A fine luglio scorso, Ismail Haniyeh (Hamas), capo del governo palestinese a Gaza, ha rilasciato un'intervista a Euronews. https://www.youtube.com/watch?v=tSwosCDhSKs&feature=dir
Nei Territori Occupati esistono allo stato due amministrazioni palestinesi. Hamas governa a Gaza, Fatah in Cisgiordania. Hamas ha vinto le elezioni nel gennaio 2006, riconosciute "regolari" addirittura dagli stessi osservatori internazionali. Israele e Stati Uniti, con l’acquiescenza dell’Unione Europea, hanno dato avvio al blocco economico dei territori palestinesi, prendendo a pretesto il rifiuto da parte di Hamas non di una trattativa, ma delle precondizioni arroganti e vessatorie (per i palestinesi) poste da Washington e Tel Aviv. Un alto funzionario dell’ONU, Alvaro de Soto, in un rapporto che avrebbe dovuto rimanere confidenziale, ha significativamente definito quelle precondizioni «non ottenibili (unachievable)». Il fine del blocco: creare una situazione talmente catastrofica da spingere i palestinesi a rivoltarsi contro il governo di Hamas democraticamente eletto. Un colpo di Stato «soft», lo ha definito lo studioso statunitense Augustus Richard Norton. Oggi Israele, Stati Uniti ed Unione Europea sostengono gli illegittimi, perché anti-costituzionali, decreti del loro uomo in Cisgiordania, il sempre più screditato (tra i palestinesi) Mahmud Abbas (Abu Mazen), presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese.