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| Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) | |
| | Autore | Messaggio |
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Gaspare Serra
Numero di messaggi : 40 Età : 40 Data d'iscrizione : 26.10.09
| Titolo: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Gio Giu 10 2010, 12:33 | |
| “IRAN-SCIBILI”?
“Quanto sta avvenendo tra le superpotenze e l’Iran equivale a un gruppo di pazzi che si riunisce; un matto bussa alla porta, vuole entrare a farne parte; l’assemblea decide di no: c’è il numero chiuso, dunque resti fuori!” (tratto dal libro “Per ragionare”, del filosofo Mario Capanna). Non c’è descrizione più azzeccata per presentare il nocciolo della “Questione iraniana”, ossia la contesa apertasi: - tra un gruppo di Stati (Stati Uniti e Israele, in particolare) che vorrebbe proibire a un altro paese sovrano, l’Iran, di sviluppare l’energia nucleare, temendo che questo sia solo un pretesto per arrivare anch’esso a dotarsi di armi atomiche; - e un Paese, l’Iran, che sostanzialmente chiede d’entrare a far parte del “club ristretto” delle potenze nucleari (di cui i propri più acerrimi contestatori sono già parte!). Verrebbe da dire, allora, che il Mondo è governato dalla stessa ragione dei “matti”!
ECCO PERCHE’ DIFENDERE LE RAGIONI DELL’IRAN… (ALMENO SUL NUCLEARE!)
PRIMO: L’Iran vuole davvero portare a termine il processo di arricchimento dell’uranio al fine di dotarsi di armi nucleari? La risposta a tale domanda è nevralgica: se così non fosse, non vi sarebbe pretesto alcuno per accusare l’Iran di violare il Tnp o di rappresentare un pericolo per la sicurezza mondiale! E’ nel pieno diritto degli Stati (anche contraenti il Tnp, ovvero “Trattato di non proliferazione nucleare”), difatti, scegliere di diversificare le proprie fonti energetiche decidendo di produrre parte della propria energia elettrica ricorrendo a centrali elettronucleari.
La risposta è no! Sul punto l’Iran è sempre stato chiaro, dichiarando di ambire solo alla costruzione di centrali elettronucleari: lo stesso Ayatollah Khamenei ha più volte ribadito come l’utilizzo di armi nucleari (così come di quelle chimiche) è proibito dall’Islam.
Se quella iraniana può facilmente considerarsi una fonte inattendibile, ciò non può dirsi, invece, per quanto dichiarato: I- sia dall’Aiea (l’unica agenzia internazionale incaricata, in base al Tnp, delle ispezioni sui siti nucleari), che ha ripetutamente negato che l’Iran stia lavorando a un programma nucleare militare; II- sia dagli stessi servizi segreti americani (un rapporto del 2007 della “National Intelligence Estimate” americana ha concluso che Teheran ha interrotto il proprio programma nucleare militare già nel 2003).
Gli unici a sostenere la tesi contraria, in pratica, sono Israeliani e Statunitensi. Già questo sarebbe sufficiente per parlare di accuse “unilaterali” e “non verificate”, che rischiano di trasformarsi nell’ennesimo vergognoso “processo sommario” condotto contro uno Stato sovrano!
Perche mai, allora, l’Iran non avrebbe diritto a sviluppare l’energia nucleare “a scopi civili”? Che cosa differenzia l’Iran dall’Italia e dalle altre nazioni che hanno fatto la scelta (a mio avviso “folle”, ma comunque legittima) di investire sulla fonte energetica nucleare?
SECONDO: Supponendo pure che l’Iran “menta spudoratamente” e nasconda le sue reali ambizioni militari nucleari, siamo davvero sicuri che l’Iran non abbia alcun “diritto” di dotarsi di un’arma di cui già dispongono altri nove Stati nel Mondo?
Dal punto di vista “strettamente giuridico”, tale pretesa incontrerebbe un limite invalicabile: il Tnp (sottoscritto dall’Iran) escluderebbe la legittimità internazionale di una simile ambizione.
Ma se si considerano le “logiche sostanziali” di funzionamento della Comunità internazionale ci si accorge, in realtà, che il problema non è affatto giuridico bensì “politico”! Se così non fosse, del resto: I- all’Iran basterebbe ritirarsi dal Tnp (come già fatto dalla Corea del Nord nel 2003) per svincolarsi dagli obblighi del Tnp; II- e non si comprenderebbe la ragione per la quale tali obblighi non graverebbero anche su Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, potenze nucleari che non hanno mai mantenuto l’impegno (formalmente assunto col Tnp) di smantellare i propri arsenali atomici!
