Il federalismo europeo (atlantico) di Altiero Spinelli
Poco dopo la liberazione dal confino e aver dato alle stampe, nel gennaio 1944, la versione modificata del Manifesto di Ventotene (da allora la sola riconosciuta dallo stesso Spinelli), nello stesso anno si registra il suo primo aggancio diretto con ambienti statunitensi che contano.
Tramite una serie di intermediari, Altiero Spinelli riesce ad ottenere un incontro con Allen Dulles, allora capo dei servizi segreti statunitensi, che aveva il suo quartier generale in una villa isolata nella stretta valle dell'Aar, che taglia in due Berna (Svizzera).
Spinelli, in “Come ho tentato di diventare saggio”, il Mulino, p. 392, si sofferma su come questo fu reso possibile e sul merito. Chiese il sostegno USA alla causa del federalismo europeo, ma Dulles prese tempo dicendo che, prima, si doveva vincere la guerra. In realtà gli USA già si stavano muovendo sugli assetti post bellici dell'Europa.
L'incontro, a mio avviso, servì a Dulles per farsi un'impressione diretta di Spinelli e riferire.
Omettendo una serie di ulteriori passaggi, è significativo il primo viaggio (dal 22 maggio al 4 giugno 1955) che Spinelli effettuò negli Stati Uniti per stringere meglio i rapporti, ottenere una sorta di referenza in esclusiva per sé e per l'organizzazione federalista che guidava, in 'fraterna' concorrenza con altre figure ed organismi, ed ottenere sostegni anche finanziari.
Nel suo Diario, riferisce della moltitudine di contatti avuti nel corso delle due settimane negli
States. Tra questi: “Assai più interessante è stato l'incontro con Richard Bissell –Central Intelligence Agency [C.I.A., ndr]. Ha mostrato subito un assai vivo interesse per i miei piani, ed ha promesso di intervenire presso Donovan* e presso la Ford Foundation**. Credo che quest'incontro è politicamente stato il più importante. (…). Ho visitato Donovan. Era presente anche Hovey, Executive Director dell'American Committee on United Europe (…) entrambi entusiasti del mio piano. Donovan si è impegnato formalmente a cercar fondi. Ha approvato la mia decisione di far in modo che sia io a dirigere l'operazione. Era completamente scettico sui governi e fiducioso nel tipo d'azione da me proposto (…). Praticamente ho ottenuto la garanzia dell'appoggio dell'USIA***, della Ford Foundation e dell'ACUE. Più di questo non potevo sperare” [in “Diario Europeo (1948-1969)”, il Mulino, 1989, p. 266-267].
Uno studio articolato sul Manifesto di Ventotene e sul federalismo europeo atlantico è in corso di pubblicazione sulla versione cartacea di "Indipendenza". La prima parte è uscita sul n. 39.
*William J. Donovan. Direttore dei servizi segreti USA, fu ambasciatore a Parigi. Divenuto presidente del Comitato americano per l'Europa unita (ACUE), favorì la costituzione del centro di ricerche per gli studi sul federalismo.
** Tra le massime Fondazioni americane, ha spesso sostenuto iniziative e istituti europei nella loro azione politica e culturale volta all'unificazione dell'Europa.
***United States Information Agency. Fu istituita il 1° agosto 1953 da Eisenhower con il compito di «influenzare le attitudini e le opinioni del pubblico estero in modo da favorire le politiche degli Stati Uniti d'America... e di descrivere l'America e gli obiettivi e le politiche americane ai popoli di altre nazioni in modo da generare comprensione, rispetto e, per quanto possibile, identificazione con le proprie legittime aspirazioni... e dimostrare e documentare di fronte al mondo i disegni di coloro che minacciano la nostra sicurezza e cercano di distruggere la libertà» [American Foreign Policy in the Nuclear Age di Cecil V. Crabb jr; Harper and Row, Publishers; New York, 1965; p. 345].