Giù le mani dalla Libia!

"Stop ai fondi per i bombardamenti sulla Libia". E' una mezza uscita 'di sinistra' quella del ministro dell'Interno, Maroni. Opportunistica e ipocrita.
Opportunistica, perché, di fronte al costante contrarsi delle condizioni sociali di vita in Italia, alla crisi indotta dall'invasità colonial/affaristica estera e dal parassitismo grande imprenditoriale interno, la Lega cerca la quadra per non franare con il berlusconismo politico declinante. E strumentalizza l'intensificarsi dei flussi migratori come causa prima, agli occhi innanzitutto del suo elettorato.
Ipocrita, perché finge di ignorare la condizione coloniale di servitù dell'Italia, ben riflessa anche con la NATO, e la natura imperialista (USA) anche di questa guerra, con aggregate velleità neocoloniali (Francia).

Il centrosinistra? A destra di Maroni e ben allineato con il presidente bombardiere di questo Stato, Napolitano. A suo tempo incalzò indignato, Bersani in testa, il governo Berlusconi per le esitazioni e la lentezza (dovute a interessi capitalistici nell'area e ad opportunismi interni al governo) nell'accodarsi ai bombardamenti di una guerra d'aggressione costruita dall'asse franco-nordamericano (del momento) con le bufale dei bombardamenti di Gheddafi sui civili, le fosse comuni e solite amenità declinando.

Insomma, la guerra d'aggressione alla Libia continua. Ai padroni di questa nazione, e ai suoi ascari, piacendo.

Indipendenza
15 giugno 2011



Stupri di massa e «violenze contro le donne» suppostamente ordinati da Gheddafi, alle truppe, come «strumenti di guerra». E' il segretario di stato USA, Hillary Clinton, a rilanciare quest'accusa già propagata insieme a quelle dei bombardamenti di Gheddafi sui civili e delle fosse comuni, poi rivelatesi vere e proprie bufale. Ed è sempre la Clinton a fornire la singolare motivazione: «creare divisioni fra gli abitanti». Uscita che ora viene rilanciata come un mantra dalla grancassa massmediatica.

A porre un freno addirittura Sherif Bassiouni, capo della commissione d'inchiesta che ha preparato il rapporto dell'ONU sulla Libia e che, quantomeno, ha concorso ad avallare le bufale di cui sopra. Bassiouni ha espresso dubbi sull'esistenza di una politica di stupri di massa da parte del governo libico e ha parlato di «gigantesca isteria». Una dichiarazione che sta trovando pochissimo spazio sui massmedia.

Tutto serve a preparare l'opinione pubblica in vista di una nuova, necessaria, fase militare. Nonostante i massicci bombardamenti, infatti, i "ribelli" non riescono a vincere né mostrano di trovare, con buona pace dell'ampia disinformazione video sui massmedia, significativo consenso tra la popolazione. Indicativa, in tal senso, la dichiarazione di uno dei figli di Gheddafi, Saif al-Islam, che ha proposto elezioni «subito e con la supervisione internazionale» come soluzione politica per uscire dall’impasse in Libia. Una sfida che i guerrafondai imperiali, e i suoi ascari, non sono ovviamente interessati a raccogliere. Piuttosto, dal 4 giugno, il Comando Generale della NATO ha annunciato di aver effettuato i primi attacchi dall’aria, sulla Libia, con elicotteri da combattimento. Se non dovesse servire a piegare la resistenza, si arriverà all'attacco con unità di fanteria. Che vedrà in prima linea, innanzitutto, Francia, Gran Bretagna ed Italia. Washington sarà in regìa.

Indipendenza
17 giugno 2011

https://www.youtube.com/watch?v=3a_x1pTGEtc&feature=player_embedded
Guerra in Libia: le verità sul Nuovo Ordine Mondiale

sankara ha scritto:

https://www.youtube.com/watch?v=3a_x1pTGEtc&feature=player_embedded
Guerra in Libia: le verità sul Nuovo Ordine Mondiale

Sintetico e illuminante!!

