Selezione di alcuni commenti sulle pagine fb di "Indipendenza"
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Aaron Astarte Paradiso Penso che la Sovranità è una parola bella che si mettono in bocca tante persone degli attuali partiti solo per cercare voti tra coloro che sono spaesati dalla situazione attuale. Chi si occupa realmente di Sovranità ha capito che conviene stare fuori da questi giochetti del "prendiamo il 10% così entriamo in parlamento a fare nulla" e sa che per una totale riconquista bisogna partire da concetti profondamente diversi da quelli che spingono uno come Ingroia ad accettare di fare il capo di una coalizione di nemici tra di loro, perché questo mi viene da pensare osservando le formazioni che compongono la lista Rivoluzione Civile. Era meglio che continuava a fare il magistrato, così invece nasconde la pavidità di certi leader che non hanno il coraggio di dire ai propri pochi elettori "... il nostro partito non funziona più, chiudiamo bottega". Manca il coraggio, la Resistenza e il Risorgimento sembrano non averci insegnato nulla, ecco perché non credo in queste rivoluzioni civili.
Maura Alpaca Magdalene Ingroia si presenta, come fece a suo tempo Renzi, come l'uomo del cambiamento (alla Saviano per intenderci, forse è più azzeccato). Un uomo tutto d'un pezzo che, siccome lotta da anni contro la mafia, si presuppone sia una persona corretta e onesta, ma alla fine il risultato non si discosta molto da quello di Renzi. Non ha una ideologia politica ben definita, e poi basta con questi individui che si presentano come salvatori della patria. Non siamo l'America (per fortuna aggiungo, o almeno non ancora) che si attacca ad un solo individuo credendo di poter avere un cambiamento, è ora che si ritorni a fare politica quella vera, non quella a slogan come ormai siamo abituati a fare. In aggiunta non disdegna il PD, che per me oggi rappresenta il Partito da sconfiggere ad ogni costo.
Diego Milesi Qualcuno può confermarmi la candidatura di Luigi Li Gotti?
Italo Romano E' un'altra pagliacciata. Di rivoluzionario non c'è nulla.
Thomas Canessa Appoggiare PD - SEL - RIFONDAZIONE - RIVOLUZIONE CIVILE e tutti gli altri partiti riformisti asserviti alle logiche elettorali di un sistema capitalista-borghese non può portare a nessun cambiamento specialmente dopo Fiscal Compact e Patto di Stabilità....IL SISTEMA NON SI CAMBIA...SI ABBATTE.
Pietro Ancona Non condivido la linea che sta seguendo Ingroia e non sono sicuro che lo sosterrò fino alla fine della campagna elettorale. Questi minuetti svergognati attorno al Pd che sarebbe fatto di persone perbene (anche se hanno tolto amio figlio l'art.18 e gli hanno preparato una pensione di merda quando compirà settanta anni) mi disgustano.
Sebastien Rigato non votare significa consegnare il paese alle politiche neoliberista di monti o bersani o b. (tanto sono uguali) L'astensione non funziona . Votare non significa sempre essere a favore di uno o di un altro, ma può anche significare essere contro.
Sebastien Rigato il PD ha sostenuto monti insieme al pdl, vedi una differenza fra di loro?
Andrea Montagni Questa che Ingoria si darebbe alla politica per denaro è una fregnaccia. Un magistrato come Ingroia guadagna più di un parlamentare. Polemizziamo sulla politica, almeno tra noi della sinistra!
Stefano Sangiovanni Il voto serve se è rappresentativo. E' compito della politica trovare compromessi programmatici con forze compatibili per rendere efficace la rappresentanza. Fuori da questa logica i richiami al voto utile sono solo una violenza antidemocratica.
Francesco Giagulli Ma chi c..e' sto' Ingroia, ha un sorrisetto da idiota stampato in faccia che vien voglia di prenderlo a schiaffi
Tiziano SkaterRed de Medici ce ne fosse uno di questi candidati idioti filoamericani che durante questa loro campagna elettorale parlasse di cosa sta accadendo in Mali e dell'appoggio logistico (leggi rifornimento di armamenti) che intende dare ai francesi il governo italiano quando la sanità è agli sgoccioli e non è garantito più nemmeno il diritto all’assistenza alle partorienti e infatti non a caso ginecologi e ostetriche protestano…. ma i soldi per sostenere le spese militari necessarie all’imperialismo ci sono sempre…
Sebastien Rigato @Elio http://www.partitodemocratico.it/doc/243468/goldman-sachs-vota-per-il-pd.htm
e se ne vantano pure sul loro sito dimmi poi se non fanno parte della cricca neoliberista ...
