|
| Libano, Tunisia, Egitto... | |
| | Autore | Messaggio |
---|
alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Libano, Tunisia, Egitto... Lun Gen 31 2011, 00:29 | |
| Insorgenza Araba. Prospettiva Hezbollah? In Tunisia ed Egitto, i "dittatori" spodestati (o quasi) di oggi sono stati i burattini politici di ieri. Agli ordini (tra loro anche confliggenti) degli 'occidentali'. Innanzitutto degli Stati Uniti. Ben Alì e Hosni Mubarak hanno servito gli interessi geopolitici ed economici statunitensi al prezzo anche dell'affamamento e della servitù del proprio paese. Nessun cambiamento politico significativo sarà effettivo se, oltre ai manutengoli, non sarà messa radicalmente fuori ogni ingerenza straniera (USA, UE, "investitori" e creditori esterni, istituzioni finanziarie internazionali come FMI e Banca Mondiale). Questa la vera sfida per i movimenti popolari e per una direzione politica intelligente: effettive, piene, sovranità nazionali; smantellamento delle riforme economico/politiche targate Fondo Monetario Internazionale; chiusura delle basi militari USA. A fronte di massicce insurrezioni popolari, Washington scarica regimi screditati per garantirsi la continuità con affidabili sostituti, tanto meglio se di sedicente opposizione/dissidenza (esempio El Baradei in Egitto) e sta lavorando alacremente per una transizione favorevole all'area NATO e al suo alleato strategico regionale, Israele, verso neoregimi fantocci. Quel che si teme, nel Maghreb e in Medio Oriente, è uno scenario alla "libanese", con un evoluzione del radicalismo islamico (radicato e con capacità sociali, culturali ed economiche) in stile Hezbollah. Che in Libano infligge un duro colpo all'asse USA-Israele. E' caduto il composito blocco filo-occidentale del primo ministro Saad Hariri. Il nuovo Primo Ministro, Najib Mikati, non è un nemico di Hezbollah. Sia Mikati che Hezbollah lavorano per un governo di “unità nazionale”. La reazione di Hariri e della sua "Alleanza del 14 marzo" produce una “giornata della rabbia” che fallisce. Solo a Tripoli, roccaforte dei nemici di Hezbollah, si ha una certa consistenza. A Piazza dei Martiri, a Beirut, non ci va praticamente nessuno. Uno smacco clamoroso. Da qui la minaccia dal dipartimento di Stato USA, per bocca della stessa Clinton: « Un governo sotto il controllo di Hezbollah avrà un impatto negativo nelle nostre relazioni col Libano». Si profila una straordinaria vittoria politica per Hezbollah ed una situazione molto difficile per l’asse USA-Israele e i loro subalterni libanesi. Che l'anima dell'Insorgenza Araba 2011 sia a Beirut? | |
| | | iskra
Numero di messaggi : 224 Data d'iscrizione : 22.08.09
| Titolo: Re: Libano, Tunisia, Egitto... Dom Feb 13 2011, 18:36 | |
| - alekos18 ha scritto:
Insorgenza Araba. Prospettiva Hezbollah? In Tunisia ed Egitto, i "dittatori" spodestati (o quasi) di oggi sono stati i burattini politici di ieri. Agli ordini (tra loro anche confliggenti) degli 'occidentali'. Innanzitutto degli Stati Uniti. Ben Alì e Hosni Mubarak hanno servito gli interessi geopolitici ed economici statunitensi al prezzo anche dell'affamamento e della servitù del proprio paese.
Nessun cambiamento politico significativo sarà effettivo se, oltre ai manutengoli, non sarà messa radicalmente fuori ogni ingerenza straniera (USA, UE, "investitori" e creditori esterni, istituzioni finanziarie internazionali come FMI e Banca Mondiale). Questa la vera sfida per i movimenti popolari e per una direzione politica intelligente: effettive, piene, sovranità nazionali; smantellamento delle riforme economico/politiche targate Fondo Monetario Internazionale; chiusura delle basi militari USA. A fronte di massicce insurrezioni popolari, Washington scarica regimi screditati per garantirsi la continuità con affidabili sostituti, tanto meglio se di sedicente opposizione/dissidenza (esempio El Baradei in Egitto) e sta lavorando alacremente per una transizione favorevole all'area NATO e al suo alleato strategico regionale, Israele, verso neoregimi fantocci. Quel che si teme, nel Maghreb e in Medio Oriente, è uno scenario alla "libanese", con un evoluzione del radicalismo islamico (radicato e con capacità sociali, culturali ed economiche) in stile Hezbollah.
Che in Libano infligge un duro colpo all'asse USA-Israele. E' caduto il composito blocco filo-occidentale del primo ministro Saad Hariri. Il nuovo Primo Ministro, Najib Mikati, non è un nemico di Hezbollah. Sia Mikati che Hezbollah lavorano per un governo di “unità nazionale”. La reazione di Hariri e della sua "Alleanza del 14 marzo" produce una “giornata della rabbia” che fallisce. Solo a Tripoli, roccaforte dei nemici di Hezbollah, si ha una certa consistenza. A Piazza dei Martiri, a Beirut, non ci va praticamente nessuno. Uno smacco clamoroso. Da qui la minaccia dal dipartimento di Stato USA, per bocca della stessa Clinton: «Un governo sotto il controllo di Hezbollah avrà un impatto negativo nelle nostre relazioni col Libano». Si profila una straordinaria vittoria politica per Hezbollah ed una situazione molto difficile per l’asse USA-Israele e i loro subalterni libanesi. Che l'anima dell'Insorgenza Araba 2011 sia a Beirut?