Aggiungerei alle bufale che ricordavi, alekos, quella dei presunti mercenari filo-governativi...
E' comunque incredibile il falsificio in quantità industriale prodotto dai manipolatori imperiali e dai velinari, loro servi, nei paesi asserviti. Un falsificio smaccato e rozzo.
Quel che poi contribuisce ad irritarmi fortemente è il silenzio tombale della sinistra, tolta qualche flebile voce...

I cosiddetti "ribelli libici" battono cassa. Non da oggi. Come dei mercenari. Accusano l'Occidente di non mantenere le promesse fatte. Già solo questo è molto significativo. Almeno "tre miliardi di dollari per i prossimi quattro mesi", chiede oggi l'ex ministro degli Esteri libico e ambasciatore all'Onu passato agli insorti, Abdel Rahman Shalgam. Gli fa eco Ali Tarhouni, ministro delle finanze del Consiglio nazionale di transizione libico. Altrimenti, la guerra, loro non la proseguiranno. Non potranno, dicono. Senza soldi!! La loro vorrebbe essere una lotta di liberazione, ma parlano da ascari mercenari. Si è mai visto un movimento di liberazione legare l'arrivo di soldi alla continuità di una lotta? E dire che sono pesantemente armati. E allora?

come volevasi dimostrare, i cd "democratici" ribelli Cirenaici,sono solo dei traditori della Libia, tagliagole e criminali, finanziati(con le nostre tasse!) e foraggiati dalla NATO e dal Quatar, senza l'appoggio militare e finanziario di questi ultimi, si sarebbero arresi gia da mesi, al legittimo governo di Tripoli, alla faccia di chi ancora crede che i bombardamenti sulla Tripolitania, siano fatti x "salvare le vittime civili" da Gheddafi; infatti se l'ONU non fosse intervenuta(e qui devo ammettere che è stato un gravissimo errore di calcolo da parte della Russia e della Cina, non porre il veto, quando potevano farlo) secondo me ci sarebbero state moltissime vittime sia civili che militari in meno, e sopratutto non ci sarebbero i tanti rifugiati che ora giungono sulle nostre coste provenienti dalla Libia(ben gli sta a quei coglioni di leghisti, che appoggiano il governo del cai-nano Silvio B.)

Si sono indignati per i mercenari neri, russi, ucraini e serbi di cui si serve Gheddafi, ma perchè non dicono che i ribelli dispongono di consiglieri militari provenienti dal SAS britannico e consiglieri militari sauditi?

La Corte Penale Internazionale (Cpi) è uno strumento politico-giudiziario imperialista. E' il senso della semplice ed ovvia osservazione del presidente della Commissione dell'Unione Africana (UA), Jean Ping. A Malabo, nella Guinea Equatoriale, alla vigilia del 17° vertice dell'UA (30 giugno e 1 luglio), ha dichiarato che la Cpi, emettendo un mandato d'arresto contro Muammar Gheddafi, ha solo «buttato benzina sul fuoco». «Tutti constatano», ha detto, «che il Cpi si pronuncia sempre in un momento sbagliato, per buttare benzina sul fuoco».

Ma secondo voi che autorità potrà mai avere la cd CPI (ovverossia corte internazionale penale) visto che un buon numero degli Stati aderenti all'ONU non la riconosce? Vedi USA, Cina, Russia, India e, per quanto riguarda gli Stati Islamici, Iran, Algeria, Egitto, Siria, Pakistan, Tunisia e per finire la stessa Libia? (Sono in totale 78, contro 114, che hanno sottoscritto la loro adesione alla CPI).
Come dicevo, che giustizia ci potrà mai essere quando uno Stato come gli USA (toh, ma guarda) da una parte non riconosce l'autorità della CPI, mentre dall'altra soffia sempre sul fuoco quando sono in gioco i suoi interessi politici-economici-militari?
E, sopratutto, che neutralità e autorità può mai avere un segretario dell'ONU come Ban-Ki-Moon, il quale, non dimentichiamolo mai, è cittadino di uno Stato (Corea del Sud) il quale è tuttora formalmente in guerra con la Corea del Nord? Sì, cari ragazzi, a Panmunjeom, piccolo villaggio posto nel 38° parallelo, sono ancora in corso dal 1953, data di un semplice armistizio <alla cessate il fuoco>, i colloqui per un vero trattato di pace fra le due Coree, che sono effettuati insieme con la Cina e gli USA, sotto l'egida dell'ONU, colloqui che durano da ben 58 anni!
Come dicevo, che neutralità e autorevolezza può mai avere un personaggio come Ban-Ki-Moon il quale, come dimostro più sopra, è fortemente ricattabile?
alexfaro