Goldman Sachs vota per il Pd | Partito Democratico
www.partitodemocratico.it
Antonio Satta - Milano Finanza
Alessandro Leoni Non "scarichiamo" su INGROIA tutto il "Peso" dell'inconsistenza politica palese nel/del nostro Disastrato paese ! Nella coalizione esistono Partiti ( ! ? ! ) che si definiscono, ancora, addirittura COMUNISTI ! Sta a -loro- affrontare le Questioni "Strutturali" ... economico-sociali !
Francesco Lincesso se non contesta le politiche neoliberiste vuol dire che è stato già arruolato per ostacolare Grillo. Verosimilmente è uno di loro.
Mauro Tedesco La mia opinione è che gran parte della sinistra alternativa a quella istituzionale è, in questo Paese vinto e messo in ginocchio da una cricca compatta di neoliberisti, semplicemente patetica: autoreferenziale, narcisista, supponente, presuntuosa, incapace di discutere, senza umiltà per aggregarsi, indisciplinata, pronta all'autocommiserazione, eticamente debole e velleitaria. Non solo non è capace di analizzare e criticare con sapienza il Pensiero Unico di questo presente, ma rappresenta in sostanza l'altra faccia della cultura borghese legata comunque all'adorazione del concetto di possesso piuttosto che di appartenenza: fosse anche solo il possesso di idee, organizzazioni, blog e cortili in cui il capetto di turno si tiene stretto i suoi adepti. Che senso ha il voto se per votare non basta turarsi il naso ma entrare nel seggio con lo scafandro ? Abbiamo perso: se una speranza di crollo del sistema esiste ancora, possiamo riporla solo nei vincitori, la cui arroganza ridurrà in macerie quel poco che resta.
Annalida Ferretto Niente retorica, continuate a sostenere le politiche neoliberiste di Monti e soprattutto Berlusconi.
Alessandro Leoni Uno dei problemi più grandi è la DEVASTAZIONE psicologica di -massa- ! Questa si traduce in IMPOTENZA mascherata da Posizioni ultrasinistre e/o da supposto "Realismo" ... cioè subalternità e spirito gregario ! INGROIA non è il -Messia- ! Nella coalizione "RIVOLUZIONE Civile" ci sono soggetti politici che si definiscono Partiti ( ! ? ! ) ... addirittura Comunisti ! Sta a loro, principalmente, affrontare i -nodi- strutturali ... Economico-Sociali !
Mauro Tedesco Annalida Ferretto chi sarebbero gli onesti che si candidano a dare speranza a questo Paese? Non basta l'onestà; occorre competenza politica, consenso dal basso, obiettivi concreti per il raggiungimento dell'equità sociale. Non mi piace chi si candida solo perché viene cooptato da un apparato all'altro. Nessuno ha a cuore i bisogni di chi, da questo sistema, viene vilipeso e oppresso.
Stefano Frezza sì, Li Gotti è candidato
Giovanni Gobbi Scusa Mauro ma come si fa oggi a parlare di competenza politica e consenso dal basso quando metà paese è rincoglionito dalle Tv e giornali schierati al soldo di chi li paga. Io penso semplicemente che dovremmo concentrarci di più a combattere chi con le controriforme ci ha riportato indietro agli anni 70 che quella minoranza dentro e fuori dal parlamento si è opposta in questi ultimi anni agli ultimi governi.
Aaron Astarte Paradiso Facciamo un passo avanti con l'evoluzione umana e proviamo a dirci questo: " 20 anni di Berlusconismo e Antiberlusconismo hanno creato un nuovo modello umano, il cittadino che si lamenta della politica e della corruzione ma non fa molto per migliorare il suo stile di vite o condizione sociale, si scanna con i suoi simili e non è in grado di immaginare nessuna prospettiva futura senza riempirla di ideologia novecentesca, ecco che possiamo definirci Fottuti (o meglio Fottibili) per natura, in quanto non solo non eleggiamo più leader forti, coraggiosi, audaci, popolari ma neanche siamo in grado di costituire dei Fronti che siano in grado di determinare la scena, non con i numeri delle schede elettorali, ma con l'enorme capitale umano e sociale che abbiamo in campo nei quartieri, paesi, città e luoghi di lavoro. Molti credono ancora in queste coalizioni, io penso che invece dobbiamo ritrovare il Filo d'Arianna spezzato con le nostre Tradizioni ( si, mi permetto di prendermi questa parola che consideriamo fascista e di renderle il giusto peso e compito ) socialiste e popolari. L'anello di congiunzione si chiama Sovranità, ma senza quei due fattori può diventare Nazionalismo o peggio, sub-ordinazione.
