Il 23 novembre è morto Costanzo Preve, dal 1997 al 2005 collaboratore della nostra rivista. Preve è stato uno dei massimi studiosi del marxismo a livello mondiale e merita in tal senso una speciale menzione la sua rilettura del comunismo storico novecentesco. Ha dato il suo apporto all’elaborazione di un paradigma e di una prassi radicalmente critici e adeguati ai tempi attraverso un’opera di decostruzione del pensiero marxiano e marxista, fornendo così stimoli essenziali a chi avesse inteso non fossilizzarsi sull’alternativa tra una loro riproposizione a-critica e un altrettanto a-critico liquidazionismo. Pagò caro questo suo percorso con l’isolamento, la marginalizzazione e l’ostracismo che dovette subire da parte degli stessi ambienti a cui si rivolgeva.
La collaborazione con Indipendenza s’interromperà per profonde divergenze in merito alla direzione della fase ultima del suo pensiero e ai relativi rapporti politico/culturali allacciati (il confronto sulle rispettive posizioni sarà reso pubblico tramite un’intervista allo stesso Costanzo con considerazioni redazionali d’accompagno, nel n. 22 del luglio/agosto 2007), non mutando per questo il valore del suo contributo, né la stima che ci legava alla persona.
Indipendenza