"Le Figaro" scopre l'acqua calda.
Tripoli, intanto, r/esiste

Parigi ammette di aver fornito armi, paracadutandole, ai ribelli libici. Si sapeva già, ma formalmente il fatto era sempre stato negato. Dopo le anticipazioni del quotidiano francese “Le Figaro”, è venuta adesso la conferma dello Stato maggiore di Difesa francese.
Mosca ha chiesto spiegazioni. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in attesa del collega Alain Juppe domani a Mosca, ha dichiarato: «Se confermato, sarebbe una grave violazione della risoluzione 1970» del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Stupisce il suo stupore (se effettivo!). Soprusi e violazioni sono l'architrave dell'ideologia imperiale della 'democratizzazione da assoggettamento'.

Nonostante i proclami di imminente vittoria da parte dei ribelli ascari e dei loro sponsor, la resistenza libica non si piega, il grosso del popolo libico non si schiera con gli aggressori e il tempo passa. Per la Francia, che ha grosse ambizioni nell'area, il timore è che l'impasse porti al disimpegno di altri Stati. Londra, tramite l'ammiraglio Mark Stanhope, ha già fatto sapere che «non può proseguire questa guerra oltre i prossimi 90 giorni». Anche se questo decisionismo e protagonismo francese incrina la linea di comando e di comunicazione della NATO, a Washington non dispiace, giacché è adesso interesse comune chiudere al più presto il 'capitolo libico'.
Resistenza e popolo libico permettendo.

Il Le Figaro avrà pure scoperto l'acqua calda ma almeno la verità la dice e qualche volta alza la testa.

Oltre 100 giorni di bombardamenti, 20mila incursioni NATO, migliaia di feriti, centinaia e centinaia di vittime. La Libia sovrana e indipendente continua a resistere e non si piega. Da sola.

Dal discorso di Muammar Gheddafi il 1° luglio in Piazza Verde, a Tripoli, davanti ad una piazza gremita di patrioti il cui numero si perde a vista d'occhio. Assembramenti di tal numero, a Bengasi, con i "ribelli" ascari dell'imperialismo non se ne sono mai visti. Al massimo poche migliaia.
«Guardate questa folla, i bambini, le donne. Queste persone non sono qui perché gliel’ho ordinato io. Sono qui di loro libera volontà. In questa guerra non affrontate me, affrontate queste masse. Io non sono niente. Se volete la pace con la Libia, rivolgetevi alle masse. Qualsiasi cosa vogliate, trattate con le masse. Il regime non è un regime gheddafiano, è un regime libico…. Il popolo libico è capace, un giorno, di portare lo scontro in Europa e nel Mediterraneo. Potrebbe attaccare le vostre case, i vostri uffici, le vostre famiglie che potrebbero diventare obiettivi militari legittimi poiché voi avete fatto dei nostri uffici, delle nostre sedi, delle nostre case e dei nostri bambini obiettivi militari che definite legittimi. Perciò vi consigliamo di ritornare sui vostri passi prima di rischiare una catastrofe… Vi consiglio di fermare la vostra campagna e di non farvi guidare da un pugno di rinnegati a Bengasi, di ritirarvi perché non avete alcuna possibilità di sconfiggere questo valoroso popolo, di ascoltare il popolo libico che vuole la pace… Quanto a me, non lascerò mai questo paese. Moriremo per la Libia».

N.B. sul numero cartaceo uscente di "Indipendenza" ci sarà anche un articolo, in corso d'opera, sulla guerra d'aggressione in Libia. Titolo (provvisorio): Libia/ Guerra "fast food", ribellismo ascaro e resistenza patriottica. Titoletti (provvisori): Come costruire un conflitto: la manipolazione politico/mediatica sulla Libia; Scenario e genesi del conflitto; Gli interessi interventisti esterni.

