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| Credit, UniCredit, Banco di Sicilia. Rodolfo Loffredo | |
| | Autore | Messaggio |
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Rodolfo Loffredo
Numero di messaggi : 34 Data d'iscrizione : 31.08.07
| Titolo: Credit, UniCredit, Banco di Sicilia. Rodolfo Loffredo Mar Nov 04 2008, 18:41 | |
| Non so se mettere questa cosa tra le cose di Cultura e società o tra quelle di Politica. (Admin, spostala dove ti pare meglio.) E' una microstoria - comune a chissà quanti, e certamente politica - detta e vista con ottica non marxiana. Dice del rapporto di rispetto zero che ogni banca ha con i piccoli correntisti. Ed anche se non dice mai la paroletta mafia, parla anche di mafia. Vado. Piccolo artigiano cominciai col conto al «Credit». Termine che nello slang bancario stava per <Credito Italiano>, una vecchia banca importante in Italia. Ma poi diventò UniCredit Banca. Sappiamo la storia e come avviene, ma qui evitiamo. Mandai giù male che mi cambiassero numero di conto unicamente per non far sforzare “inutilmente” i genietti informatici. Micro villanìe. Eppure sarebbe bastato poco. Non mi convinse che la banca diventasse 4 o 5 banche ed io finissi in quella dei correntisti poverini. Non incontrai più in agenzìa i miei amici più ricchi. Solo piccola gente come me, più la gente con la fatica del quotidiano sulla faccia e qualche sofferenza in tasca. Poi ho dovuto abituarmi. Oggi scopro con sbigottito fastidio (collegandomi telematicamente con UniCredit Banca, l'unica che consideravo mia banca) che sul computer appare come "Banco di Sicilia". (Conosco le cronache dei movimenti-accorpamenti-acquisizioni ecc. E conosco, se dovesse servire, anche i nomi di tutti quelli che - dall’Italia agli Usa - hanno abolito le leggi bancarie degli anni ‘930 che impedivano la nascita della «banca universale ed irresponsabile»: ma qui non mi riguardano, not at all.) Stampo l'estratto conto e faccio qualche operazione: tutto è intestato "Banco di Sicilia". Capisco di essere stato trasferito d'imperio e senza essere interpellato al Banco di Sicilia. Temo che il prossimo carnet di assegni sara' del "BdS". Temo che passando davanti alla mia agenzia vedro' un'altra insegna. Non e’ da escludere che mi venga cambiato di nuovo il numero di conto ed il codice iban. Bancomat e carte? Chissà. Durante tutta la vita ho evitato accuratamente di essere cliente del Banco di Sicilia, sfuggendo alle uggiose proposte di questo o quel funzionario BdS conosciuto per caso. Non ho mai voluto vedermi associato a quella immagine. Ho sempre avuto "scarsissima simpatia" (se mi e’ concesso usare eufemismi) per quella "brand" e la sua organizzazione & metodi e stile di conduzione; e la sua disinvoltura nel rendere elastiche certe regolette di piccola cucina quotidiana. Vivo a Palermo e so quel che dico. Città difficile? - Ok: dove per non arrossire di sé buona regola è non frequentare la bella società locale (brrrr) che ne coopta compiaciuta direttori centrali o dirigenti o presidenti come coopta “geniali imprenditori” ed “esperti” di desarrollo dell’area del Mediterraneo. Classe dirigente locale: cloni minimi di quel Saddam in abito di lino all’europea che vedevamo in tv; scopiazzature dei Fujimori e dei Cimmol-X che anche in Nigeria, Congo o Pakistan andrebbero in prigione. A loro si può sopravvivere slalommando. Essere ignorati dalla gente che conta. Ringraziare dell’invito, mandare (se proprio indispensabile) un biglietto un telegramma, ma non esserci ai grandi matrimoni né ai vernissages istituzionali e para-; non ai cocktails-raduni, non agli inviti dei "magnifici" e dei cento mille "presidenti" e dei sé definenti “finanzieri”; non coi gaudenti né con il management di progetti parassitari; non con le università né con le botteghe. Di tutto questo il «Banco di Sicilia» è sempre stato il riferimento, il vascello mediatore di idee e progetti, il supporto tecnico, e la Compagnia di Bandiera. Al contempo capo comitiva e servo sciocco della Nostra Furbizia come «sistema culturalmente depresso». Altre banche glie ne hanno invidiato il ruolo. Qualcuna è riuscita a scalzarlo. Quanto ai piccoli - dopo una vita di slalom per evitare questo e quella - vedersi marchiati «Banco di Sicilia» non è divertente. Telefono a qualcuno ‘al corrente’, interno a quell’azienda. Risponde: “ma come ? Non ti hanno avvisato? Ma è un anno che se ne parla! Tutte le agenzie UniCredit in Sicilia diventeranno Banco di Sicilia!” Mi rendo conto di non potermi opporre. I “cambiamenti societari” non sono affari del correntista; e poi li ho sottoscritti quando aprii il conto al «Credit» un mucchio di anni fa. Ora mi preparo ad affrontare i mille fastidi che mi deriveranno dal cambio di numero di conto corrente e degli altri fuck numeretti fino all’iban e bic swift. Forse mi daranno anche la maglietta BdS, e l’adesivo «I love BdS» per l’automobile. Forse squillerà il telefono e sarà la sub segreteria di un piccolo onorevole per dirmi di non scocciare. Forte è la voglia di migrare verso altri istituti. Anche se sarà la stessa cosa, of course. Un tempo dicevamo di non voler morire democristiani. Siamo in tanti e non voler morire BdS. rodolfo loffredo Fine del raccontino.