Mauro Tedesco E' proprio di questo che sto parlando, Giovanni Gobbi. La mia non è rassegnazione, ma constatazione. Come si fa a combattere se non si ha l'umiltà di trovare convergenza e unione? Abbiamo perso in partenza. I poteri che ci opprimono sanno trovare molto bene la compattezza.
Enrico Scola Se Ingroia non rompe l'ambiguità sul PD, ovvero dice che RC è alternativa al PD e SEL senza inciuci di sorta, semplicemente non lo voto
Mauro Tedesco Aaron Astarte Paradiso le parole sono spesso una gabbia ed è molto difficile individuare i concetti senza farsi ingabbiare dalle parole. La Sovranità è un aspetto strutturale della libertà. La libertà di combattere, di provarci e anche di perdere. Il paradosso dell'età presente è che in pochissimo tempo tante persone riescono a comunicare insieme ma nello stesso tempo la comunicazione inflazionata non produce aggregazione, se non parziale e soprattutto virtuale. Il Potere (reale) di pochi su tanti mantiene il controllo su tutti noi. Da questo blog, conferenze a parte, nessuno credo si sia mai incontrato anche per scambiarsi due parole e guardarsi negli occhi. Dobbiamo avere chiara in testa un idea realistica di società equa e unirci e combattere per questa causa. Il Socialismo, al netto delle esperienze storiche distorte, resta per me una causa giusta ed attuale, e chi dice che le ideologie sono superate è perché è riuscito, da vincitore, a svuotare il senso di ogni idea che possa mettere in discussione il privilegio consolidato.
Aaron Astarte Paradiso Mauro sono molto d'accordo con te, sopratutto quando fai riferimento alla mancanza di trasparenti, orizzontali e leali confronti dal vivo tra le persone. Non so come va dalle tue parti, ma qui la campagna elettorale di qualsiasi partito, nel mio quartiere, si limita a cartelli elettorali appesi ai pali che hanno sostituito momentaneamente quelli delle offerte della coop o dell'unes. Ecco il coraggio delle idee, confezionato per un pubblico come una pubblicità del detersivo, mentre c'è gente che ha bisogno di sentirsi popolo e trovare qualcosa di più interessante della tv accesa in salotto.
Mauro Tedesco A Tommaso Villano dico che per arrivarci bisogna avere abbastanza fame, che bisogna essere in tanti ad avere fame e soprattutto dobbiamo capire che ci stanno affamando. Quanto a Ingroia dico a tutti coloro che ne sono affascinati che lo stimo come ex magistrato ma che sta entrando nell'arena politica da cooptato, facendo l'occhiolino ad un PD inguardabile, cooptando a sua volta cani e porci e in definitiva accettando di giocare con lo stesso mazzo di carte truccate una partita sporca che non porta nessun elemento di novità. Sarà triste per me non mettere la croce su nessun simbolo, ma devo rispetto a tutti quelli che la croce la portano ogni giorno.
Mauro Tedesco Aaron Astarte Paradiso io vivo a Bologna anche se sono nato da un'altra parte nel Sud d'Italia. Bologna è anche peggiore di altri posti perché è più ipocrita e millanta un riformismo inesistente. Questa democrazia è falsa, è solo una superstizione. Il sistema elettorale è l'unico strumento; significa che non c'è uno strumento reale per convogliare il consenso in decisioni istituzionali che rispondono alla reale domanda politica dei cittadini. Non sono mai stato un anarchico, ma quello che mi interessa oggi è soprattutto la destrutturazione politica e culturale di un totalitarismo vestito di bianco. Bisogna essere contro ogni giorno, sempre, nei comportamenti sociali, nelle parole, nelle convenzioni. Bisogna essere politicamente scorretti se si vuole essere politici. E nello stesso tempo unirsi come fratelli nella lotta reale contro le ingiustizie praticando una costante opera di decondizionamento culturale. Le elezioni sono purtroppo un falso problema.