La Nato in questo momento non può disporsi su troppi fronti, l'Afghanistan è un fronte caldo e poi c'è l'Irak e qualche speranza che desistano c'è.

I faciloni strateghi da tavolino della NATO credevano che la Libia fosse un bocconcino facile facile, come era stata nel 1999 la Serbia, sebbene che Milosevic si arrese solo dopo ben 78 giorni di intensissimi bombardamenti, effettuati con ben più numerose forze aeree NATO (e con il tradimento della Russia allora governata da quel codardo ed ubriacone di Eltsin).
Non hanno tenuto conto che, mentre la Serbia ha (senza il Kossovo) una superficie di 77.500 Km quadrati, con una popolazione di ca 7.500.000 abitanti, viceversa la Libia possiede una superficie di ben 1.800.000 ca di Km quadrati, con una popolazione di ca 6.500.000 persone, con distanze molto grandi tra le varie zone e città popolate e con una infrastruttura industriale molto meno importante della Serbia.
Visto che, causa la crisi finanziaria del 2008 (ancora in piena attuazione), i budget per la difesa delle nazioni Nato Europee sono stati tagliati da 3 anni ad oggi e che le operazioni aeree sono fatte con un numero di velivoli molto inferiore a quello del 1999 (e con molte nazioni sia NATO che UE che si sono defilate), ne consegue che, ad oggi, le opzioni sono solo due: invasione via terra (la quale è espressamente vietata dalle risoluzioni ONU, e facile previsione con molte più vittime civili e militari di adesso) oppure soluzione diplomatica con coinvolgimento di UA (Unione Africana) e paesi del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) o addirittura SCO (Shangai cooperation organization, vale a dire Russia, Cina, Kazakistan, Kirgizistan, Uzbekistan, Tagikistan).
Tale soluzione però, se fosse attuata, vedrebbe quei pagliacci di Cameron, Sarkozy, Berlusconi (se pur con qualche distinguo) ed infine quel famoso ed "abbronzato" premio Nobel per la "PACE" (ma fatemi il piacere!) di Obama (e sopratutto quella cornuta di Hillary Rodham-Clinton) PERDERE la FACCIA davanti al mondo intero, con quale smacco potete immaginare.
Per concludere. Io non so come andrà a finire per la Libia (a proposito, avete visto che non si parla più della Siria? Chissà come mai) ma viste le precedenti esperienze sono molto pessimista (leggasi realista).
Spero che i clown di cui sopra rinsaviscano e riescano a trovare una soluzione diplomatica che soddisfi tutti e due i contendenti, altrimenti il futuro lo vedo molto nero.
alexfaro

alexfaro ha scritto:

I faciloni strateghi da tavolino della NATO credevano che la Libia fosse un bocconcino facile facile, come era stata nel 1999 la Serbia, sebbene che Milosevic si arrese solo dopo ben 78 giorni di intensissimi bombardamenti, effettuati con ben più numerose forze aeree NATO (e con il tradimento della Russia allora governata da quel codardo ed ubriacone di Eltsin).
Non hanno tenuto conto che, mentre la Serbia ha (senza il Kossovo) una superficie di 77.500 Km quadrati, con una popolazione di ca 7.500.000 abitanti, viceversa la Libia possiede una superficie di ben 1.800.000 ca di Km quadrati, con una popolazione di ca 6.500.000 persone, con distanze molto grandi tra le varie zone e città popolate e con una infrastruttura industriale molto meno importante della Serbia.
Visto che, causa la crisi finanziaria del 2008 (ancora in piena attuazione), i budget per la difesa delle nazioni Nato Europee sono stati tagliati da 3 anni ad oggi e che le operazioni aeree sono fatte con un numero di velivoli molto inferiore a quello del 1999 (e con molte nazioni sia NATO che UE che si sono defilate), ne consegue che, ad oggi, le opzioni sono solo due: invasione via terra (la quale è espressamente vietata dalle risoluzioni ONU, e facile previsione con molte più vittime civili e militari di adesso) oppure soluzione diplomatica con coinvolgimento di UA (Unione Africana) e paesi del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) o addirittura SCO (Shangai cooperation organization, vale a dire Russia, Cina, Kazakistan, Kirgizistan, Uzbekistan, Tagikistan).
Tale soluzione però, se fosse attuata, vedrebbe quei pagliacci di Cameron, Sarkozy, Berlusconi (se pur con qualche distinguo) ed infine quel famoso ed "abbronzato" premio Nobel per la "PACE" (ma fatemi il piacere!) di Obama (e sopratutto quella cornuta di Hillary Rodham-Clinton) PERDERE la FACCIA davanti al mondo intero, con quale smacco potete immaginare.
Per concludere. Io non so come andrà a finire per la Libia (a proposito, avete visto che non si parla più della Siria? Chissà come mai) ma viste le precedenti esperienze sono molto pessimista (leggasi realista).
Spero che i clown di cui sopra rinsaviscano e riescano a trovare una soluzione diplomatica che soddisfi tutti e due i contendenti, altrimenti il futuro lo vedo molto nero.
alexfaro

