da Bollettino "sindacalismo ardito" di sandro pescopagano udine
Basta bugie sull’AMIANTO!
Dare speranze fa bene alla salute di tutti,vendere ILLUSIONI si chiama truffa ,…ed è reato!!
L’Associazione Italiana Esposti Amianto, l'Associazione Esposti Amianto Friuli Venezia Giulia di Trieste, a cui si sono aggiunte successivamente altre associazioni tra cui il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni (Mi), la CON.F.A.I.L, l’Associazione Vittime dell’Amianto Nazionale Italiana (A.V.A.N.I.), nei mesi scorsi avevano presentato ricorso contro il governo italiano e l’Inail per violazione delle norme costituzionali.
In questi anni migliaia di lavoratori esposti all’amianto, le loro mogli e figli sono stati contaminati dall’amianto killer, a migliaia si sono ammalati e sono morti, mentre le loro famiglie aspettano invano da anni giustizia.
Con il decreto del 12-03-2008 del Ministro del Lavoro, in concerto con il Ministro dell’Economia e il Ministro delle Finanze e successivamente con l’atto dell’Inail (direzione centrale) del 19-05-2008, il governo Prodi tramite i ministri Cesare Damiano e Padoa Schioppa ha leso i diritti di migliaia di lavoratori esposti all’amianto
E menomale che qualche pagliaccio continua a dire cheIL GOVERNO Prodi era amico e stava dalla parte del popolo.
Cialtroni!!
i fatti vi danno torto,e voi insistete nel raccontare fandonie,perche’ siete a loro libro paga ,in servizio permanente effettivo di certi gruppi di potere dell’EX sinistra italiota,quella amica dei Debenedetti,Scalfari,Agnelli,Della Valle,il peggio del peggio.
La legge 257 del 1992 concedeva a questi lavoratori, a causa della minore aspettativa di vita, un risarcimento, facendoli andare in pensione un po’ prima per allontanarli dalla fonte di esposizione cancerogena.
Le polveri di amianto, come dimostrato dalla scienza medica, sono cancerogene indipendentemente dalla quantità (anche una sola fibra può produrre il mesotelioma ovvero quel tumore che non ha altre cause se non l’esposizione ad amianto) e con gli atti di indirizzo e i successivi atti dell’Inail il governo, riconoscendo i periodi di esposizione all’amianto fino all’inizio della bonifica e non oltre il 02-10-2003 solo in alcuni siti, ha discriminato i lavoratori riconoscendo solo ad alcuni la possibilità di usufruire del risarcimento del danno subito, escludendo e limitando il diritto della maggioranza dei lavoratori interessati che hanno lavorato a contatto con l’amianto in altri siti industriali non oggetto degli atti di indirizzo.
Le nostre associazioni, tramite il nostro legale Avv. Ezio Bonanni del Foro di Roma, ritenendo tutto questo lesivo degli interessi dei loro associati e di tutti i lavoratori italiani, hanno inoltrato il ricorso al TAR del Lazio per tema di lesione dei diritti e delle libertà fondamentali e ora il Tribunale, con la sentenza n. 5750/2009, ci ha dato ragione.
Con la sentenza emessa "il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Sezione Terza bis definitivamente pronunciando sul ricorso un epigrafe, lo accoglie per l’effetto annulla il D.M. del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministero dell’Economia e Finanze in data 12 marzo 2008 e l’atto di cui alla nota INAIL – Direzione Centrale prestazioni – ufficio III N. 60002 del 19 maggio 2008 nella parti e secondo le modalità in motivazione indicate. Condanna…….".
Un passo significativo della sentenza dice: "Non è dato comprendere la ragione per cui l’amministrazione nel regolamento attuativo ha inteso introdurre la limitazione collegata ai soli reparti di esposizione diretta all’amianto, in quanto in altre occasioni la stessa ha invitato l’INAIL a non considerare i soli reparti all’interno delle singole realtà produttive".
La sentenza, articolata in 21 pagine, accoglie il ricorso su tutta la linea evidenziando l’illegittimità dell’operato dei Ministri del Governo e dell’Inail che hanno fortemente discriminato i lavoratori esposti all’amianto.
Ora si aprono le porte per tutti i lavoratori e centina di processi che hanno dato torto ai lavoratori dovranno essere rivisti.
Nello stesso tempo, tutti coloro che vorranno chiedere i benefici contributivi ed agire per il risarcimento dei danni conseguenti alla illegittimità del Decreto, potranno rivolgersi TRAMITE CUB o associazioni esposti per riavere il maltorto.E basta ricattare e vendere illusioni ai lavoratori.Ci giungono conferme che in piu’ siti disparati alcuni sindacati hanno iniziato una campagna acquisti tendente a far iniziare lunghissime cause civili anche per gli esposti amianto CON MENO DI 10 ANNI.In cambio chiedono il tesseramento.Diritti in cambio di ricatti???
Vecchie logiche,la legge purtroppo parla chiaro,CON MENO DI 10 ANNI NIENTE BENEFICI!!Non si esce da questa dura verita'.
CAPITO LAVORATORI,NESSUNA ILLUSIONE,Nessun beneficio,non cascateci!
E SOPRATTUTTO ,coloro che hanno ricevuto i benefici di legge,sacrosanti,SE ne vadano a casa e non rimangano grazie alla legge Berlusconi ancora anni in azienda(c’è crisi,abbiamo bisogno di dar lavoro ai disoccupati!!!!)-E che faccie di bronzo poi,vedono Berlusconi col fumo negli occhi(dicono,ma in fondo sono uguali,stesso spirito,stessi meccanismi di asservimento al mercato-sfruttamento),e poi usufruiscono di queste stesse leggi del cavaliere.Ipocriti.
Vergognatevi e andate a casa!Almeno per rispetto dei morti a causa dell’amianto,migliaia .