- Hoffa ha scritto:
- Un discorso che non avrei avuto difficoltà ad accettare se l'Europa fosse formata da stati sovrani e non occupata dalle basi Nato e strangolata dalle banche.
Sì, solo che il pur (da tanto, da quand'era nel PCI) euroatlantico Napolitano parla di "
paese/paesi" (lasciamo stare le qualifiche d'accompagno di "
libero e democratico" su cui ci sarebbe da dire...) non di Europa.
Intendiamoci: da buon euroatlantico il richiamo non avrebbe stonato
per e
sulla bocca di Napolitano, ma avrebbe stonato, agli italiani, trattandosi di 4 novembre. Si è comportato pertanto, da figura istituzionale, come tutti i sub/dominanti servili italioti, che più negano nei fatti la patria e la nazione italiana più capiscono che è necessario opportunisticamente (giocando sulle forme, sui simboli, sull'estetica) sciacquarsene la bocca.
In tale ottica manipolatoria il 'top...gun' euroatlantico insuperato resta Ciampi, da presidente della Repubblica. Ma appunto c'erano, allora, congiunture storiche -la mazzata antinazionale nel passaggio di transizione all'euro con tutto il lavorìo antipatriottico precedente, d'accompagno e a seguire- che necessitavano di un'alfiere del "patriottismo costituzionale" -lui- lui che già aveva concorso in modo decisivo al fottisterio di Nazione, Patria e Costituzione stando a Bankitalia, al governo e proseguendo nel ruolo di presidente della Repubblica...
In questa circostanza, quindi, nella farsa giaculatoria di Napolitano, "Europa" non
c'azzeccava. Però la tua uscita sull'Europa mi ha dato da pensare. E mi ha fatto sussultare. Questa grande mistificazione plurisecolare...