Quale sarebbe la spiegazione più logica di un interessamento dell’Iran per l’arma nucleare? La risposta: - non è l’interesse di realizzare finalmente il proposito di distruggere Israele dalla cartina geografica mediorientale (sarebbe “folle” immaginare che l’Iran mettesse realmente in pratica un piano del genere!); - bensì l’interesse di “ristabilire un equilibrio” nei rapporti di forza in Medio Oriente con Israele (potenza nucleare), tale da “mettersi al riparo” per il futuro da ogni possibile ipotesi di subire un attacco militare!
Perché un “Iran nuclearizzato”, allora, fa così tanta paura ai Potenti della Terra? Non tanto per le sue mire “offensive”, quanto perché risulterebbe “inattaccabile” come potenza nucleare (nonostante, in un futuro prossimo, le sue rilevanti risorse petrolifere e gassose potrebbero “far gola” a molti!).
Nell’ambito della Comunità internazionale, non governa la “legge del diritto” bensì la “legge del più forte”! La “proliferazione nucleare”, in particolare: I- ha avuto origine dalla politica nucleare statunitense (gli Usa sono stati i primi a dotarsi di tale arma e gli unici -per fortuna!- ad averla utilizzata nella storia); II- e si è propagata a macchia d’olio per colpa di quella che lo scrittore Mario Capanna definisce la logica del “Mad” (in inglese “folle”, “pazzo”, “matto”, in realtà acronimo di “mutual assured destruction”, ossia “distruzione mutua assicurata”!).
Come funzione il sistema logica (pur se “folle”) del Mad? Il “Mad” incentiva le grandi potenze a dotarsi di un’arma nucleare: - non (come potrebbe appare da una lettura superficiale) in nome di una logica “offensiva”; - bensì in ragione di una logica “difensiva” o di “auto-tutela”, ossia per garantirsi una piena autonomia d’azione rispetto alle altre potenze nucleari facendo valere la “forza deterrente” rappresentata dal solo possesso di un’arma nucleare! Spiegato in parole ancor più povere, nell’ambito del “club privilegiato” delle potenze nucleari: a- da un lato, ogni potenza nucleare è consapevole che un intervento militare contro una nazione dotata anch’essa di ordigni nucleari potrebbe rappresentare la propria rovina, rischiando di subire una “rappresaglia nucleare” e, dunque, di finire anch’essa distrutta (di innescare una spirale di violenza capace di portare a una “guerra totale” dalle conseguente distruttive per l’intero Pianeta!); b- dall’altro, il semplice possesso di un’arma atomica rappresenta per uno Stato la migliore garanzia d’“inattaccabilità” (un “deterrente formidabile” da ogni possibile minaccia straniera), il che pone le potenze nucleari in una posizione di forza nettamente favorevole rispetto agli Stati non dotati di arsenali nucleari!
Detto questo: I- perché mai gli Iraniani (68 milioni di cittadini) dovrebbero rinunciare a dotarsi di un’arma di cui già dispongono non solo gli avversari statunitensi (300 milioni) e gli scomodi vicini pakistani (140 milioni) bensì anche i Francesi (65 milioni), gli Inglesi (60 milioni) e, soprattutto, i nemici israeliani (7 milioni)? II- Come si potrebbe contestare il proposito iraniano di “tutelarsi” con l’atomica dalle continue minacce d’intervento militare di Stati Uniti e Israele? III- E cosa renderebbe una futura arma nucleare iraniana più pericolosa in sé, per la sicurezza e la pace nel Mondo, delle armi atomiche statunitensi, israeliane o pakistane?