Condivido tutto l'intervento di cui ho evidenziato, in grassetto, le parti che ritengo essenziali. Aggiungo un'osservazione-domanda: la crisi in Grecia (di cui ho letto un bellissimo articolo proprio sull'edizione cartacea di "Indipendenza" di un paio di numeri fa), con la sua estensione a diversi altri paesi dell'Unione Europea, non è parte dello stesso problema? Abbiamo analoghe imposizioni economiche e finanziarie da Fondo Monetario Internazionale ed un sistema di potere che vede gli Stati Uniti avvalersi di governi servili, scaricati quando non convengono o non sono più opportuni. E l'Italia è parte di questo scenario. O no? | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: fattore TV Lun Feb 21 2011, 10:51 | |
| infine le immagini viste e riviste sul video hanno prodotto il loro effetto. I disperati senza elettrodomestici, hanno deciso di ottenere in patria questi oggetti del desiderio, il monitor come una vetrina, senza venire a cercarli in Occidente. Per averli hanno deciso di cambiare i loro governanti corrotti e affamatori. Una volta sostituiti, arrivera' anche il benessere. 2000snlp | |
| | | kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Re: Libano, Tunisia, Egitto... Sab Feb 26 2011, 00:58 | |
| Ho la sensazione che i sollevamenti spontanei di massa, che sono riusciti a cacciare i Ben Alì e i Mubarak di turno, non siano capaci di diventare soggetti protagonisti anche per il "dopo". Spero di sbagliare ovviamente. Certo non si tratta mai di una cosa facile; servono quadri politici preparati, serve un'organizzazione rivoluzionaria. I ribellismi spontanei, anche se moralmente giusti, finiscono sempre con l'essere politicamente perdenti. Non è un problema solo di oggi. E nemmeno a dire che qui in Italia siamo messi meglio. Anzi... | |
| | | gian
Numero di messaggi : 41 Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Re: Libano, Tunisia, Egitto... Dom Feb 27 2011, 21:30 | |
| Posso anche sbagliarmi, ma credo che di sollevazione spontanea e autonoma delle masse ci sia ben poco, a meno che non crediamo a tutto quello che ci propinano sulla stampa nostrana asservita in toto e senza ritegno al dominante USA. Noto e leggo solamente una disinformazione e manipolazione mediatica dei fatti, totale, su quel che succede in Libia. Leggo di sparuti gruppi di opposizione al regime, non si sa bene (ma posso immaginare) da chi organizzati e finanziati. Di certo ci sono solamente le sanzioni punitive e deferimento al Tribunale Penale Internazionale: l'Onu ha deciso all'unanimità le misure contro Muammar Gheddafi e i suoi accoliti e stabilito il blocco di tutti i loro beni all'estero, il divieto di viaggio e l'embargo di vendita di armi. Un voto unanime arrivato nella notte per chiedere la fine immediata degli attacchi sui civili e per deferire il regime al Tpi: il Consiglio ha detto esplicitamente infatti che “gli attacchi diffusi e sistematici contro la popolazione civile costituiscono crimini contro l'umanità”.
Come si vede la storia si ripete, quasi identica, allora era toccato a D’Alema col suo entourage del rinnegamento, a fare la parte del paggetto prepotente agli ordini del re degli USA, inviare la nostra aviazione a bombardare l’ex Jugoslavia, col pretesto della “guerra umanitaria”, adesso toccherà a Berlusconi col suo entourage (leghista) a far rispettare i nuovi ordini impartiti oggi dal serpente Obama, prestando a questi ancora le basi di partenza per una nuova missione umanitaria a suon di bombe, per sopprimere il beduino libico, questa volta definitivamente.
Saluti
| |
| | | noname
Numero di messaggi : 121 Data d'iscrizione : 02.08.08
| Titolo: Re: Libano, Tunisia, Egitto... Dom Feb 27 2011, 23:38 | |
| - kamo ha scritto:
- Ho la sensazione che i sollevamenti spontanei di massa, che sono riusciti a cacciare i Ben Alì e i Mubarak di turno, non siano capaci di diventare soggetti protagonisti anche per il "dopo". Spero di sbagliare ovviamente. Certo non si tratta mai di una cosa facile; servono quadri politici preparati, serve un'organizzazione rivoluzionaria. I ribellismi spontanei, anche se moralmente giusti, finiscono sempre con l'essere politicamente perdenti. Non è un problema solo di oggi. E nemmeno a dire che qui in Italia siamo messi meglio. Anzi...
La tua sensazione anche se in me è tagliata in un altro modo mi riporta alle rivoluzioni Contadine avvenute in Europa o in altre parti diciamo già civilizzate dell'Occidente Bianco...uhm uhm . Non dico che non siano valse a qualcosa,oggi in Italia il contadino quasi non esiste più nell'accezione negativa del termine contadino ma in Italia abbiamo Berlusconi e se non siamo alla stregua dei contadini sfruttati di una volta questo è solo perche tutti si vergognano di ammetterlo. Qui la frase del giorno che verte appunto su questa osservazione,sensazione : MTtv Ciao ! | |
| | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: Libano, Tunisia, Egitto... | |
| |
| | | | Libano, Tunisia, Egitto... | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |