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| Sciacallaggio imperialista ad Haiti | |
| | Autore | Messaggio |
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lina arena
Numero di messaggi : 8 Data d'iscrizione : 16.08.08
| Titolo: Haiti: i ricchi pagano per seppellire i poveri Sab Gen 16 2010, 11:20 | |
| Sconvolge e impietosisce il fatto che i ricchi della terra mostrano tanta generosità per seppellire i poveri terremotati. Prima d'ora ad Haiti nessuno miliardario aveva manifestato il proposito di aiutare i poveri di quell'isola per creare cimiteri oppure ospedali per sopravvivere alla miseria. Purtroppo la miseria è ben distribuita sulla crosta terrestre e non occorre intelligenza per reperire i luoghi dove la povertà miete vittime quotidiane. Cosa si aspetta per aiutare i poveri della terra? Che giunga un altro terremoto? In altri termini, il terremoto è diventato una specie di soluzione finale per eliminare la povertà sulla terra. Crollano solo le baracche e le case mal costruite. Il resto sopravvive e felicemente. | |
| | | kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Re: Sciacallaggio imperialista ad Haiti Dom Gen 17 2010, 16:39 | |
| - lina arena ha scritto:
- Sconvolge e impietosisce il fatto che i ricchi della terra mostrano tanta generosità per seppellire i poveri terremotati. Prima d'ora ad Haiti nessuno miliardario aveva manifestato il proposito di aiutare i poveri di quell'isola per creare cimiteri oppure ospedali per sopravvivere alla miseria. Purtroppo la miseria è ben distribuita sulla crosta terrestre e non occorre intelligenza per reperire i luoghi dove la povertà miete vittime quotidiane. Cosa si aspetta per aiutare i poveri della terra? Che giunga un altro terremoto? In altri termini, il terremoto è diventato una specie di soluzione finale per eliminare la povertà sulla terra. Crollano solo le baracche e le case mal costruite. Il resto sopravvive e felicemente.
Mi ha colpito leggere questa notizia sulla rete, che riporto integralmente (e che potrebbe essere utile per il notiziario dal mondo che cura "Indipendenza"): Un commando della U. S. Air Force Special Operation Forces, partito dalla base di Hurlburt Field in Florida, si è impadronito dell'aeroporto di Port-au-Prince e ha improvvisato le funzioni di una torre di controllo. I militari Usa hanno deciso chi può atterrare e chi no, smistando il traffico degli aerei con gli aiuti. Il dispiegamento di forze militari USA verso Haiti è senza precedenti per un disastro naturale. Su ordine del presidente Obama il comando meridionale del Pentagono ha già fatto arrivare al largo dell'isola la portaerei Uss Carl Vinson con un "vasto contingente di aerei ed elicotteri". L'affianca una nave anfibia che trasporta un corpo di spedizione di 2.000 marines; seguita da altre quattro navi militari. Ancora più veloce è il dispiegamento di truppe aviotrasportate voluto dalla Casa Bianca. Obama fa arrivare ad Haiti l'82esima divisione dei paracadutisti, 5.000 soldati partiti a velocità record sugli aerei da trasporto C-17, decollati dalla base di Fort Bragg nella North Carolina. Ben presto il contingente militare raddoppierà, entro il weekend i soldati Usa saranno 10.000. A fianco a una nave-ospedale, la Usns Comfort, si schiera perciò una delle più moderne portaerei del Southern Command. L'82esima Airborne Division dovrà mobilitarsi anche in una missione di polizia militare.Insomma, mi sa che si continua a speculare sulle disgrazie naturali ed umanitarie. In questo caso, per gli interessi geopolitici degli Stati Uniti... | |
| | | sankara
Numero di messaggi : 416 Data d'iscrizione : 14.04.07
| Titolo: Sciacallaggio imperialista ad Haiti Lun Gen 25 2010, 17:52 | |
| «Gli americani tendono a confondere l’intervento militare con quello di emergenza. Manca una capacità di coordinamento, utile per non disperdere gli aiuti che sono stati inviati». Così Guido Bertolaso, direttore della Protezione civile Italiano. E poi aggiunge: «si assiste a una fiera della vanità. Si viene qua con l’ansia di far bella figura davanti alle telecamere, si sventolano le bandiere, ma non c’è uno che dice "lavorate e poi andate davanti alle telecamere e prendete la medaglietta"». Il riferimento è anche a Bill Clinton che ad Haiti si fa riprendere mentre scarica le cassette come fosse un umile volontario. «Clinton [ex presidente USA, ndr] che scarica le cassette della frutta» non è servito. «Sarebbe stata la svolta se lui avesse gestito l’emergenza in prima persona, invece se n’è andato», dice Berolaso. La «tecnica d’intervento» ad Haiti applicata dagli USA, aggiunge, è quella già usata in passato a Goma, Ruanda e Cambogia. «Si viene qui, si dà un po’ da mangiare, bere e il problema per loro è risolto, ma è una contraddizione se non si pongono le basi per la vita futura».