Qual è l’“assurda” conclusione cui spinge la logica del Mad? Quella per cui il Mondo, paradossalmente, sarebbe più sicuro se ogni Stato fosse dotato di un arsenale nucleare! Alcuni studiosi, anzi, si spingono a sostenere che se una Terza Guerra mondiale non è scoppiata (salvo piccole guerre di carattere locale e che non hanno mai coinvolto potenze nucleari) il merito va proprio all’invenzione dell’arma atomica! Questo “meccanismo infernale”, però, è destinato a reggere fino a quando si dimostrerà “efficace” alla prova dei fatti: quel giorno in cui qualche “ingranaggio” non dovrebbe funzionare come auspicato, il rischio concreto è quello di dirigere velocemente l’Umanità verso un’inesorabile catastrofe! (…)
PUOI LEGGERE (e commentare) L’ARTICOLO COMPLETO ALLA PAGINA: http://gaspareserra.blogspot.com/2010/06/iran-scibili.html
Gaspare Serra (in facebook: https://www.facebook.com/Gaspare.Serra.IV )
Blog “Panta Rei”: http://gaspareserra.blogspot.com | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: DUA Gio Giu 10 2010, 15:14 | |
| La logica è stringente ma non tiene conto della DUA contenuta nella NPR (nuclear posture review) americana che ha sostituito il MAD. La DUA è l'acronimo di Distruzione unilaterale assicurata. E poi non è proprio vero che il possesso dell'arma atomica metta al sicuro da eventuali attacchi: un'eventuale risposta di rappresaglia richiede che le bombe siano recapitate al paese nemico, come? L'America è a 20mila km, con una miriade di radar e di basi di intercettazione, in mezzo e Israele non è facile da sorprendere. 2000snlp PS mi ripeterò: l'unica forza nucleare franca, oggi, sono gli Stati Uniti: hanno missili balistici in patria, e basi militari in tutto il mondo. | |
| | | Gaspare Serra
Numero di messaggi : 40 Età : 40 Data d'iscrizione : 26.10.09
| Titolo: L’ONU APPROVA NUOVE SANZIONI CONTRO L’IRAN.... Gio Giu 17 2010, 18:28 | |
| L’ONU APPROVA NUOVE SANZIONI CONTRO L’IRAN per il suo programma nucleare. E’ LA STRADA GIUSTA?
A mio avviso, NO! Questo voto rappresenta il “fallimento” della politica di Obama (e il crollo di ogni speranza nella reale possibilità che il “Premio Nobel per la Pace” potesse proporre una politica estera statunitense “alternativa” a quelle passate!).
Perché? Perché L’IRAN, a mio avviso, NON E’ “IL MALE”, PIUTTOSTO UN SUO “SINTOMO”! E “nascondere i sintomi” per non affrontare il male non potrà certo guarire il “vero male” della Comunità internazionale! Si potrà pure risolvere la “Questione iraniana” un giorno ma rimarrà comunque irrisolta LA VERA QUESTIONE, che E’ QUELLA “NUCLEARE”!
A scanso di equivoci, personalmente sono del tutto contrario “a ogni forma” di nucleare! Per questo ritengo che L’UNICA CURA a questo male (la “proliferazione nucleare”): non sia “tamponare le falle” di un sistema che comincia a perdere acqua da tutte le parti (bloccare sul nascere le pretese nucleari ieri coreane, oggi iraniane, domani di chissà quale altro paese…); bensì “cambiare sistema”, mettere in discussione l’“era nucleare” per giungere ad UNA “DENUCLEARIZZAZIONE GLOBALE”!
Finché esisteranno ben “9 potenze nucleari” nel Mondo (ossia Stati più o meno ufficialmente dotati dell’arma atomica -non di mere centrali elettronucleari!-, tra cui gli Usa e Israele) la logica conseguenza è che in molti paesi (tra cui l’Iran, appunto) sorga l’ambizione a dotarsi di armi di “pari potenza” (secondo la logica del “Mad” -o “Mutual Assured Destruction”- che spiego nell’articolo…), con ciò producendo una “spinta” verso una proliferazione nucleare continua!
Per arrestare questo “vortice nucleare”, allora, occorrerebbe: non solo impedire che il “club privilegiato” delle potenze nucleari non si ampli; bensì “chiuderlo” del tutto!
Sono gli Stati già oggi dotati dell’arma nucleare a doversi mettere in discussione per primi, dunque! La cosa più inaccettabile, difatti, è la “doppia morale” di quegli Stati (Stati Uniti e Israele su tutti) che pretendono dagli altri il rispetto di regole che sono i primi a infrangere!
