasto tra > loro, per inibire una reale affermazione della sua natura > egalitaria). > Saluti > Franco Tadiotto (abbonato) > 28/7/2009 > PS > Ci sono molte altre considerazioni da aggiungere. > Scrivetemi, se vi interessa la soluzione della guerra in Palestina. | |
| | | | Medio oriente su Polizia e Democrazia fondata da Fedeli | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |