Anche lo stesso Lenin sosteneva le lotte di liberazione nazionale. Altro che un diritto, è un dovere verso se stessi. Il problema andrebbe risolto, cari "compagni", facendo tabula rasa dei movimenti o partiti di sinistra che ci sono, ormai inadeguati a inoltrare la nuova lotta contro il liberismo. Gente che non sa distinguere un'Europa dei capitali da una dei popoli e dei lavoratori. Coloro che pensano a discorsi, per altro giustissimi per carità, ha luxuria e gaypride. Quando una Bolkestein, un concordato lavoro, un trattato di Lisbona passano, beh, allora se ne devono andare viaaaa!!!!! Fuori rifondaroli e tutta la marmaglia borghese di buona parte di centri sociali per un nuovo movimento socialista-bolivarista in Italia! Sostenere le lotte regionali delle minoranze è un modo per combattere l'imperialismo globalizzatore ed è un po' quello che diceva Marcos. Ma a loro, ai "sinistri", a coloro che hanno tradito pure la memoria dei partigiani non interessa. Meglio portare la bandiera falce e martello al gay pride (con massimo rispetto per questi ultimi). un saluto.