Saluti... | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: cioe'? Dom Ago 15 2010, 20:32 | |
| - gaspare110 ha scritto:
A mio avviso, NO! saluti... no che cosa? che non sono gli Stati Uniti gli unici a in grado di portare la bomba atomica in ogni angolo del pianeta? Gli altri 8 avranno la bomba atomica ma per fortuna non possono usarla. Anche la Corea del Nord, che sembra lo Stato meno docile, ha missili, nemmeno per lanciarla sul Giappone. Cosi' la Russia odierna, il Pakistan ecc. La Cina ha satelliti artificiali, quindi missili potenti, intercontinentali, ma non sarebbe in grado di resistere all'attacco successivo; meglio cosi'. E poi i loro missili sarebbero fermati per strada, troppo primitivi. Riconoscere che gli Stati Uniti sono oggi la potenza egemone non comporta servilismo, ma solo realismo e accettare la realta' consente di presentarsi come interlocutori seri con buone possibilita' di far accettare le proprie ragioni, se la controparte e' ragionevole e "umana", come sostiene. Non possiamo chiedere agli Stati Uniti di rinunciare al loro vantaggio! Non possono far altro che rifiutarsi. 2000snlp | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Lun Ago 16 2010, 15:56 | |
| - tadiottof ha scritto:
- gaspare110 ha scritto:
A mio avviso, NO! saluti... no che cosa? che non sono gli Stati Uniti gli unici a in grado di portare la bomba atomica in ogni angolo del pianeta?
2000snlp Tanto per cominciare hai estrapolato una frase mettendo in bocca a gaspare cose che non ha mai affermato. Cosa ha detto gaspare? Questo: - gaspare110 ha scritto:
- L’ONU APPROVA NUOVE SANZIONI CONTRO L’IRAN per il suo programma nucleare.
E’ LA STRADA GIUSTA?
A mio avviso, NO! Che c'entra questo con la supremazia militare e tecnologica degli USA? Venendo al merito di ciò che invece dici tu: - tadiottof ha scritto:
- Riconoscere che gli Stati Uniti sono oggi la potenza egemone non comporta servilismo, ma solo realismo
Fino a qui siamo tutti d'accordo - tadiottof ha scritto:
- accettare la realta' consente di presentarsi come interlocutori seri con buone possibilita' di far accettare le proprie ragioni, se la controparte e' ragionevole e "umana", come sostiene.
Questo invece è servilismo. Prendere atto di una realtà è una cosa, rinunciare alla possibilità d cambiarla è tutto un altro discorso. Senza contare che è francamente impossibile pensare a una alternativa al capitalismo senza mettere in discussione l'imperialismo (americano) Capitalismo e imperialismo sono due facce della stessa medaglia, così come all'opposto lo sono liberazione nazionale e liberazione sociale. - tadiottof ha scritto:
- Gli altri 8 avranno la bomba atomica ma per fortuna non possono usarla.
Rispondi a una domanda: se qualunque altro paese non può usare l'atomica anche avendola, perché agli USA sta tanto a cuore il fatto che l'Iran non entri a far parte del club? Un'ultima cosa: tu ti rallegri del fatto che tizio o caio non possano usare l'atomica (chissà poi fino a che punto è vero), io personalmente mi rammarico del fatto che sia stata già usata 65 anni fa dagli "umanissimi" americani, con effetti devastanti. E questa non è un'ipotesi, è un fatto. | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: insulti Mar Ago 17 2010, 07:08 | |
| Gorritxo dice ...Questo invece è servilismo. ...
come ti permetti? Mi sembra che si capisca dai miei interventi cosa penso in proposito dello "stato del mondo" e come l'obiettivo attuale della politica sia la convivenza pacifica. E' di ieri la notizia che una coppia di amanti e' stata lapidata in Afghanistan. Secondo me sono dei primitivi, secondo te e' la loro cultura. Fanno bene gli Stati Uniti a non rinunciare al loro vantaggio atomico. Vogliamo far governare il mondo dai primitivi? Afghani, Indiani, Cinesi della campagna, Somali, Indonesiani ecc.? Il vantaggio degli Stati Uniti tuttavia non e' strategico per via che sono pochi in patria, appena 300 milioni con vecchi, bambini, tossici, carcerati ecc. Se non avessero l'appoggio degli alleati sarebbero perdenti senza la bomba atomica! Se non avrai capito nemmeno stavolta, non spendero' oltre il mio tempo a rispondere. 2000snlp | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Mer Ago 25 2010, 12:38 | |
| - tadiottof ha scritto:
- E' di ieri la notizia che una coppia di amanti e' stata lapidata in Afghanistan. Secondo me sono dei primitivi, secondo te e' la loro cultura.
