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| Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario | |
| | Autore | Messaggio |
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alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario Dom Lug 01 2012, 03:28 | |
| Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario Cosa c'è dietro l'operazione immagine dei due super-Mario (Monti e Balotelli) d'Europa, lanciata in pompa magna dalla grancassa massmediatica italiota, Corriere dello Sport incluso? Nient'altro che miserabile servitù atlantica. Un patetico tentativo di sfruttare la percezione positiva, nell'immaginario diffuso italico, dell'Italia in finale al campionato europeo di calcio, per ricavarne un vantaggio propagandistico d'immagine a beneficio di una delle peggiori ed antinazionali amministrazioni nella storia di questo paese. Con un'operazione 'transfert' si mira ad enfatizzare un presunto agire 'patriottico' di Mario Monti al vertice di Bruxelles, non solo mai esistito ed inesistente ma all'analisi dei fatti assolutamente senza fondamento. L'aver voluto investire tanto pomposamente in una bufala di cui è possibile già rendersi conto, dà l'idea del degrado e del ridicolo che connota i sub/dominanti nostrani ed annesso circo mediatico di complemento. Dettagli ulteriori emergeranno nelle prossime ore, ma ad analizzare gli esiti che stanno circolando del suddetto vertice, è evidente che si fa più stringente il meccanismo di dipendenza finanziaria e politica anche del nostro paese: il piano per l'euro (da " salvare") include un patto da 120 miliardi per la crescita, azioni a breve per il controllo degli spread, meccanismi di ricapitalizzazione delle banche con un’unica sorveglianza e pieno coinvolgimento della BCE (che il suo presidente, Mario Draghi, ha precisato essere " accompagnata da una stretta condizionalità, altrimenti non saremmo credibili") e misure a medio e lungo termine che prefigurano un'Unione Europea più integrata sul piano finanziario, monetario ed economico, fino ad un super ministro del Tesoro. Insomma, tanto fumo propagandistico in cambio di fattive ulteriori legnate alla sovranità dei diversi Stati europei e alle condizioni sociali dei relativi cittadini. Una soluzione provvisoria di compromesso tra il rigore tedesco, interessato a godere dei vantaggi di posizione sinora ottenuti dal combinato Trattati europei ed euro, e la volontà di asservimento totale, Germania inclusa, perseguito da Washington. Con la barra inclinata a favore dell'indirizzo strategico di Washington, che incassa il cedimento tedesco ad un'accettazione dell'integrazione in cambio di un provvisorio e momentaneo non aggravio sui bilanci tedeschi, e quindi l'imbrigliamento della sua spinta economica potenziale nell'agone competitivo internazionale. Lasciamo stare il punto decisivo sulla natura progressivamente centralizzatrice delle politiche di bilancio e quindi delle scelte economiche in cui s'inscrivono il Fondo Salva Stati (EFSF) e soprattutto il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES/ESM) che ne rappresenta il passaggio avanzato che gli Stati Uniti da tempo spingono a varare. Ammessa e non concessa la validità di questo terreno, già solo la modestissima stima delle disponibilità finanziarie (120 miliardi di euro) a disposizione del Fondo Salva Stati dà l'idea della portata assolutamente insufficiente. Di più. Ogni richiesta a EFSF e MES/ESM di comprare i propri titoli per calmare gli spread “ secondo le linee guida già esistenti” sarà presentata dal paese interessato ad una commissione che formulerà un memorandum di intenti con le scadenze da rispettare. L'erogazione