Tommaso Villano ma come si fa a poter cambiare le cose stando al di fuori, e come voler mettere ordine in casa stando fuori. Quando si ha di fronte persone senza scrupolo di coscienza non è efficace nessuna ribellione non "violenta" (non voglio essere frainteso, non è nel mio stile essere violento) Gandhi ebbe successo, perché ebbe a che fare con gli Inglesi, che per lo meno si posero il problema.
Mauro Tedesco Cosa intendi per stare fuori Tommaso? Fuori dalla competizione elettorale? Perché, c'è una competizione elettorale che ci riguarda se non passivamente? Questo Paese costruito col lavoro di tanta gente è la nostra casa. La democrazia iniziata a costruire dopo il fascismo è la nostra casa. Noi stiamo fuori. Siamo stati buttati fuori e ci fanno entrare solo da servi per farci qualche elemosina. Se siamo fortunati.
Andrea Salutari Ingroia è un uomo abile, furbo, intelligente. E' riuscito nell'ardua impresa di unire chi, da sinistra si è opposto a Monti (Sel esclusa) a quella società civile che difficilmente, a sinistra faceva un passo in avanti, raramente ci metteva la faccia.
Il programma di Ingroia è un compromesso più che accettabile, non parla solo di mafia e legalità. Tutt'altro, basterebbe leggersi il programma.
Il primo punto è sull'Europa, dove ovviamente ha una visione più similare con la Sinistra Europea che non da Indipendenza.
La questione è un altra: qualcuno pensava che Ingroia (o quelli che lo sostengono) siano sovranisti? Siano per l'uscita dall'UE? Penso di no.
La vera questione è: dove sono i sovranisti?
Chi critica Ingroia non ha in campo nulla.
Persino i professorini di Cambiare si può hanno condizionato il programma di RC.
I sovranisti che fanno? Dove siamo? Oltre a qualche assemblea esistiamo? Finirà che solo Ingroia si opporrà al Fiscal Compact?
Alessandro Leoni GUAI ai VINTI! (?) .... ma lo si è SOLO quando ci si ARRENDE ! L'IperPessimismo rischia di diventare una "comoda" Coperta di Linus ... per nascondere la mancanza di Volontà di battersi ! ALTRE epoche sono state -segnate- dalla Sconfitta ... (fra il 1922/1926 e il 1943!)... ma i COMPAGNI (sia pure -pochi- e ferocemente perseguitati!) NON si arresero! E così fu possibile il RISCATTO ... sia pure non Definitivo/Totale! DUNQUE: OGGI come Allora... COERENZA e FIDUCIA... NON MOLLARE!!! (Niente RASSEGNAZIONE!)
Mauro Tedesco Alessandro Leoni. Nessuna rassegnazione. Ma combattere e parlare di Ingroia o di Grillo o della farsa politica, non è la stessa cosa. Non ho mai mollato e non mollerò mai. E invito tutti coloro che condividono ideali di giustizia sociale e fratellanza a fare altrettanto. Parliamo allora dei nostri avversari e di come combatterli. Ma bisogna essere uniti, UNITI e leali verso la causa.
Rivista Indipendenza Giorni fa, il 10 gennaio, Ingroia ha dichiarato che Rivoluzione Civile si batterà per la revisione del trattato europeo sul fiscal compact, per una sua ricontrattazione. Chi si riconosce in Rivoluzione Civile perché non si confronta con Ingroia ed illustra il senso di questo strumento di dominio esterno?
Rivista Indipendenza Andrea Salutari Una forza sovranista in questo paese non esiste. Questo stesso punto di vista era tabù, a sinistra, fino a pochissimi anni fa. Parliamo con cognizione di causa. Dall'oggi al domani non si improvvisano le cose. Però il punto che poni è reale: "che fanno i sovranisti"? Al di là del lavoro politico da allargare e sviluppare sempre, in questa fase si possono e si devono far circolare certe idee nelle situazioni che si determineranno in campagna elettorale, non solo con Rivoluzione Civile. A partire da semplici volantinaggi. E costruendo anche altro. E' necessario far circolare fatti, analisi, idee. E' indispensabile un lavoro di aggregazione, di accumulazione delle forze, di interazione con gruppi affini. La lotta di liberazione sarà di lunga durata. I vincoli ed i meccanismi della dipendenza sono tali e di tale forza che non bisogna farsi illusioni su cambiamenti a breve, nemmeno sull'onda lunga del massacro sociale in corso. Chi ha creato "queste" 'crisi', intende gestirle a proprio uso e consumo e lo sta facendo in modo sfacciato. Se non si opera in una prospettiva sovranista di liberazione (sia dai vincoli 'esterni', sia dall'intreccio d'interessi e dalla formazione sociale dei sub/dominanti 'interni'), Ingroia o non Ingroia non si caverà un ragno dal buco.