Ti ho già spiegato in un altro postato che il fondamentalismo islamico è un fenomeno relativamente recente, rispetto al cui successo USA, Israele e servi vari non sono immuni da responsabilità. Senza contare che l'equazione Islam=fondamentalismo=primitivi non sta in piedi. Ma poi, anche se fossero dei primitivi come tu sostieni, l'idea di portare loro la "civiltà" a suon di bombe mi sembra alquanto discutibile, per non dire odiosa. Ribadisco comunque che tra gli attentatori dell'11 settembre non c'era nemmeno un afghano. - tadiottof ha scritto:
- Vogliamo far governare il mondo dai primitivi? Afghani, Indiani, Cinesi della campagna, Somali, Indonesiani ecc.?
Nel caso non l'avessi ancora capito il problema che qui si pone è quello dell'indipendenza dei popoli e dell'antimperialismo, non la scelta del padrone di turno. Quindi evita proprio argomentazioni dal respiro cortissimo come queste, per giustificare il tuo sostegno all'egemonia statunitense. Senza contare che il disprezzo con cui giudichi popoli e culture diverse dallo splendido "Occidente" (sarebbe poi interessante sviscerare questo concetto, ma non andiamo fuori tema), oltre a risultare particolarmente irritante, ti accomuna oggettivamente a un qualunque neocons. - tadiottof ha scritto:
- Se non avrai capito nemmeno stavolta, non spendero' oltre il mio tempo a rispondere.
2000snlp Io ho capito benissimo quello che dici, il fatto è che per quanto mi riguarda non è per nulla condivisibile, oltre ad essere agli antipodi con quanto da anni porta avanti (con dovizia di analisi e argomentazioni) Indipendenza. Ora, dato che in ogni discussione non perdi occasione per ribadire le tue posizioni riguardo la politica internazionale e il ruolo degli USA, io continuerò a contestartele. Questo perché, come già detto, a beneficio di chi capitasse su questo forum senza sapere bene di che si tratta, le posizioni di Indipendenza non sono quelle di Tadiottof, nonostante questi sia l'utente con il maggior numero di interventi. | |
| | | Hoffa
Numero di messaggi : 181 Età : 51 Localisation : Italia Data d'iscrizione : 01.10.10
| Titolo: Re: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Ven Ott 01 2010, 02:04 | |
| Io da repubblicano sono contro il regime iraniano. Questa volta dò ragione ad Ahmadinejad quando dice che gli americani sono ipocriti visto che hanno mandato a morire Teresa Lewis. E mentre qui si mobilitano e raccolgono firme Sakineh è ancora viva e Teresa Lewis è morta. Noi occidentali siamo incredibili. Abbiamo l'arroganza di sentirci migliori dei cosiddetti barbari islamici, sui diritti delle donne e delle minoranze e che siamo fortunati che noi possiamo votare. Abbiamo scatenato due guerre contro l'Iraq e l'Afghanistan con il pretesto di restaurare la democrazia quando invece c'erano altri interessi. Ci siamo esaltati durante la vittoria di Obama e intanto la guerra continua e la gente continua a morire. Ci permettiamo di diffidare l'Iran dal proseguire a dotarsi di un progetto nucleare civile ma nessuno che vada a chiedere spiegazioni a Israele sul suo arsenale nucleare. E non ricordo che qualcuno abbia alzato la voce quando gli israeliani, a largo di Gaza, uccisero deliberatamente 9 pacifisti e non erano pasdaran iraniani ma soldati del democratico Israele che hanno abbordato una nave in acque internazionali. Per non parlare della Francia che si permette di condannare il regime iraniano e loro espellono dal loro territorio migliaia di rom addirittura pagando loro il viaggio. A Roma abbiamo il sindaco Alemanno che in Campidoglio attacca una gigantografia di Sakineh e poi firma un decreto di espulsione contro i Rom, con Maroni che dichiara che lui farà peggio. Fra poco vedremo i militanti del PDL andare in giro con il cappuccio bianco. Ma con che faccia andiamo a fare