andrebbe discrezionalmente a Stati che si ritiene si siano comportati bene, abbiano cioè fatto sforzi di " risanamento" (ovviamente da lacrimogeni e sangue) e che saranno chiamati a rispettare condizioni rigorose del tipo di quelle cui è sottoposta la Grecia. Per capire natura e grado della " condizionalità" cui saranno sottoposti i paesi che richiederanno l'uso di tali strumenti, e se la subordinazione sarà solo nei confronti della Commissione e della Banca Centrale Europea o anche del Fondo Monetario Internazionale, si è rinviato, per gli aspetti tecnici da definire, alla riunione dell'Eurogruppo in programma il prossimo 9 luglio. Insomma, diretto commissariamento di governo e Parlamento con riforme e tagli da recepire ed applicare, o sottoscrizione di " un memorandum d’intesa" che salva la forma senza alterare la sostanza? A ben vedere, si tratta di una procedura di stampo fondomentarista che aggrava il problema dell'esposizione finanziaria, del debito strutturale che il meccanismo euro ha innescato e punta a vincolare ancora più strettamente i paesi assoggettati, sino a privazione totale di ogni bene o patrimonio di rilevanza strategica. Nello scenario che si prefigura nessuno Stato europeo si ritroverebbe nelle condizioni di potersi affrancare con una politica sovranista. La possibilità, prevista dall'art. 50 del Trattato di Lisbona, di un'uscita dai Trattati e dall'euro, verrebbe di fatto svuotata al prezzo, altrimenti, di finire peggio dell'ultimo dei paesi africani ancora sotto regime di fatto coloniale. Non solo. Non si vede dove risieda la novità nell'utilizzo dei fondi. Il Fondo Salva Stati come il suo stadio avanzato MES/ESM sono, infatti, alimentati dagli Stati stessi. Ogni Stato dell'Unione è obbligato a versare quote, il che quindi comporterà un'ulteriore voce negativa sui rispettivi bilanci. Con in più, peraltro, la beffa. E' evidente infatti che non tutti gli Stati potranno beneficiarne, data la limitata disponibilità di fondi rispetto all'esposizione debitoria di tanti (tutti?) gli Stati europei. Chi deciderà, quindi, chi vi potrà ricorrere? E a quali condizioni? Resta che (anche) l'Italia dovrà alzare la tassazione per un drenaggio di fondi in uscita dal proprio territorio, ulteriormente aggravando lo stato dei suoi conti pubblici. Se un Mario (Balotelli) ha oggettivamente portato l'Italia in una finale calcistica, l'altro (Monti) ha dato un ulteriore passo in direzione di un affossamento ancora più accentuato dell'Italia. Non è proprio la stessa cosa. | |
| | | alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Re: Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario Dom Lug 01 2012, 23:59 | |
| Altre chicche dal vertice di Bruxelles, vertice che è servito di fatto a presentare il nuovo Trattato del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), peraltro già istituito e dagli atlantici nostrani fatto passare per "grande successo" dell'atlantico Mario Monti.
Innanzitutto nel Growth Compact (Pacchetto della Crescita) si legge che sarà compito degli Stati ricapitalizzare con fondi pubblici la Banca Europa degli Investimenti. Questa fornirà prestiti a privati per opere infrastrutturali. In caso di non restituzione, la copertura è a carico degli Stati stessi. Inoltre si intende dare attuazione urgente alla direttiva dei servizi per la privatizzazione dei servizi pubblici un po' in ogni ambito. Infine il MES, istituto finanziario di prestito, oltre al prelievo forzoso di risorse finanziarie dagli Stati, con loro restituzione a discrezione sotto forma di prestiti con interessi, avrà anche il compito di chiudere le falle delle banche con i soldi pubblici.
