Geithner: «Europa, più stabilità finanziaria». Draghi: «spread motore delle riforme».
Al World Economic Forum di Davos, alla vigilia del Consiglio dei capi di Stato e di governo del 30 gennaio sul nuovo Patto fiscale europeo, il segretario del Tesoro USA preme indirettamente sulla Germania per un rafforzamento della dotazione dell’ESM (Meccanismo Europeo di Stabilità, previsto entro giugno 2012), che consenta alla Banca Centrale Europea di diminuire gli acquisti sul mercato secondario dei titoli di Stato: «l’unico modo che ha l’Europa per restare unita e far funzionare l’unione monetaria, è quello di costruire un firewall (muro di protezione finanziario, ndr) più forte».
Insomma, gli USA vogliono “più Europa” a spese della sovranità economica degli Stati membri.
Gli fa eco l’ex vicepresidente per l’Europa della banca d’affari USA Goldman Sachs, oggi al vertice della BCE: «Il firewall è necessario (…) Lo spread (differenziale tra i tassi d’interesse dei titoli di Stato dei diversi Paesi rispetto al “bund” tedesco, ndr) è diventato il motore dei cambiamenti (…) solo tre mesi fa era semplicemente impensabile che gli Stati accettassero una riduzione della sovranità fiscale».
Come dire: viva la destabilizzazione speculativa finanziaria made in USA come strumento di ricatto per spingere gli Stati ad ulteriori svendite di beni e diritti e “più Europa”.
Fuori dall’Unione Europea e dall’euro! No alle mannaie sociali in nome dell’Europa e del “Washington Consensus”! Indipendenza nazionale per conseguire giustizia sociale!