la morale agli altri? Non si sa bene per quale motivo andiamo a renderci ridicoli con Gheddafi (che fino a prova contraria non è neanche stato eletto democraticamente) per fare il lavoro sporco al nostro posto, impedendo agli immigrati di sbarcare, utilizzando violenze, lager e uccisioni. Lo so benissimo che l'Iran è una dittatura e che i diritti delle donne se li mettono sotto i piedi, ma noi siamo anche peggio perché nascondiamo il nostro neo colonialismo dietro paroloni come "esportare la democrazia" e ci permettiamo di giudicare gli usi e i costumi di altre civiltà, giudicandole barbare, e per cercare voti facili si strumentalizzano le paure della gente. | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Ven Ott 01 2010, 15:30 | |
| - Hoffa ha scritto:
- Io da repubblicano sono contro il regime iraniano. Questa volta dò ragione ad Ahmadinejad quando dice che gli americani sono ipocriti visto che hanno mandato a morire Teresa Lewis. E mentre qui si mobilitano e raccolgono firme Sakineh è ancora viva e Teresa Lewis è morta. Noi occidentali siamo incredibili. Abbiamo l'arroganza di sentirci migliori dei cosiddetti barbari islamici, sui diritti delle donne e delle minoranze e che siamo fortunati che noi possiamo votare. Abbiamo scatenato due guerre contro l'Iraq e l'Afghanistan con il pretesto di restaurare la democrazia quando invece c'erano altri interessi. Ci siamo esaltati durante la vittoria di Obama e intanto la guerra continua e la gente continua a morire. Ci permettiamo di diffidare l'Iran dal proseguire a dotarsi di un progetto nucleare civile ma nessuno che vada a chiedere spiegazioni a Israele sul suo arsenale nucleare. E non ricordo che qualcuno abbia alzato la voce quando gli israeliani, a largo di Gaza, uccisero deliberatamente 9 pacifisti e non erano pasdaran iraniani ma soldati del democratico Israele che hanno abbordato una nave in acque internazionali. Per non parlare della Francia che si permette di condannare il regime iraniano e loro espellono dal loro territorio migliaia di rom addirittura pagando loro il viaggio. A Roma abbiamo il sindaco Alemanno che in Campidoglio attacca una gigantografia di Sakineh e poi firma un decreto di espulsione contro i Rom, con Maroni che dichiara che lui farà peggio. Fra poco vedremo i militanti del PDL andare in giro con il cappuccio bianco. Ma con che faccia andiamo a fare la morale agli altri? Non si sa bene per quale motivo andiamo a renderci ridicoli con Gheddafi (che fino a prova contraria non è neanche stato eletto democraticamente) per fare il lavoro sporco al nostro posto, impedendo agli immigrati di sbarcare, utilizzando violenze, lager e uccisioni. Lo so benissimo che l'Iran è una dittatura e che i diritti delle donne se li mettono sotto i piedi, ma noi siamo anche peggio perché nascondiamo il nostro neo colonialismo dietro paroloni come "esportare la democrazia" e ci permettiamo di giudicare gli usi e i costumi di altre civiltà, giudicandole barbare, e per cercare voti facili si strumentalizzano le paure della gente.
D'accordo su quasi tutto, Hoffa. Con una importante precisazione però: l'Iran non è certamente una democrazia occidentale, ma definire dittatura un paese dove ci sono elezioni (con tanto di agguerrite campagne elettorali), non mi sembra corretto. Certo, le candidature devono essere approvate dal Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, il che pone delle importanti limitazioni, ma un certo grado di pluralismo è garantito, così come la partecipazione popolare. Si potrebbe definirlo quindi come un regime ibrido, una sorta di democrazia autoritaria. Inoltre nell'esecutivo di Ahmadinejad ci sono diverse donne, che in Iran comunque studiano e partecipano alla sfera pubblica. Anche su questo aspetto quindi, quel paese, pur non costituendo