Rivista Indipendenza Alessandro Leoni Nessuna rassegnazione, figurati. Non ci siamo rassegnati in tutti questi anni. Piuttosto, co-organizziamo iniziative politiche. Noi ci siamo.
Mauro Tedesco The Ingroia Situation. Qualcuno dovrà chiedere a Ingroia se sa cosa è il Fiscal Compact. Rivedere il FC non significa niente. E persino abrogarlo servirebbe a poco. Il debito pubblico continuerebbe ad aumentare insieme agli interessi pregressi e correnti. Lo Stato, anche senza il FC, non avrebbe strumenti per finanziare il deficit funzionale alle esigenze della collettività, se non avvitarsi nella spirale del debito interessi tagli sociali e disoccupazioni. Mettere in discussione il FC significa mettere in discussione Maastricht e quindi l'Unione Monetaria Europea, Cosa che Ingroia non mi sembra fare. Per cui, o non ha capito il meccanismo europeo o lo accetta nella sostanza. Ergo, o è un incapace (politicamente parlando ) o è un conformista che si sta facendo il viaggio ipocrita e ingannevole del paladino dei bisogni sociali. Prometto che non intervengo più su Ingroia.
Maura Potì Non ha capito il meccanismo europeo, e quindi lo accetta nella sostanza: entrambe, direi, Mauro Tedesco. E' un po' l'accusa che muovo a Paolo Ferrero...e così ho spostato l'attenzione su un altro soggetto
Andrea Salutari Come detto prima il soggetto è la Sinistra Europea, di cui Ferrero è rappresentante.
Mauro Tedesco Maura Potì sarà che questo stato di cose mi sta danneggiando personalmente, sarà che non sopporto nessun vecchio trombone, incluso Ferrero, ma mi ritrovo sempre più vicino ad una posizione intransigente e poco accomodante. Ci stanno facendo credere che siamo in democrazia perché scriviamo due cose su FB. Non dico che è inutile; dico che è sbagliato illudersi che stiamo facendo una battaglia contro il sistema. Bisogna rompere gli schemi. Politici e culturali. A cominciare dal vicino di casa, se non ci piace. Nessun meccanismo sociale può essere davvero utile se si limita ad una funzione quantitativa. Il modello sociale per cui si lotta deve corrispondere ad una propensione etica di chi lo promuove. Va messo in discussione l'uomo in quanto tale, nelle sue relazioni con sé stesso, con le cose, col denaro, con la collettività, con l'ambiente, con l'esistenza: il modello sociale ed economico viene di conseguenza. Per questo sono sempre più vicino a un pazzo come Paolo Barnard, che paga di persona. Ed è per questo che non sopporto più questi cinici criminali guerrafondai e affamatori ed i loro viziati paggetti di destra e di sinistra con redditi a dir poco imbarazzanti. Fanno schifo. Lottano per sé stessi. Sono nemici del popolo, della pace, della giustizia. Non me ne frega un tubo se tecnicamente MMT è discutibile. Davvero. Guardo l'intenzione e la coerenza di chi si muove e rischia sul serio per una ragione alta. Ingroia è un magistrato che ha fatto il proprio dovere, come da mandato costituzionale. E' diventato un eroe perché altri non l'hanno fatto. Ed il semplice dovere è diventato un fatto speciale. E per questa ragione lui dovrebbe rappresentare bisogni che non ha mai avuto il problema di soddisfare e di cui non ne conosce l'origine né la motivazione profonda? Sono altri i miei eroi. Ma se vuoi ne parliamo in altra sede.