Ormai siamo alla predazione e al saccheggio più sfacciato!! | |
| | | alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Re: Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario Mer Lug 04 2012, 18:17 | |
| Il gol all'Italia di "super-Mario" Monti Il rullo compressore della predazione euroatlantica non si ferma. Neanche in Italia. Qui il suo referente al governo " super-Mario" (Monti), sostenuto da centrodestra, centrosinistra e centristi (pressoché tutto l'arco parlamentare), esegue. Di solo pochi giorni fa i toni trionfalistici post vertice di Bruxelles, una bufala amplificata strumentalizzando il campionato europeo di calcio ed in particolare il dopopartita della finale Spagna-Italia con la (lunga) passerella televisiva predisposta per Monti con milioni di spettatori da teleimbonire. Adesso super-Mario annuncia tagli per ben oltre 4,2 miliardi di euro, e non è da escludere che, come fonti governative nei giorni scorsi hanno fatto trapelare, l'ammontare risulti nelle prossime ore superiore ai 7 miliardi. Come in Grecia, si acuisce l'attacco anche al pubblico impiego: -20% dei dirigenti pubblici e -10% del personale di tutta la pubblica amministrazione. La definizione dei fattivi licenziamenti sarà contenuta in un nuovo decreto che sarà presentato tra qualche settimana. Previsti poi ulteriori tagli al fondo di assistenza ai disabili, al trasporto pubblico, a scuola, università e sanità (salvo, da indiscrezioni, misure a sostegno delle scuole private e delle assicurazioni private in campo sanitario). Tutto questo nel cuore dell'estate, profittando della calura, delle "vacanze" e del defilamento informativo maggiormente accentuato in questo periodo dell'anno. Monti, beffardamente, ha sottolineato che la revisione della spesa pubblica " non è una nuova manovra di finanza pubblica" ma " un'operazione strutturale" per " eliminare gli sprechi senza ridurre i servizi". Ad aggravare la situazione, ha detto, la questione esodati (un problema causato peraltro a livello di governo) e il terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Con, sullo sfondo, una possibile ulteriore voce di spesa inconfessabile, non dicibile, e cioè la guerra di aggressione alla Siria che in queste ore sembra essere entrata in una fase decisiva, con gli Stati Uniti che stanno spingendo sull'acceleratore dell'attacco, dell'ennesima guerra di aggressione imperiale che comporterà all'Italia –alleato/subalterno– oltre che l'ennesima violazione costituzionale, anche un ulteriore aggravio di costi, quindi di stornamento fondi, quindi di ulteriori tagli e tasse. " Everything goes", con i sindacati confederali pronti –forse– al loro sciopero generale rituale che nulla ha cambiato da almeno 20 anni a questa parte e che nulla cambierà. O si prende coscienza della portata reale della posta in gioco e dell'operazione di devastazione sociale, economica, culturale, politica, che in nome dell'Europa si sta dispiegando senza sostanziali ostacoli e ci si attrezza, quindi, per una lotta che abbia come obiettivo 'di fase' l'uscita dai Trattati europei e dall'euro, in nome della riconquista della sovranità (anche) della Patria italiana, oppure dominanti esteri e sub/dominanti interni hanno la strada spianata per proseguire lo smantellamento di diritti costituzionalmente garantiti, spostare sempre più al ribasso lo status e le aspettative sociali dei più e riportare l'Italia ad un aggregato espressivo geografico, una colonia periferica dell'Impero euroamericano. Quanto sono riusciti ad ottenere, passo dopo passo, particolarmente da vent'anni ad oggi, tramite centrosinistra, centrodestra e centristi, sta lì a dimostrarlo. | |
| | | alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Re: Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario Ven Lug 13 2012, 11:15 | |
| Moody's declassa l'Italia di due gradini: da A3 a Baa2 e mantiene una previsione (outlook) negativa. Praticamente l'Italia si trova ora solo due livelli sopra lo status di « paese-spazzatura». Lo "spread" vola oltre quota 480 punti, quasi raggiungendo i livelli del precedente governo Berlusconi. L'esposizione debitoria dell'Italia schizza così in un attimo verso l'alto, ricordando che il debito estero è uno strumento di guerra imperialista che, senza poter mai essere solvibile, serve solo a tenere sempre sotto ricatto un paese, imponendogli direttive e diktat. Dalla fase finale del governo Berlusconi ad oggi le ulteriori misure di macelleria sociale conti alla mano sono servite a niente (a voler replicare sul terreno degli euroatlantici e della loro propaganda), in realtà sono