certo un esempio o un modello, non è però nemmeno l'Arabia Saudita. L'immagine della teocrazia medievale è una mistificazione dei "liberi" mezzi d'informazione occidentali, di fronte a cui occorre da parte nostra uno sforzo critico, per non prendere come oro colato tutto ciò che ci propinano. Pensa alla vicenda Sakineh, condannata all'impiccagione per omicidio. Premesso che sono personalmente contrario alla pena di morte, tutte le storie relative alla lapidazione (in Iran una moratoria l'ha sospesa dal 2002) e al fatto che la condanna fosse per adulterio, si sono rivelate una bufala. Bufala alla quale hanno abboccato tante, troppe persone, soprattutto di quella sinistra che, definendosi antagonista, dovrebbe dimostrare maggiore spessore culturale e politico, non facendosi dettare l'agenda dai media e riuscendo a cogliere il nesso tra queste notizie (gonfiate e propagandate ad arte) e il tentativo ormai evidente di destabilizzare il non allineato Iran da parte degli USA. A tale proposito, nel caso non l'avessi letto sul cartaceo, ti consiglio questo articolo di Indipendenza sul tentativo di rivoluzione colorata di un anno fa: Iran/"onda verde": viaggiare disinformati. In rete lo puoi trovare a questo link: http://www.ripensaremarx.it/TUTTI%20GLI%20ARTICOLI/Iran_26.pdf | |
| | | Hoffa
Numero di messaggi : 181 Età : 51 Localisation : Italia Data d'iscrizione : 01.10.10
| Titolo: Re: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Ven Ott 01 2010, 16:29 | |
| - gorritxo ha scritto:
- Hoffa ha scritto:
- Io da repubblicano sono contro il regime iraniano. Questa volta dò ragione ad Ahmadinejad quando dice che gli americani sono ipocriti visto che hanno mandato a morire Teresa Lewis. E mentre qui si mobilitano e raccolgono firme Sakineh è ancora viva e Teresa Lewis è morta. Noi occidentali siamo incredibili. Abbiamo l'arroganza di sentirci migliori dei cosiddetti barbari islamici, sui diritti delle donne e delle minoranze e che siamo fortunati che noi possiamo votare. Abbiamo scatenato due guerre contro l'Iraq e l'Afghanistan con il pretesto di restaurare la democrazia quando invece c'erano altri interessi. Ci siamo esaltati durante la vittoria di Obama e intanto la guerra continua e la gente continua a morire. Ci permettiamo di diffidare l'Iran dal proseguire a dotarsi di un progetto nucleare civile ma nessuno che vada a chiedere spiegazioni a Israele sul suo arsenale nucleare. E non ricordo che qualcuno abbia alzato la voce quando gli israeliani, a largo di Gaza, uccisero deliberatamente 9 pacifisti e non erano pasdaran iraniani ma soldati del democratico Israele che hanno abbordato una nave in acque internazionali. Per non parlare della Francia che si permette di condannare il regime iraniano e loro espellono dal loro territorio migliaia di rom addirittura pagando loro il viaggio. A Roma abbiamo il sindaco Alemanno che in Campidoglio attacca una gigantografia di Sakineh e poi firma un decreto di espulsione contro i Rom, con Maroni che dichiara che lui farà peggio. Fra poco vedremo i militanti del PDL andare in giro con il cappuccio bianco. Ma con che faccia andiamo a fare la morale agli altri? Non si sa bene per quale motivo andiamo a renderci ridicoli con Gheddafi (che fino a prova contraria non è neanche stato eletto democraticamente) per fare il lavoro sporco al nostro posto, impedendo agli immigrati di sbarcare, utilizzando violenze, lager e uccisioni. Lo so benissimo che l'Iran è una dittatura e che i diritti delle donne se li mettono sotto i piedi, ma noi siamo anche peggio perché nascondiamo il nostro neo colonialismo dietro paroloni come "esportare la democrazia" e ci permettiamo di giudicare gli usi e i costumi di altre civiltà, giudicandole barbare, e per cercare voti facili si strumentalizzano le paure della gente.
