Torino, 19 aprile. 150 anni

Gli studenti dell'Istituto Magistrale "D. Berti" di Torino hanno dato vita a due giorni di autogestione il 18 e 19 aprile. Numerosi i laboratori di approfondimento organizzati per l'occasione, che hanno toccato i temi più diversi (Resistenza, Libia, omosessualità, rappresentanza studentesca, ecc.), e che hanno avuto come relatori -tra gli altri- alcuni compagni dei Giovani Comunisti 2.0. Altri due laboratori, aventi come tema i 150 anni dell'unificazione, sono stati tenuti da un compagno di Indipendenza e hanno fatto registrare una buona partecipazione numerica (oltre che un notevole interesse), soprattutto in merito ad alcuni particolari aspetti, primo tra tutti il colonialismo interno.

gorritxo ha scritto:

Gli studenti dell'Istituto Magistrale "D. Berti" di Torino hanno dato vita a due giorni di autogestione il 18 e 19 aprile. Numerosi i laboratori di approfondimento organizzati per l'occasione, che hanno toccato i temi più diversi (Resistenza, Libia, omosessualità, rappresentanza studentesca, ecc.), e che hanno avuto come relatori -tra gli altri- alcuni compagni dei Giovani Comunisti 2.0. Altri due laboratori, aventi come tema i 150 anni dell'unificazione, sono stati tenuti da un compagno di Indipendenza e hanno fatto registrare una buona partecipazione numerica (oltre che un notevole interesse), soprattutto in merito ad alcuni particolari aspetti, primo tra tutti il colonialismo interno.

Bene, bene, sono davvero contento che anche a Torino Indipendenza si faccia strada. E', la vostra, una proposta e prospettiva politica che merita di diffondersi e essere fatta propria. Già ve l'ho detto, e mi ripeto, che condivido assolutamente la centralità e la funzione di traino per altro che ha il discorso incentrato sull'indipendenza (la non dipendenza esterna ed interna di classi dominanti e subdominanti, per usare vostre parole) e sulla sovranità che portate avanti. Trovo molto ben trattati gli effetti e le analisi della mancanza di tutto ciò. Ed apprezzo i tanti spunti propositivi che qua e là emergono sul giornale cartaceo. Forse andrebbero accorpati in un documento unitario...
Vivo più all'estero che in Italia per ragioni di lavoro, e seguendo da fuori le vicende italiane, a partire da quelle estere, impressiona davvero il grado di servilismo e di dipendenza del nostro paese.
Che aggiungere, mi auguro che tra le varie città in cui Indipendenza è presente si scateni una sana competizione nell'essere il più attivi possibile. Certo, Roma la vedo da tempo scatenatissima, ma anche Torino mi sembra (e mi auguro) che si stia avviando sulla stessa strada.... Spero riusciate a stringere rapporti più stretti anche con altre organizzazioni di compagni. C'è bisogno di lavorare insieme, al di là delle organizzazioni, per fronteggiare i problemi di fondo del nostro paese. Per quel che posso, via rete, vi pubblicizzo spessissimo, rilanciando sia le vostre iniziative sia il sito sia il vostro interessantissimo giornale cartaceo. Se mi posso permettere una critica dovreste adeguare il sito alla rivista cartacea che è davvero molto potente. Pensate alla diffusione maggiore che avreste, agli stimoli che potreste maggiormente alimentare e ai contatti più numerosi che ne deriverebbero...
Con assoluta stima, il vostro Iskra