Penso a quelli che mi diranno: "Ma io non ho un collegamento telematico con una banca, né un conto corrente, non un bancomat, non ricevo inviti dall'estabilishment della mia città, non ho un'automobile dove attaccare adesivi e tutte le altre cose..., Rodolfo!" A loro dovrò rispondere che non è solo una questione personale di conti correnti e rispetto zero del piccolo correntista; ma dire molto sinteticamente e fuor di ogni metafora che tutti, dalla Val d'Aûst al Friuli, o da Cuneo a Sondrio a Sequals, siamo toccati dalla questione del ruolo del BdS come bancaccia: la prima e più sguaiata - ma non la sola - Banca responsabile dei finanziamenti alle imprese mafiose; finanziamenti liberi da reali credibili controlli. Da cui si arrivò poi allo scandalo della c.d. sofferenza del Banco di Sicilia senza più un soldo per averli dati tutti ad improponibili clienti che avevano preso i soldi ma che non consideravano esigenza primaria restituirli. In sintesi. | |
| | | Rodolfo Loffredo
Numero di messaggi : 34 Data d'iscrizione : 31.08.07
| Titolo: Risposte del 7 nov '08 Sab Nov 08 2008, 07:29 | |
| Guido 01: - Per l'appunto la mia Signora è correntista Unicredit. Considero (ma è stata una progressiva presa di coscienza) tutte le banche associazioni a delinquere fondate sulla forza dell'assuefazione e della stanchezza dei clienti piccoli correntisti come noi. Potrei raccontare episodi innumerevoli di soprusi trucchi inefficienze o usura anche della mia banca (BNL). Tutto peraltro perpetrato anche con i miei soldi e a danno anche dei miei soldi. Le assicurazioni non sono da meno. Sul BdS poi aleggia un'aria di sangue e di morte che dovrebbe spingerci a non avere niente a che vedere con questa gente. Mi ricordo di avere letto un libretto delle edizioni Sellerio (autore credo Dino Grammatico) sulla fine della SicilCassa in favore del BdS. Probabilmente di parte ma dava un contributo di conoscenza. Sempre più pessimista, ti saluto. Guido Eugene 01: - Capisco. Pensa a come mi sento io che dopo lo "scioglimento" della Cassa di Risparmio nel Banco di Sicilia mi ci sono trovata dentro! Non che la SicilCassa fosse chissà che, ma il Banco di Sicilia no! Comunque, dopo essermi illusa di essere diventata almeno Banco di Roma, mi ritrovo anch'io in Unicredit, ed è persino peggio del Banco di Sicilia. Mi sembra di essere dentro una vasca di squali. Mangiucchiano dappertutto, in barba ad altri accordi che, in tempi che probabilmente giudicano remoti ed ininfluenti, prevedevano che noi ex dipendenti (pur se di entità remote come SicilCassa) avevamo diritto ad alcune condizioni un po’ protette. Al Banco di Sicilia io devo starci per forza, perché - anche se mio malgrado - la mia pensione deve essere canalizzata lì, anche se non ho mai amato il Banco né oggi amo Unicredit. Assisto anch'io, come quel signore, alle varie novità con sbigottimento e disturbo, come una invasione ed una brutalità. Siamo numeri o, come meglio oggi si dice, "consumatori" e non utenti, che vuol dire gente da spremere e non gente che usa semplicemente i tuoi sevizi e ti fa campare, e che quindi andrebbe rispettata. Ma tutto è così oggi. Difficile fare passare il concetto che ognuno di noi non è un numero ma una persona, con gusti, desideri e sensibilità, che meriterebbe considerazione e rispetto. Lotta improba, che peraltro non si risolve neanche usando il machete. Studierò metodi alternativi che però siano validi. Ti farò sapere. Un bacio. Eugene BISPENSIERO: - Condivido!! In ogni caso io cambierei comunque, e passerei a Banca Etica! Specialmente dopo la crisi degli ultimi tempi. Cordiali saluti, Massimo Merighi. Nota: <SicilCassa>= Banca gemella del Banco di Sicilia nel finanziamento dell'imprenditoria mafiosa e delle iniziative della borghesia parassitaria implose per motivi simili alla sofferenza del BdS e fu drammaticamente ed avventurosamente assorbita da quest'ultimo. | |
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