Io credo che i "pagliacci" vogliano evitare il coinvolgimento di Cina, Russia, Brasile e India per il semplice fatto che poi nella Libia del dopo Gheddafi sarebbero costretti a dividersi la Libia tra di loro. La Cina è già presente in Africa, ha investito in Congo e altri paesi per lo sfruttamento del coltan e di altri minerali per la produzione di cellulari e computer, le imprese russe sono per esempio presenti in Angola e in Mozambico, anche gli indiani sono presenti in diversi stati dell'Africa e non credo che Sarkò e meno che mai Obama vogliano spartirsi il petrolio libico con cinesi e indiani.

io non credo che Sarkosy possa avere un ruolo.
Russi e Cinesi, come gli Indiani, non possono intervenire militarmente.
Potrebbero sedersi al tavolo delle trattative, ma nessuno pensa di chiamarli.
Dopo il crollo dell'URSS, l'unica potenza incontrastata sono gli Stati Uniti.
La Francia, l'Italia e altri si sono mossi in Libia con il benestare degli Stati Uniti.
La Cina e la Russia possono stabilire accordi commerciali con i paesi africani e sudamericani, ma non alleanze militari.
Gli Stati Uniti non lo permetterebbero.
Gheddafi, a torto o a ragione, se ne dovra' andare e Calderoli conta meno di Sarkosy.
E' proprio questo che mi sforzo di trasmettere: Sarkosy, Merkel, Cameron, Putin ecc. non hanno voce in capitolo; sono mosche cocchiere.
Non possiamo contare su di loro per risolvere la crisi economica; non dipende da loro.
La crisi a questo punto si risolve all'interno di ogni Paese, eleggendo governanti onesti e capaci, oppure destituendoli.
Agli Stati Uniti non gliene frega nulla se in Italia invece di Berlusconi ci fosse oggi un "comunista".
Peccato che i comunisti siano estinti.
Bisognera' trovare onesti tra le altre tendenze politiche e non saranno tra i liberali, ne' tra gli ex democristiani.
Visto che di Pietro ha fatto i l suo tempo, non tira piu', potrebbe essere De Magistris o un altro nome nuovo.
Chi altri?
Renzi si e' rivelato un cialtrone.
Grillo fa ridere!
Potrei essere anch'io, ma chi mi voterebbe?
Chi mi conosce? e poi non ho la fiducia nemmeno dei "compagni" di Indipendenza.
Ci vuole uno che abbia "carisma" e sia conosciuto.
2000snlp

Toh! Prima il generale Vincent Desportes: "strategia sbagliata, stessi errori dell'Iraq" (Le Journal du Dimanche). Poi il ministro della difesa francese Gerard Longuet: "la crisi libica difficilmente sarà risolvibile solo con l'intervento militare. E' tempo di negoziare".
E l'avanzata trionfale dei ribelli? E l'isolamento nel paese di Gheddafi e della Jamāhīriyya?...