Paride Della Ventura Io avevo già qualche riserva su Ferrero, che contesta tutta la costruzione europea, ribadisce come rifondazione votò contro Maastricht, della contrarietà al Trattato di Lisbona e all'attuale fiscal compact ma è troppo "timido" riguardo l'ipotesi di un'uscita dalla moneta unica e la messa in discussione dei principi fondanti del mercato unico. Cioè pur conoscendo i termini del problema (guardate il dibattito tenutosi a Roma tra Bagnai, Gianni e Ferrero http://www.ecodellarete.net/code/xslt.aspx?p=55856&idContainer=5a9017e7-2727-4f9d-94e9-eb041a89154e ) Ferrero non assume nemmeno la posizione di Brancaccio (cioè che la sinistra oltre a dover battere i pugni in europa dovrebbe avere anche una sua strategia di uscita). Insomma il solito problema che a sinistra si è disposti tutti a ribadire il sì a "un'altra Europa" senza però prendere in considerazione l'ipotesi che un'altra Europa sarebbe meglio se sia senza la moneta unica. Se questo dipenda dall'errore culturale per cui si pensa che rivendicare la sovranità sia "di destra" o se invece il fatto di rinunciare all'euro sia la solita mossa elettorale per stare attaccati al PD non lo so. Il problema a sinistra credo consista in questo interrogativo.
Qualche considerazione elettoralistica: il modo di porsi di Ferrero era sicuramente preferibile a quello di Ingroia che, su questi temi, mi sembra sia ancora più "timido" e meno consapevole (se poi mi sbaglio, sarò felice di ricredermi). Se ero abbastanza scettico nel votare Ferrero (anche se non al 100% contrario) di certo lo sono ancora di più riguardo Ingroia. Su Grillo (movimento da cui sono uscito qualche mese fa) non mi posso ancora esprimere: il movimento è composto da persone in buona fede, altri meno, da persone consapevoli e con posizione condivisibili, da altri invece molto ingenui e "luogocomunisti", bisognerà vedere se dai candidati che andranno in tv uscirà qualcosa di buono, ma sono scettico anche perché Grillo continua sempre e solo a far passare l' idea che la colpa sia tutta degli "sprechi, debito pubblico, ecc". Poi c'è Rizzo, di cui però riesco a condividere solo il no alla UE/NATO per il resto vedo solo slogan. Che farò quindi? Ingroia? Grillo? Probabilmente deciderò all'ultimo, di sicuro non farò campagna elettorale per nessuno e ribadirò il no secco ai partiti che hanno appoggiato Monti, PD in primis.
Maura Potì Sì, ho seguito quel dibattito, Paride. nessuna precisa posizione da parte di Ferrero, ahimè, che continuava a sventolare sotto il naso dei presenti il suo PIIGS, facendoci credere di sapere molto di quel che Bagnai affermava (o molto di più, sic). Da allora, nessuna speranza in RC, pur riconoscendo a Ferrero il merito (l'unico in verità) di essersi speso nell'informazione contro la modifica dell'art.81, in un momento in cui i politici (di sinistra e di destra) sembravano essersi assopiti
Lidia Riboli Io sarei stata disposta anche a votare per Paola Musu, nella consapevolezza che non sarebbe riuscita a farsi eleggere, perché non sono mai stata astensionista, pensando che il voto, se non poteva incidere concretamente, almeno doveva costituire un segnale..ora se devo scegliere penso che voterò per Grillo, non tanto perché può avere una forza elettorale maggiore rispetto a Ingroia, né perché il suo programma (quale?) mi convinca, ma essenzialmente perché penso che non cederà a compromessi con il centrosinistra, cosa che potrebbe fare Ingroia.
Maura Potì E anch'io Lidia: lo voterò come movimento di protesta, ben consapevole della mancanza di un programma politico
Alessandro Leoni ... perché NON ci parlate del pianeta PLUTONE ... da dove evidentemente siete sbarcati (sulla Terra ... in Italia) recentemente!?! .... la realtà di questo disastrato paese (l'Italia ... non Plutone!) è tale che è "quasi" un Miracolo che alle prossime -elezioni- ci sia una Coalizione di sinistra (totalmente autonoma dal PD!) in opposizione al costituendo Regime NEOLIBERISTA (PdL PD M° Monti G° I° Napolitano & c.!!!) ....
Paride Della Ventura Anch'io avrei votato Paola Musu, però ha abbandonato il progetto, e ciò che rimane di quella lista mi sembra navighi nel complo-signoraggismo.