servite solo ad aggravare la sudditanza dell'Italia e a peggiorare condizioni e qualità di vita della gran parte dei cittadini italiani. L'annuncio dell'agenzia di rating statunitense è giunto questa notte, poco prima dell'arrivo del presidente del consiglio Mario Monti alla conferenza annuale della banca d'affari Allen & Co, raduno dei big dei media e della new economy, conferenza che si tiene a Sun Valley, sulle montagne dell'Idaho (USA). Motivo del declassamento? Politico, ovviamente. Un avvertimento di stampo mafioso. Moody's spiega che « fa paura» non solo il rischio di contagio dalla Grecia e dalla Spagna ma pure « l'avvicinarsi delle elezioni della prossima primavera». Si legge nella nota dell'agenzia di rating che queste rappresentano « un'ulteriore fonte di rischio», nel senso che potrebbe scaturire dal voto uno scenario ostile al prosieguo dei provvedimenti di devastazione sociale e di accentuata dipendenza nazionale del nostro paese che stanno consumandosi in nome dell'Europa. Moody's dice apertamente di temere che le misure intraprese dal governo Monti –ritenute « positive»– possano anche solo essere interrotte. Per evitare questo scenario Moody's declassa il nostro paese, dà un chiaro segnale favorevole –un vero e proprio "assist"– allo scatenarsi di ulteriori movimenti speculativi di capitale a danno dell'Italia ed interviene pesantemente, ancora una volta, nel quadro politico (anche) del nostro paese. | |
| | | alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Re: Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario Mer Lug 25 2012, 17:36 | |
| Dunque, il supposto e propagandato "effetto Monti" è finito. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è tornato ai livelli del novembre 2011 (governo Berlusconi) con tendenza al superamento. L'agenzia di rating statunitense Moody's ora boccia pure il Fondo salva-Stati (EFSF), un chiaro segnale di spinta verso il più euroatlantico MES. Tutto come un anno fa, quindi, solo che restano i durevoli provvedimenti da macelleria sociale, con la sterzata più decisa, in termini di contenuti e di tempi di realizzazione, impressa dal ragionier Monti come da lettera di commissariamento Draghi-Trichet dell'agosto scorso. Ed il ragioniere sembra non aver esaurito ancora il suo compito.
Washington fa sentire voce e presenza. «L'Europa deve prendere azioni che seguano gli impegni presi nel vertice della fine di giugno per stabilizzare i mercati», dice all'agenzia Bloomberg il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Uno specialista del Tesoro USA in finanza internazionale, Charles Collins, è partito alla volta dell'Europa, per incontrare esponenti governativi e del settore privato, innanzitutto in Grecia (in coincidenza con l'arrivo di una delegazione del Fondo Monetario Internazionale) e in Italia.
Paesi come il Giappone, il cui rating in passato è stato abbassato sotto il livello del Botswana, ne hanno visto nulli gli effetti sugli interessi dei propri titoli di Stato. Perché? Perché la speculazione non attacca un paese che ha una moneta sovrana ed una banca centrale che può acquistare i titoli di Stato. L'Unione Europea, i Trattati che sono seguiti, la liberalizzazione dei movimenti di capitali, la rimozione di ogni misura di protezionismo finanziario, la cancellazione della sovranità monetaria e politica, sono i fattori che hanno spianato la strada all'affarismo finanziario globalista e alla pervasività a tutto campo della colonizzazione politica euroatlantica. Solo per restare in Italia, centro, centrodestra e centrosinistra hanno condiviso decenni di sempre più accentuata politica europeista.
Questa nuova ondata speculativa contiene un messaggio politico chiaro: colpire direttamente ed indirettamente la Germania. Si punta ad un suo ridimensionamento economico e politico, ad una sua integrazione al ribasso nel quadro di un'Europa unificata anche nelle politiche di bilancio e quindi di indirizzo economico. «Più Europa» è parola d'ordine degli USA e dei ceti politici ascari nei vari Stati d'Europa. Queste crisi servono a far maturare nelle opinioni pubbliche l'inevitabilità di questa prospettiva e a rendere accettabile la perdita assoluta di ogni ambito che conti di sovranità. L'alternativa sempre più all'ordine del giorno sta nella riconquista della sovranità nazionale per una ridefinizione dei rapporti di società e un riorientamento delle relazioni internazionali. | |
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| Titolo: Re: Atlantismo e operazione-immagine dei due super-Mario | |
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