Ho accennato al perchè dell'antiberlusconismo.
Mi spiego meglio.
Credo che aldilà dei problemi che hanno gli altri paesi, l'Italia ha una particolarità: ha tre organizzazioni mafiose che agiscono a livello internazionale. Ndrangheta e camorra sono diventate potenti negli ultimi tempi, dato che prima agivano in ambiti territoriali ristretti.
Prima dominava la mafia siciliana che viveva all'ombra dello Stato come complice, spesso da braccio armato ma il suo potere era mediato della politica.
Oggi quei poteri mafiosi non hanno più la mediazione degli andreotti, dei lima..oggi quei poteri sono parte integrante delle istituzioni, alterando fortemente qualunque possibilità di dialettica politica.
Berlusconi è il rappresentante capo di quel potere . Che prima agiva da dietro le quinte, che doveva comunque mediare con gli altri poteri. oggi quelle mediazioni sono saltate e loro governano direttamente.
Gli effetti li vediamo: riabilitazione del fascismo, alterazione dell'etica pubblica. Fino ancora a Craxi, un politico che rubava si dimetteva. Un ladro era un ladro. Oggi abbiamo mafiosi seduti in parlamento, la gente li vota, ed i cattivi sono diventati i comunisti.
Bedrlusconi non è una casualità. Berlusconi è il piano di Rinascita democratica di Gelli .
Controllo dell'informazione, sottoposizione della magistratura e di tutti i poteri di controllo, distruzione del sindacato in quanto organizzazione strutturata e capace di antagonismo, revisionismo di bassa lega...
Come si può pensare che si possa discutere, fare politica, cercare di costruire qualcosa tentare esperienze di democrazia dal basso in questo quadro?
Per questo ritengo che qualunque iniziativa politica, qualunque ragionamento non può non tenere conto di questa anomalia.
Come si può parlare di democrazia, di diritti delle persone, di lotte sociali, di cambiamenti se nel dibattito pubblico questi temi sono banditi, o derisi perchè l'informazione è controllata in maniera ferrea da una persona sola, che rappresenta un unico centro di potere?
In che modo ed intorno a che cosa si aggregano le persone se qualunque uscita dal pensiero unico viene bollata come komunsita, terrorista, antisociale, pericolosa?
La sinistra ha sempre sottovalutato questi aspetto, o sostenendo che non bisognava dare eccesiva importanza a Berlusocni che lui era l'effetto e non la causa(in parte è vero), che bisognava imporre altri temi(come e quali visto che non passa niente), o peggio qualcuno ha sostenuto che l'antiberlusconimo favoriva B. Certo quello di maniera. Me ne viene in mente uno di questi tizi che pure passava per un compagno : Sansonetti
che sosteneva queste tesi quando dirigeva Liberazione. Oggi vediamo cosa fa e chi è davvero Sansonetti.
Difende il potere mafioso in Calabria espellendo i giornalisti coraggiosi.
L'Italia è un paese mafioso e se non si affronta questo problema il resto rimarrà sempre e solo chiacchiericcio.
Intendiamoci non che io non rispetti diversi punti di vista. Ma sono 20 anni che B domina al scena e dovrebbe essere ormai chiaro che se non si sgombra il campo da questo macigno non si riuscirà mai a spostare il dibattito pubblico su temi che interessano davvero la vita delle persone