Torino. 10 luglio. "Segmenti neri di una dipendenza"

Se non si mettono in discussione i vincoli della sudditanza, se non si scioglie il nodo pluridecennale della dipendenza di questo paese, se non si assume come decisiva la rivendicazione della sovranità e della liberazione nazionale, come è pensabile riscrivere gli assetti sociali dominanti, fuoriuscire dal modo di produzione capitalistico?

La liberazione della nazione è un passo verso la liberazione di tutti coloro che la compongono, ma non è, di per sé, la realizzazione piena di questo obiettivo. Occorre quindi che si accompagni alla prospettiva della liberazione degli oppressi "della" nazione -e, se ve ne sono, "dalla" nazione.
Ma la liberazione nazionale resta la "conditio sine qua non" per potersi muovere credibilmente verso la conquista di una 'possibilità di socialismo'. Non può esserci, infatti, liberazione sociale senza libertà, e quindi indipendenza e sovranità, nazionale.

Incontriamoci, per discutere al riguardo e interrogarci su quali conseguenti "che fare".


Promuove: "Indipendenza"
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Neanche la calura vi ferma!!!... Comunque una bella idea, nei parchi si sta meglio che per strade e locali.
Ho qualche amico da quelle parti e gli ho segnalato la cosa. Ciao