caro Sankara c'è un vecchio proverbio popolare il quale recita così: "le bugie hanno le gambe corte". Infatti, come volevasi dimostrare (e come da me quasi indovinato), la "passeggiata militare" della NATO in Libia si sta trasformando, per colpa della gestione, sia politica che militare, e a dir poco fallimentare, delle operazioni sia aeree che terrestri, in una nuova debaclè politico-militare (come è già successo in Irak e soprattutto in Afganistan). Come dicevo più sopra, a questo punto le opzioni che rimangono ai boss della "politica"occidentale sono solo due: o invasione via terra (con quali conseguenze è facile immaginare) o soluzione diplomatica (ovviamente alla fine la Libia sarà tagliata in due Stati, vedi il Sudan). In questo caso (che speravo, non succedesse) ci sarà nella regione una conflittualità continua per anni ed anni a venire, sia che il colonnello Gheddafi rimanga al potere oppure no.
Concludendo, per il neocolonialismo e capitalismo occidentale, la questione Libia è diventata una cosiddetta "vittoria di Pirro".
alexfaro

Un errore di valutazione commesso dai servizi che pensavano a una passeggiata militare come lo era stata la Serbia nel 1999 e che ora rischia di rivelarsi un nuovo Vietnam nel bel mezzo del Mediterraneo. Il problema è la nostra classe politica schizofrenica che ai giornalisti dice una cosa e poi vanno ai vertici internazionali e ne dicono un'altra.

caro Hoffa attenzione a non sopravvalutare il ruolo dei servizi segreti, il loro compito principale è(o dovrebbe essere) quello di informare i leaders della nazione x cui lavorano, sulle probabili o contingenti situazioni di crisi e di eventuali conflitti, sia interni che esteri, sta poi ai cd "leaders" politici valutare caso x caso e prendere i provvedimenti specifici, adatti ad ogni situazione; va da sè che se il "leader"di turno è come quel pagliaccio di Sarkozy un cd "megalomane piantagrane"oppure è ricattabile come lo sono Berlusconi e Cameron(x motivi diversi) le decisioni sono purtroppo prese senza discernimento, con le conseguenze che vediamo ora.
ps
non ho toccato la questione Obama perchè ancora non sono riuscito a capire se in USA comanda lui o la Clinton con Brzezinsky.
alexfaro

alexfaro ha scritto:

caro Hoffa attenzione a non sopravvalutare il ruolo dei servizi segreti, il loro compito principale è(o dovrebbe essere) quello di informare i leaders della nazione x cui lavorano, sulle probabili o contingenti situazioni di crisi e di eventuali conflitti, sia interni che esteri, sta poi ai cd "leaders" politici valutare caso x caso e prendere i provvedimenti specifici, adatti ad ogni situazione; va da sè che se il "leader"di turno è come quel pagliaccio di Sarkozy un cd "megalomane piantagrane"oppure è ricattabile come lo sono Berlusconi e Cameron(x motivi diversi) le decisioni sono purtroppo prese senza discernimento, con le conseguenze che vediamo ora.
ps
non ho toccato la questione Obama perchè ancora non sono riuscito a capire se in USA comanda lui o la Clinton con Brzezinsky.
alexfaro

Se penso alla vicenda che legava il giornalista Farina ai servizi segreti italiani e alla CIA con la storia dei rapimenti di persone sospette c'è da stare poco tranquilli. Per non parlare dell'uso che ne fanno per raccogliere informazioni e fare dossieraggi e ricatti sulle persone influenti.

sankara ha scritto:

Toh! Prima il generale Vincent Desportes: "strategia sbagliata, stessi errori dell'Iraq" (Le Journal du Dimanche). Poi il ministro della difesa francese Gerard Longuet: "la crisi libica difficilmente sarà risolvibile solo con l'intervento militare. E' tempo di negoziare".
E l'avanzata trionfale dei ribelli? E l'isolamento nel paese di Gheddafi e della Jamāhīriyya?...

