Finlandia fuori dall'euro?

La Finlandia uscirà dall'euro piuttosto che pagare debiti di altri paesi di "Euro-land". Così Jutta Urpilainen, ministra delle finanze del paese scandinavo, intervistata dal quotidiano finanziario finlandese Kauppalehti. La Urpilainen ha rilevato che ormai solo pochi paesi dell'Unione Europea (UE) hanno ancora un rating a tripla A, cioè la massima valutazione positiva di solvibilità e affidabilità finanziaria che rilasciano le agenzie finanziarie (tutte statunitensi quelle che contano).

Su Twitter l'economista statunitense Nouriel Roubini parla di "rischi di guerra commerciale" e afferma che il capo del governo italiano, l'atlantista di ferro Mario Monti, infuriato, avrebbe minacciato Helsinki di boicottarne i prodotti.

Dalla Commissione Europea il presidente Josè Manuel Barroso ha rilanciato l'invito a tutti i Paesi al rispetto degli impegni presi "all'unanimità" al recente vertice. Pochi giorni fa lo stesso Barroso e il presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, avevano bacchettato il primo ministro finlandese, Jyrki Katainen, che, d'intesa con le autorità olandesi, aveva annunciato un veto per bloccare l'impiego del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità - ESM, in lingua imperiale), l'ultimo Trattato europeo pensato in vista del totale commissariamento dei paesi della UE. Non a caso il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha fatto dire al suo portavoce, nei giorni scorsi, che il veto paventato da Helsinki lo considera poco meno di un bluff, sulla base di una lettura attenta del trattato MES.