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in “Ultime notizie dal mondo” (sul sito)
1 / 31 luglio 2007
(N. B. sul sito il notiziario è diviso in due blocchi quindicinali)
a)
USA. Una strategia d’uscita dall’Iraq secondo il
New York Times ( 8 ). Intanto arriva una terza portaerei nel Golfo (19) e l’arsenale nucleare USA si disloca sempre più nel suo fronte sud in Europa (13). Un non sorprendente sondaggio del
Financial Times su come sono visti gli USA nel mondo (2). In Iraq si scheda elettronicamente anche casa per casa (13), mentre salgono i costi (11), i bollettini dei massacri NATO-USA in Afghanistan (3), dei morti occupanti (15) e dei contractor (3). Altre chicche al 20, 25 e 28.
b)
Israele. Vanunu torna in carcere per aver rilasciato un’intervista (3). Il governo Prodi si allinea alla geopolitica di Tel Aviv (9). Il ministro degli esteri olandese invita al disinvestimento contro il “
Muro dell’Apartheid” israeliano (9). Dieci paesi europei lanciano l’idea della «
NATO in Palestina» (9) con Hamas che promette di accogliere le forze straniere con i mortai (1). Scetticismo
USA (10) che teme una resistenza troppo forte della resistenza a Gaza. Legge razzista della Knesset scatena polemiche in Israele (20, 21). Tel Aviv punta ad un accordo-
bantustan con il servile presidente palestinese Mahmud Abbas (26). Tra le sfere militari (forti delle forniture militari senza precedenti promesse da Washington anche in vista di uno scenario di guerra regionale, cfr 30) c’è chi prepara un intervento militare massiccio a Gaza (20), che l’ONU vede prossima al collasso economico (26). Blair esordisce da mediatore avallando la svendita del gas palestinese a Israele (31). Mosca, intanto, gioca ambiguo (31).
c)
Palestina. Mentre la mattanza israeliana di civili e resistenti palestinesi continua (6) e Olmert sdogana i soldi palestinesi con Abbas che paga chi è iscritto al suo partito (5), si sblocca la trattativa con Hamas per lo scambio tra il caporale israeliano Shalit e prigionieri palestinesi (7). Il filo-USA e filo-Israele Abu Abbas, intanto, fa arrestare militanti islamici in Cisgiordania (3) e 150 militanti legati al suo partito annunciano la fine della lotta armata (15). La respinge la Jihad Islamica (15). Hamas nazionalizza le forze di sicurezza (13) e dice la sua su al Qaeda (10). Uno sguardo al governo collaborazionista del presidente palestinese Mahmud Abbas. Il governo fantoccio di Fayyad non ottiene la fiducia (22). Abbas prova a cancellare Hamas con una sua nuova Costituzione (21), prefigura arbitrariamente elezioni anticipate (19, 31), mira a far cessare la lotta di resistenza ( 16, 28 ). Un paio di notiziole sulla questione dei prigionieri di Fatah rilasciati da Israele (18, 21). Fatah intanto è spaccata e c’è chi non accetta il collaborazionismo Abbas-Dahlan (19, 26). Sulla figura del famigerato Dahlan, altre chicche emergono dai documenti da lui lasciati in tutta fretta a Gaza, dai quali si conferma il suo ruolo di agente al servizio dell’asse Tel Aviv – Washington (26). Hamas avverte Abbas sulla situazione in Cisgiordania (26) ed intanto fronteggia la crisi economica a Gaza (29).
d)
Germania. Corte costituzionale benedice le prestazioni di guerra in Afghanistan al servizio di Washington (4). Proposta shock del ministro degli Interni tedesco (9). Perdita di una parte degli archivi segreti delle Forze Armate (9).
e)
Russia. Proposta Putin a Bush sul sistema anti-missile (3) e successiva sospensione di Mosca dalla partecipazione della Russia al Trattato sulle forze convenzionali in Europa (14).
f)
Pakistan. Situazione da seguire, sia per gli effetti nel vicino Afghanistan, sia per capire quanta tenuta politica abbia il presidente pachistano Musharraf. Per il punto complessivo della situazione vedere il 21 e il 29. Da considerare poi le operazioni militari in corso (15) e l’atteggiamento USA (16).
g)
Turchia. Dopo il voto, prospettive politiche interne e speranze dei kurdi (19, 24, 31). Qualche frizione con Washington per un accordo con l’Iran (
USA / Turchia 28 ).
h)
Irlanda del Nord (31): Londra chiude l’
Operation Banner. Un passo ulteriore verso il suo sganciamento dalle Sei Contee occupate?
Euskal Herria (29): messaggio di Otegi dal carcere.
Galizia (25): in piazza per l’autodeterminazione; la polizia attacca.
Corsica (19): Parigi rispolvera il reato di pirateria.
Tra l’altro:
Gran Bretagna (15, 22, 27 luglio).
Francia (14, 26 luglio).
Italia / Sahara Occidentale (13 luglio).
Somalia (13, 15 luglio).
Kosovo (13, 19, 21, 27 luglio).
Bosnia (10 luglio).
Turchia (5 luglio).
Libano (14, 19, 30 luglio).
Siria (30 luglio).
Iraq (2, 4, 31 luglio).
Afghanistan (8, 22, 28, 31 luglio).
Cecenia (11, 14, 30 luglio).
India (11 luglio).
Nepal (12 luglio).
Sri Lanka (13 luglio).
Messico (10, 17 luglio).
Salvador (7 luglio).
Costa Rica (27 luglio).
Nicaragua (31 luglio).
Panama (11 luglio).
Venezuela (2, 4, 23, 30 luglio).
Brasile (12 luglio).
Colombia (25, 27 luglio).
Bolivia (17, 25 luglio).
Ecuador (11 luglio).
Cile (19 luglio).