Vittime ed altre cose 2, Rodolfo Loffredo.
08/09/07
Al mio elenco di vittime possibili mancavano troppe voci. Sento di aggiungerne almeno due tipi di quelle cui nessun ‘valore fondante comune’ vorrà intitolare una via.
— LE VITTIME storiche dei padroni oggi se le lavorano i professionals: sono LE VITTIME DEI «GIUSLAVORISTI». Eh, già. Quante decine di migliaia sono ‘i massacrati’ degli occhiuti giuslavoristi che — pagati, è vero, e bene —, sublimando vecchie rabbie e nuove libidini sui loro fogli elettronici, hanno fatto i tre voti di fedeltà al «padrone-come-concetto-fondativo»? Ideatori di softwares per estorcere vita [e tempo di vita, e dignità di persone], autori di capitolati legittimi per meglio sfruttare l’uomo come tonno di tonnara, quanto dolore avete sparso a spruzzo dai vostri aeroplani sulle case e sulle torri-uffici, sui campi e sulle officine?
— LE VITTIME degli I.B.G. (= Italiani Brava Gente). Quanti I.B.G. considereranno consone al «comune sentire» ed ai «valori fondanti» — pilastri del vostro redattore — strade e piazze intitolate alle VITTIME DEGLI ITALIANI BRAVA GENTE e del terrore che questi hanno lasciato dietro di sé nel mondo — nella storia?
— Ma poi: esistono veramente questi «valori fondativi della nostra collettività», od è un maledetto trucco?
Ho finito./nota: poiché non stavo facendo una tesi postlaurea non ho limato: così non ho dato corso a controlli per appagare il tarlo che mi diceva che forse le quattro giornate di Napoli erano state cinque. E che “esquela” vuol dire “biglietto” mentre la mia era una scuola di guerra a bassa-ed-alta intensità, la Escuela de las Americas. / Tutto il resto è confermato.
rodolfo loffredo