Stefano Frezza Per non parlare della figuraccia fatta con il movimento NO TAV e con la Simonetta Nicoletta Dosio
Andrea Salutari Chiamare la scelta politica e il compromesso delle candidature una figuraccia perchè tanti non volevano la candidatura della Dosio, e io l'avrei voluta candidata, mi pare davvero eccessivo.
Il programma è dichiaratamente No Tav, alla fine la Dosio è stata sacrificata proprio a beneficio del suo segretario.
Dario Romeo Se posso dire la mia il punto non è che il programma di Rivoluzione Civile non è sovranista o che è troppo timido: questo è nella realtà della situazione attuale e non ci si può stupire. A tale proposito semmai si può ragionare insieme su come far sì che certi temi acquistino progressivamente visibilità all'interno della coalizione, dato che esistono militanti ed elettori che su certe posizioni evidentemente si riconoscono.
La vera grande perplessità è data semmai dai continui segnali di apertura da parte di Ingroia verso Bersani e il PD, sebbene le ultime dichiarazioni chiudano alla desistenza (il che è peraltro scontato, dato che il PD la vorrebbe in cambio di nulla). Se veramente si dovesse produrre una qualche intesa, ciò renderebbe la professione di antiliberismo e di antimontismo una autentica presa in giro, dal momento che il liberismo e il montismo del PD sono un fatto, non un'opinione. In uno scenario simile, venendo meno l'antiliberismo e l'antimontismo, cosa rimarrebbe a Rivoluzione Civile? L'antiberlusconismo.
In altre parole, Ingroia non sembra rappresentare una novità rispetto alle precedenti esperienze della sinistra cosiddetta radicale, che è sempre caduta nella trappola del bipolarismo. Nel corso degli anni abbiamo visto tutte le possibili modalità di accordi, dall'alleanza di governo alla desistenza. I risultati li conosciamo tutti, e allora perché insistere? Tanto più che in questo caso non sembra nemmeno che la cosa sia necessaria per entrare in Parlamento.
Insomma, concludendo, il programma di Ingroia è certamente il meno peggio tra quelli in campo, però l'impressione che si candidi a essere la stampella del PD rimane. A mio parere, se il PD dovesse avere bisogno dei voti di RC (allo stato sembra improbabile ma non è detto), con molta probabilità si arriverebbe a un accordo. E allora la mia grande perplessità è questa: devo correre il rischio con il mio voto di sostenere indirettamente Bersani e il PD?
Michaela Nioi questa è anche la mia perplessità
Andrea Salutari Rivoluzione Civile: tattica.
Ingroia è furbo. E onestamente neanch'io, che sto dentro a RC, riesco a capire quando le sue continue aperture siano tattica (tra l'altro mi pare vincente) o vera proposta. Vincente perché sappiano tutti l'asse Bersani - Monti, perché abbiamo letto l'Italia Bene Comune. E dunque veder Bersani rifiutare anche il solo confronto per accodarsi con Monti (simbolo dell'UE a tutti gli effetti) all'occhio "sinistro" potrebbe conquistare voti. Ad esempio, il primo giorno, quando attaccò Grasso non raccolse molto consenso. Non so se avete capito dove voglio parare. Io do questa lettura, ma essendo Ingroia un punto interrogativo ovviamente è difficile capire quale sia la vera natura. Perché una cosa è certa: è furbo. Molto furbo.
Ma questo lo vedremo fra un mese.
Altro discorso
E giusto ricordare che la posizione dei possibili eletti di RC è varia: da chi vorrebbe l'accordo, da chi no.
Perché è sempre bene non dimenticare che è un cartello elettorale e dopo il voto potrebbe esserci il via libera. Tanti candidati portano istanze di lotte davvero valide, ma hanno una connotazione politica ambigua se non fumosa.
La Rivoluzione Civile è una novità politica, perché lo scaltro Ingroia è una novità, perché avere una lista capeggiata dalla società civile con i partiti dietro è una novità. Ma il programma e la tattica? Beh, quella è la solita della sinistra italiana. Sapendo che agli italiani piace il bipolarismo e lo sostengono per i motivi più vari e portare un progetto fuori da esso è un impresa. Una vera impresa.
Sebastien Rigato Il PD sarebbe un partito di sinistra poi.. https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=WBy3-KQ4NOM l'imu sì ma la patrimoniale no...
Bersani: "No a patrimoniale, Vendola sarà d'accordo"
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Bersani cambia idea: "No a patrimoniale, Vendola Sarà d'accordo"