Di Libia si parla sempre meno. La stampa asservita ha già iniziato la sua "exit strategy" prima che la inizino gli aggressori?

mio caro Iskra temo che tu abbia messo il "dito sulla piaga" infatti anchio ho notato che del "caso" Libico non se parla quasi più(ma tu guarda caso, avete notato che anche della Siria se ne parla sempre meno?)credo che sia in omaggio al detto "non stuzzicare il can che dorme"cioè detto in soldoni, visto che nonostante gli intensi bombardamenti della NATO e i grossi rifornimenti sia di armi che di denaro ed attrezzature militari donati a piene mani ai mercenari, tagliagole, ribelli filo-NATO, questi ultimi non riescono a cavare "un ragno dal buco" stante anche la loro totale disorganizzazione, e la mancanza di disciplina(e di coesione morale aggiungo io) e visto anche lo stallo militare che dura ormai da ben 4 mesi, sul suolo Libico, io penso che i nostri cosidetti "media occidentali" liberissimi e democraticissimi(ma quando mai!)in omaggio al detto"nessuna nuova, buona nuova"si astengano dal fornirci notizie(o meglio bugie e falsità)onde non incogliere in cd"infortuni di percorso"(come quelli del cimitero di Tripoli ed altri)sperando che un qualche ordigno più "smart"(tradotto in Italiano dai ns "velinari"con intelligente, ma che in realtà significa solo furbo)colpisca, uccidendolo il colonnello Gheddafi, causando così una lotta fratricida x il potere a Tripoli,(come successe in Spagna nel 1936/39)e di conseguenza una richiesta di armistizio con relativo salvataggio della "faccia"dei leaders occidentali(vulgus pagliacci)Sarkozy,Cameron,Obama,Berlusconi, Rodham-Clinton, e sodali.
comunque x ora il tempo lavora x Gheddafi(se non succederà quello che ho detto sopra)
ps
date un occhio qui:
http://libyanfreepress.wordpress.com
un saluto
alexfaro

Io credo che vista anche la grave crisi internazionale in atto e il default negli Usa non credo che possano rischiare un'altra escalation militare nel Mediterraneo. Avete idea di quanto costa mantenere una portaerei nel Mediterraneo? E i costi del carburante degli aerei non li mettiamo in conto?

E' notizia di ieri che il generale Younis "capo" militare dei cosiddetti "ribelli" (detti anche "ratti di fogna") tagliagole-mercenari della NATO della Cirenaica è stato ucciso non si sa da chi (sembra che ci fosse una taglia di ben 4 milioni di $ sulla sua testa). Non sarà stato mica un commando dei servizi segreti di Tripoli a fare il "lavoretto"? Se questo fosse vero, il "fatto" la dice lunga di come i cosiddetti "ribelli" NON siano più sicuri nemmeno nella loro "roccaforte" di Bengasi!
Nonostante che quasi tutte le agenzie di stampa occidentali (piene di velinari asserviti al potere economico-politico e capitalistico occidentale) continuino imperterrite a recitare il mantra del "va tutto ben madama la marchesa" mentre invece gli sta crollando addosso il soffitto (per usare un eufemismo, naturalmente)!
un saluto
alexfaro

Mah! Le cose, alexfaro, potrebbero anche stare diversamente. Poche ore prima del suo assassinio, il generale Abdel Fattah Younes, ex ministro della pubblica Sicurezza di Gheddafi fino a marzo, quindi capo dei "ribelli" nella campagna militare contro Muammar Gheddafi, era stato richiamato dal fronte perché si avevano dubbi su un suo presunto doppio gioco. Si riteneva che avesse intrapreso contatti segreti con Tripoli. Doveva anche chiarire di presunti legami tra alcuni suoi parenti e le autorità di Gheddafi. Era stato perciò convocato a Bengasi per un interrogatorio. Quindi il suo assassinio....

sugli inviti a pranzo o a cena per la pacificazione, suggerisco la lettura di "Anabasi" di Senofonte.
2000snlp

allora spiegatemi perchè a tuttoggi il"CNT"(detti anche ratti di fogna)NON ha detto esplicitamente di aver giustiziato dei "traditori"(visto che gli uccisi sono ben 3!)e sopratutto come mai NON si sono ancora trovati i cadaveri? ne convenite anche voi che qualcosa NON quadra? i casi sono 2 o si tratta di una "faida"interna ai cd"ribelli" o la mia ipotesi è quella giusta; non possono certo ammettere di non essere capaci nemmeno di proteggere i loro comandanti di grado più elevato!, ne va del morale sia delle truppe che dei quadri civili no? non parliamo poi della figuraccia che farebbero in ambito NATO!(sebbene ormai credo che peggio di così)
un saluto
alexfaro

