Sardegna, 2007. Fra le cinquemila e settemila aziende agricole all'asta. Agricoltori e pastori, sul lastrico per debiti con le banche, fanno lo sciopero della fame.
Le banche, che avevano erogato prestiti agevolati alle aziende sarde dal 1988, una volta partita la revoca sia dei finanziamenti che delle agevolazioni da parte della Regione (in ottemperanza ad una decisione della Commissione Europea del 1997), hanno provveduto al recupero sia dei mutui che degli interessi (ovvero alla loro conversione in prestiti normali passando dal 2-3% al 13% e passa).
Decine di migliaia di persone tra agricoltori, pastori, braccianti con le loro famiglie sono ridotti alla disperazione. A casa di Riccardo Piras, dell’esecutivo nazionale di Altragricoltura, coordinatore regionale sardo e portavoce del Comitato di lotta dei contadini e pastori sardi esecutati, sono pure arrivate minacce di morte. Diversi gli interessi speculativi che dietro i riflettori attendono la vendita delle aziende agricole.
Un servizio su TG3 Agri3 fa un po' il punto della questione.
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=19447&idCnt=64390