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 Come la BCE prepara il prossimo salasso

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alekos18

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MessaggioTitolo: Come la BCE prepara il prossimo salasso    Come la BCE prepara il prossimo salasso  Icon_minitimeSab Ago 13 2011, 02:24

Come la BCE prepara il prossimo salasso

A nome del centrosinistra, Bersani («questa manovra non risponde al problema») anticipa, da più zelante servitore, il giudizio della BCE (Banca Centrale Europea) che, dopo i suoi apprezzamenti di rito, esigerà ancor più dure legnate anti-sociali e la privatizzazione di ciò che rimane oltre le municipalizzate (ENI, ENEL, Poste, Finmeccanica più il patrimonio immobiliare). Questione di principio, neoliberista e predatorio. Stile Grecia. In nome di un debito che non si risana mai, nonostante le tante manovre da lacrimogeni e sangue degli ultimi vent'anni, e sempre di più cresce. Insomma, l'eternazione del debito come strumento di controllo e dipendenza. Esempio Africa.

L'ulteriore ipoteca la BCE (Banca Centrale Europea) l'ha ufficializzata nei giorni scorsi offrendo il suo «aiuto» –«per il risanamento del debito»– con l'acquisto di titoli di Stato italiani sul mercato secondario, con scadenze tra 2 e 10 anni. Attenzione, tre gli elementi da considerare: i tempi di scadenza (titoli già a scadenza ravvicinata) e la natura dell'«aiuto». Con il terzo –non meno rilevante– sotteso: l'«aiuto» è vincolato al varo di riforme, ed in particolare, appunto, alla privatizzazione di aziende su cui lo Stato italiano mantiene ancora azioni mentre, con la manovra aggiuntiva predisposta ieri, 12 agosto, già si allungano le mani sulle aziende pubbliche locali. L'ipoteca (aggravata) consiste nella natura dell'«aiuto», nel fatto che l'acquisto di titoli di Stato surclassa l'ammontare del denaro che entra nelle casse dello Stato: essendo obbligati a pagare gli interessi, è debito che fa crescere ulteriormente debito –sedicente "pubblico", in questo caso estero– dell'Italia e la esporrà maggiormente alle pretese vessatorie e spoliatrici euroatlantiche che nel brevissimo periodo torneranno a farsi sentire.

In una nota relativa proprio ai titoli di Stato, la stessa BCE spiega «interverrà attivamente il suo programma sui titoli di mercato» (l'acquisto di titoli sul mercato secondario, ndr) che, ricorda, «è stato creato per aiutare a ristabilire una migliore trasmissione delle decisioni di politica monetaria e assicurare la stabilità dei prezzi nell'area euro». Il primo obiettivo è quello di "sostanza", il secondo è "fumisteria" smentita dai fatti.
Attenzione, quindi, alla differenza sostanziale che passa tra l'acquisto dei titoli di stato sul mercato secondario (cosa che è stata fatta) anziché sul mercato primario. Il primo, che tratta i titoli già in circolazione, incentiva infatti la speculazione e fungerà da forzatura ulteriore alle prossime strette neoliberiste.

Portare al collasso i conti dello Stato attraverso l'inesigibilità oggettiva degli interessi crescenti sul debito ha il fine principale e non esclusivo –come sta avvenendo in Grecia– di appropriarsi del patrimonio pubblico che viene obbligato alla privatizzazione. Ogni bene pubblico fungerà allo scopo. La possibilità che così possa essere anche per l'acqua, con buona pace dell'esito referendario di due mesi fa, è molto molto concreta.
La drammatizzazione sui "conti pubblici" e la disinformazione assoluta riguardo le modalità tecniche della dipendenza imposta a tutto campo (anche) al nostro paese hanno la funzione di consentire il raggiungimento dei diversi obiettivi nel modo più indolore possibile.
La rabbia che da tempo si è prodotta, infatti, già è stata drenata (es. Wall Street Journal, 13 luglio 2011) su binari non irrilevanti, ma secondari, che sono i cosiddetti «costi della politica» e i privilegi della servile «Casta» atlantica, per sviare dalle cause di fondo e modalità della macelleria e predoneria che ci stanno somministrando a dosi. Il non riconoscimento del debito pubblico italiano nei confronti della BCE, l'uscita dall’Unione Europea, la nazionalizzazione della banca centrale italiana (Banca d’Italia), l'emissione di una moneta di cui sia proprietaria la nazione, il popolo, emergeranno come obiettivi (parziali) di un movimento sovranista e indipendentista italiano che nascerà dalla brutalità dei fatti, pena lo sprofondare civile e sociale di larghi strati di popolo dominato.

Indipendenza
13 agosto 2011
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sankara

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Numero di messaggi : 416
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MessaggioTitolo: Re: Come la BCE prepara il prossimo salasso    Come la BCE prepara il prossimo salasso  Icon_minitimeGio Ott 13 2011, 20:13

I Paesi dell'area euro che hanno ricevuto il salvataggio (usuraio, ndr) UE-FMI e quelli "particolarmente vulnerabili" alle condizioni dei mercati (cioè della speculazione prevalentemente anglosassone, ndr) devono essere "pronti ad adottare eventuali misure aggiuntive" (altre stangate da lacrimogeni e sangue, ndr).

Lo scrive la Banca centrale europea (BCE) nel bollettino mensile. Grecia e Italia, in primis, sono avvertiti. La BCE aggiunge che il coinvolgimento del settore privato nella risoluzione della crisi di alcuni Paesi, ossia la condivisione degli oneri fra settore pubblico e investitori, "potrebbe mettere a repentaglio la stabilità finanziaria dell'intera area valutaria". Della serie: gli oneri ricadano sui soliti noti.
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DonV




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Data d'iscrizione : 13.10.11

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MessaggioTitolo: Re: Come la BCE prepara il prossimo salasso    Come la BCE prepara il prossimo salasso  Icon_minitimeVen Ott 14 2011, 12:53

Tutti quelli che le propongono sanno benissimo che queste sono politiche insostenibili e depressionarie. Semplicemente vogliono arraffare tutto quello che possono, tutti gli hard asset e i monopoli naturali, finché il gioco continua sfruttando la debolezza del Sud Europa. Il problema e` che noi non abbiamo più una politica o degli intellettuali. C'è il nulla, analfabetismo storico, economico e geopolitico TOTALE.

Voglio dire, il miglior giornalista mainstream che abbiamo e` MARCO TRAVAGLIO, rendiamoci conto, completamente digiuno della più elementare comprensione del sistema geopolitico internazionale! La carenza di analisi la trovo quasi più sconvolgente della carenza di politica.

La vera incognita e` per me la Germania. Possibile che non si renda conto che si sta scavando la fossa? Chi glieli compra i minipimer e le Mercedes quando hanno distrutto l'Europa che consuma il 60% delle sue esportazioni? Come pensa l'élite tedesca di sopravvivere in un mondo di miserabili e super-ricchi quando il suo intero apparato produttivo dipende da una classe media abbiente? Davvero, non ho mai visto un paese tanto imbecille, la storia della politica estera tedesca e` un fallimento verticale da 200 anni...
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