Credo che una forza politica che voglia proiettarsi nel futuro e che voglia raccogliere il consenso libero, quello cioè non condizionato dagli interessi strettamente personali, debba dire di voler realizzare il primato della politica sull’economia e, contemporaneamente, che l’essere umano è il centro dell’azione di governo. Debba dire cioè che la politica deve governare l’economia e che lo Stato è uno strumento dell’uomo per migliorare la sua vita e debba dire entrambe le cose proponendo la soluzione alla loro apparente contraddizione.
Quando il centro destra afferma che lo Stato è uno strumento dell’uomo per migliorare la propria vita, ma non si pone il problema del primato della politica sull’economia di fatto mette lo Stato stesso non al servizio dell’uomo in generale ma di determinati potentati economici e finanziari e innesca un processo che sposta sempre di più ricchezza e potere verso questi a discapito del resto della società.
Inoltre mi chiedo, perchè il centro sinistra non è chiaro su queste questioni? La risposta che mi sembra più logica è che anche quello schieramento trova la sua vera ragione d’essere nella difesa degli interessi di alcuni precisi soggetti economici senza l’appoggio dei quali non starebbe in piedi. Quindi nemmeno il centro sinistra è in grado di fare una vera battaglia per il primato della politica sull’economia.
In altre parole il problema è il Partito e la proposta politica. Questa non può essere, credo, “noi siamo più intelligenti e/o più bravi degli altri, votateci” né può essere “in nome del socialismo, del liberalismo, del repubblicanesimo, ecc., votateci. E penso inoltre che l’elettore non dia più il suo consenso alle “manovrine” messe in piedi al solo scopo di inseguire la poltrona per i soliti.