Esclusa e poi riammessa Bildu nei Paesi Baschi

"Democrazia" spagnola: diritti politici negati nei Paesi Baschi. Esclusa dalle amministrative del 22 maggio la coalizione elettorale Bildu, sostenuta da partiti di sinistra (Eusko Alkartasuna e Alternatiba) ed esponenti della sinistra indipendentista basca. Lo ha sentenziato il Tribunale Supremo spagnolo su richiesta del governo socialista di Zapatero e del Partito Popular.

Bildu sarebbe una creazione di ETA (l’organizzazione armata indipendentista che ha proclamato un cessate il fuoco unilaterale e reclama una soluzione politica del conflitto in corso); nelle liste elettorali vi sono candidati presentatisi negli anni passati in liste elettorali della sinistra indipendentista.
Nessuna di queste persone è mai stata condannata e nemmeno imputata per azioni militari.

Il Tribunale Costituzionale spagnolo riammette Bildu alle elezioni. I sei giudici della Sala Seconda del Costituzionale hanno respinto e criticato la sentenza di illegalizzazione di 11 liste elettorali non legate a Bildu ma che erano cadute anch’esse sotto il maglio della proscrizione sancita dal Tribunale Supremo e voluta dal Governo "socialista" e dal Partido Popular.

Il Costituzionale considera che il Supremo abbia leso il diritto alla partecipazione politica della coalizione elettorale formata da EA (Eusko Alkartasuna), Alternatiba e esponenti della sinistra indipendentista basca, coalizione che quindi parteciperà alle elezioni del prossimo 22 maggio.

La decisione è arrivata giovedì notte, 15 minuti prima dell’inizio della campagna elettorale, limite imposto dalla legge per il pronunciamento del Tribunale Costituzionale.