Da quando è uscito la prima volta è stato bersaglio di attacchi da parte della maggioranza che lo ha definito un quotidiano di questurini e magistrati. Però se andiamo a vedere è stato uno dei pochi che si è contrapposto al berlusconismo. E in particolare vorrei parlare con voi di un'iniziativa interessante portata avanti dal Fatto quotidiano del 2 ottobre, in cui c'era una proposta di scegliere il candidato premier tra giuristi e giornalisti e preti e i nomi che erano usciti erano quelli del professor Gustavo Zagrebelski, la giornalista Barbara Spinelli e il presidente dell'associazione Libera don Luigi Ciotti, sono solo alcuni dei nomi che sono venuti fuori tra le persone che potrebbero dialogare con l'area dell'astensione e del Movimento 5 Stelle. Io spero che possa venir fuori qualcosa di buono e che all'eccessiva litigiosità dei partiti si torni a una politica di partecipazione nelle sezioni in cui noi possiamo interagire con i nostri candidati.