Dopo quattro mesi dall’inizio di una presunta “rivolta” e tre dall’inizio dei bombardamenti della NATO, non si piega il sostegno popolare alle autorità legittime libiche e a Mouammar Gheddafi. Le manifestazioni in tal senso si susseguono.
Il numero di immigrati libici in Francia e in altri paesi è infinitamente più basso di quello di altre popolazioni dell'Africa e questo è indice che le condizioni di vita non sono quelle così negative raccontate dalla propaganda mediatica occidentale. Se uno va a vedere il sistema sociale libico, è evidente che sarebbe da invidiare in molti paesi occidentali.
Di seguito alcuni aspetti di una serie ancora più ampia:

LA JAMAHIRIYA LIBICA: ■ Elettricità domestica gratuita per tutti
■ Acqua domestica gratuita per tutti
■ Il prezzo della benzina è di 0,08 euro al litro
■ Il costo della vita in Libia è molto meno caro di quello dei paesi occidentali. Per esempio il costo di una mezza baguette di pane in Francia costa più o meno 0,40 euro, quando in Libia costa solo 0,11 euro. Se volessimo comprare 40 mezze baguette si avrebbe un risparmio di 11,60 euro.
■ Le banche libiche accordano prestiti senza interessi
■ I cittadini non hanno tasse da pagare e l’IVA non esiste.
■ Lo stato ha investito molto per creare nuovi posti di lavoro
■ La Libia non ha debito pubblico, quando la Francia aveva 223 miliardi di debito nel Gennaio 2011, che sarebbe il 6,7% del PIL. Questo debito per i paesi occidentali continua a crescere
■ Il prezzo delle vetture (Chevrolet, Toyota, Nissan, Mitsubishi, Peugeot, Renault…) è al prezzo di costo
■ Per ogni studente che vuole andare a studiare all’estero, il governo attribuisce una borsa di 1.627,11 euro al mese. ■ Tutti gli studenti diplomati ricevono lo stipendio medio della professione scelta se non riescono a trovare lavoro ■ Quando una coppia si sposa, lo Stato paga il primo appartamento o casa (150 metri quadrati)
■ Ogni famiglia libica, previa presentazione del libretto di famiglia, riceve un aiuto di 300 euro al mese
■ Esistono dei posti chiamati «Jamaiya», dove si vendono a metà prezzo i prodotti alimentari per tutte le famiglie numerose, previa presentazione del libretto di famiglia
■ Tutti i pensionati ricevono un aiuto di 200 euro al mese, oltre la pensione.
■ Per tutti gli impiegati pubblici in caso di mobilità necessaria attraverso la Libia, lo Stato fornisce una vettura e una casa a titolo gratuito. Dopo qualche tempo questi beni diventano di proprietà dell’impiegato.
■ Nel servizio pubblico, anche se la persona si assenta uno o due giorni, non vi è alcuna riduzione di stipendio e non è richiesto alcun certificato medico
■ Tutti i cittadini della Libia che non hanno una casa, possono iscriversi a una particolare organizzazione statale che gli attribirà una casa senza alcuna spesa e senza credito. Il diritto alla casa è fondamentale in Libia. E una casa deve essere di chi la occupa.
■ Tutti i cittadini libici che vogliono fare dei lavori nella propria casa possono iscriversi a una particolare organizzazione, e questi lavori saranno effettutati gratuitamente da aziende scelte dallo Stato.
■ L’eguaglianza tra uomo e donna è un punto cardine per la Libia, le donne hanno accesso a importanti funzioni e posizioni di responsabilità.
■ Ogni cittadino o cittadina della Libia può essere partecipe della vita politica e della gestione degli affari pubblici, a livello locale, regionale e nazionale, in un sistema di DEMOCRAZIA DIRETTA (iniziando dal Congresso popolare di base, permanente, fino ad arrivare al Congresso generale del popolo, il grande Congresso nazionale che si riunisce una volta all’anno).

tutto gratis e i problemi svaniscono.
potremmo trasferirci in Libia.
resta l'amarezza per i resto del mondo che arranca.
2000snlp