L’AS Roma calcio in orbita CIA?

Viene spontaneo chiederselo leggendo l’anteprima di Dagospia sul saggio "Fuorigioco" (Chiarelettere) di Gianfrancesco Turano, giornalista dell'Espresso, che si sofferma pure sul presidente della Roma, il bostoniano Thomas Di Benedetto, primo proprietario straniero di una squadra di calcio: "In ottimi rapporti con la CIA [uno dei servizi segreti USA, ndr], Di Benedetto frequentava l'URSS quando per gli occidentali ogni cortina a Est sapeva di ferro e guerra fredda, e lavorava per la Jefferson Waterman International, una ditta che fornisce al governo federale, a governi stranieri e alle multinazionali rappresentanza e consulenza sia politica sia strategica". Una società i cui rappresentanti vengono dai ranghi delle forze armate e dei servizi segreti USA ed il cui fondatore, Charles Waterman, ha lavorato per decenni ai massimi livelli della CIA ed è stato vicepresidente del National Intelligence Council. Legami con la CIA che vanterebbe anche lo speculatore George Soros, anni fa serio pretendente della società romana.
Che, a prescindere dai ritorni finanziari, la definitiva colonizzazione dei cuori italiani da parte USA passi anche per lo sport più amato nel Bel Paese?