D'accordo su quasi tutto, Hoffa. Con una importante precisazione però: l'Iran non è certamente una democrazia occidentale, ma definire dittatura un paese dove ci sono elezioni (con tanto di agguerrite campagne elettorali), non mi sembra corretto. Certo, le candidature devono essere approvate dal Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, il che pone delle importanti limitazioni, ma un certo grado di pluralismo è garantito, così come la partecipazione popolare. Si potrebbe definirlo quindi come un regime ibrido, una sorta di democrazia autoritaria. Inoltre nell'esecutivo di Ahmadinejad ci sono diverse donne, che in Iran comunque studiano e partecipano alla sfera pubblica. Anche su questo aspetto quindi, quel paese, pur non costituendo certo un esempio o un modello, non è però nemmeno l'Arabia Saudita. L'immagine della teocrazia medievale è una mistificazione dei "liberi" mezzi d'informazione occidentali, di fronte a cui occorre da parte nostra uno sforzo critico, per non prendere come oro colato tutto ciò che ci propinano. Pensa alla vicenda Sakineh, condannata all'impiccagione per omicidio. Premesso che sono personalmente contrario alla pena di morte, tutte le storie relative alla lapidazione (in Iran una moratoria l'ha sospesa dal 2002) e al fatto che la condanna fosse per adulterio, si sono rivelate una bufala. Bufala alla quale hanno abboccato tante, troppe persone, soprattutto di quella sinistra che, definendosi antagonista, dovrebbe dimostrare maggiore spessore culturale e politico, non facendosi dettare l'agenda dai media e riuscendo a cogliere il nesso tra queste notizie (gonfiate e propagandate ad arte) e il tentativo ormai evidente di destabilizzare il non allineato Iran da parte degli USA. A tale proposito, nel caso non l'avessi letto sul cartaceo, ti consiglio questo articolo di Indipendenza sul tentativo di rivoluzione colorata di un anno fa: Iran/"onda verde": viaggiare disinformati. In rete lo puoi trovare a questo link: http://www.ripensaremarx.it/TUTTI%20GLI%20ARTICOLI/Iran_26.pdf Di fronte a queste cose il mio approccio è molto finiano - nel senso di seguace di Massimo Fini - nessun paese può decidere cosa è meglio o peggio per un altro e tantomeno nessuno può arrogarsi il diritto di dire alle donne musulmane di togliersi il velo o di dire come devono vivere in Nigeria, a Samoa o in Afganistan. Quando in Iran e in Birmania ci furono le rivolte la Uil si mobilitò io dissi chiaramente che si trattava di manifestazioni finanziate da Usa e multinazionali per non pagare più il pizzo ai generali birmani e ai narcotrafficanti. | |
| | | Hoffa
Numero di messaggi : 181 Età : 51 Localisation : Italia Data d'iscrizione : 01.10.10
| Titolo: Re: Perché difendere le ragioni dell'Iran (almeno sul nucleare) Mar Nov 09 2010, 12:01 | |
| La buona notizia che è passata in secondo piano è che nelle prigioni statunitensi le esecuzioni sono sospese fino alla fine del 2010, la cattiva notzia è che sono sospese perchè è finito l'anestetico usato negli stati in cui è in vigore la pena di morte. La società Hospira che produce il Thiopental, che è un barbiturico è rimasta a secco e si prevede che i rifornimenti potranno ricominciare solo nel 2011 e da quel momento il boia ricomincerà a lavorare a pieno ritmo. Intanto della sorte di Sakineh condannata a morte per adulterio o complicità in omicidio del marito non si sa nulla. Non sappiamo se è stata uccisa oppure no, ma sappiamo i fucili e i missili americani e israeliani continuano a essere puntati sull'Iran e non per Sakineh ma solo per intromettersi e influenzare la politica e l'economia di uno stato sovrano. Io credo che la pena di morte è solo un aberrazione e la lapidazione è molto peggio della morte, è un vero e proprio atto di crudeltà. Ma la società iraniana è crudele non è crudele il campo di concentramento di Guantanamo? Da prima dell'11 settembre gli Usa ci hanno bombardato con questa storia degli Stati canaglia, una visione inventata dagli Usa che vogliono farci credere di non esserlo mai stati nella loro storia. Tutti vedono l'Iran come un paese primitivo e legato alla religione islamica, eppure anche nell'ebraismo esisteva la lapidazione però l'Iran è arretrato e barbaro. Ci indignamo per i gulag sovietici di Stalin ma nessuno si indigna per i campi in cui immigrati italiani, giapponesi e tedeschi vennero internati durante l'ultima guerra mondiale. Tutti a puntare la disumanità del regime birmano solidarizzando per i monaci buddisti ma i dittatori appoggiati e stipendiati dalla Cia non li vede nessuno. La verità è che la storia la scrivono i vincitori e al giorno d'oggi con un buon ufficio stampa si può dire che in un paese ci sono le armi di distruzioni di massa, si può muovere guerra in quel paese e quando poi si è presa una bufala lo stesso ufficio stampa convoca una conferenza in cui dice "ci dispiace tanto ma ci siamo sbagliati" e lo stesso ufficio stampa ti prepara il terreno del consenso che ti permette il lusso di mentire all'elettorato. Ma il popolo americano e israeliano ce l'hanno una coscienza?
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