Approfittando di una tragedia umanitaria per interessi innanzitutto geopolitici, Washington ha preso possesso di Haiti. Il 12 gennaio, un terremoto di 7,3 gradi della scala Richter devasta il più povero paese del continente; il 19 gennaio dagli elicotteri, partiti dalle portaerei mandate da Obama, scendono i marines, mitragliatrici in pugno, posizionandosi subito di fronte al Palazzo Nazionale di Port-au-Prince a rappresentare l'immagine più significativa della "solidarietà armata" di Washington. Obama manda soldati (un totale di 15mila, tra quelli già presenti ed i nuovi arrivati), invece di medici, infermieri e squadre di soccorso, mentre, tra i primi a prestare soccorso poche ore dopo il sisma, ci sono già i venezuelani e i cubani (questi ultimi avevano già una missione sanitaria sul posto, poi raggiunta da un nuovo contingente di medici). I marines di Obama occupano anche l'aeroporto, ostacolando di fatto i soccorsi: a molti aerei con a bordo ospedali da campo e medicine viene impedito l'atterraggio e deviati nella Repubblica Dominicana (da dove è molto difficile raggiungere il territorio haitiano), per lasciare pista libera all'arrivo delle truppe o alla visita della segretaria di Stato Hillary Clinton. Per questo il ministro degli Esteri brasiliano Celso Amorim protesta con il Dipartimento di Stato USA. Denunce vengono anche da Médecins Sans Frontières e dalla ONG Konbit pou Ayiti. Il ministro francese alla Cooperazione, Alain Joyandet, chiede al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di definire il ruolo statunitense, e dice senza mezzi termini: «Si tratta di aiutare Haiti, non di occuparla». Di «occupazione militare» parla il presidente boliviano Evo Morales. Il venezuelano Hugo Chávez afferma che «l'impero» sta prendendo possesso di Haiti «sui cadaveri e le lacrime del suo popolo». Ci pensa Obama a chiarire le intenzioni USA: dopo aver affidato ai suoi predecessori Bush e Clinton la guida della raccolta di fondi a favore della ricostruzione, dichiara che il successo della missione sarà misurato «non in giorni e settimane, ma mesi e anni». A scanso di equivoci, il 21 gennaio, l'ambasciatore USA all'ONU, Alejandro Wolff, precisa che gli Stati Uniti manterranno le loro truppe nel paese «a lungo termine» e annuncia l'invio di altre migliaia di soldati.
Intanto, in Italia, il governo corre a prendere le distanze, per compiacere l'alleato/padrone di questo paese: «non si riconosce», dice il ministro degli Esteri Franco Frattini, da oggi in visita diplomatica negli USA, nei giudizi pronunciati (ieri, ndr) dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, un "tecnico" peraltro spesso elogiato da maggioranza e opposizione per la sua competenza... | |
| | | noname
Numero di messaggi : 121 Data d'iscrizione : 02.08.08
| Titolo: Re: Sciacallaggio imperialista ad Haiti Mar Gen 26 2010, 01:43 | |
| Per quanto riguarda l'Italia e gl'Italiani poi... La strategia comunicativa in merito agl'Italiani è illuminante. Italiani Spaghetti,Mandolino e Calcio !!!
"Commenti da dopo partita" , è la dichiarazione ufficiale scelta dallo staf Hillary Clinton riguardo alle parole di Bertolaso ... E questo è abbastanza per capire quale sia la reale considerazione dell'Italia e degl'Italiani da parte degli Stati Uniti ma non solo. Sciacalli,spesso dimenticandosi di questa parola ci si ritrova ad immaginare che il Terremoto possa essere stato creato da armi segrete ma se si recupera questa parola allora ogni complotto svanisce ed appare la verità,verità che in questo caso per il momento nessuno rivela perche nessuno ha interesse,dal povero senza oramai più nulla ma che proprio per questo poco se ne frega se ci sono 1000 morti o 100.000 e chi invece potrebbe che è invece dall'inizio che spara numeri e che spara numeri atti ad ingigantire l'evento.
saluti | |
| | | gian
Numero di messaggi : 41 Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Re: Sciacallaggio imperialista ad Haiti Mar Gen 26 2010, 02:20 | |
| Castro: «Gli Stati Uniti ci spieghino perché hanno invaso l’isola con i militari» «Nessuno ha spiegato al mondo il perché della presenza militare. Gli Stati Uniti hanno mandato l’esercito ad Haiti per occupare il Paese»: lo ha scritto Fidel Castro in un editoriale in cui chiede spiegazioni sul perché dell’invio di militari nella piccola nazione caraibica devastata dal sisma. Per quel che mi riguarda, «senza nessuno che ci spieghi il perché», Washington ha dispiegato le truppe «per occupare il territorio haitiano» e altre nazioni ne hanno seguito l’esempio, ha scritto il Líder Máximo dalle colonne di Granma, organo ufficiale del Partito comunista cubano, sollecitando l’Onu ad aprire una inchiesta sulla questione. «Né le Nazioni Unite, né il governo degli Stati Uniti hanno offerto una spiegazione al mondo» per l’invio di soldati», ha insistito Fidel Castro, osservando che «diversi governi hanno protestato contro la presenza militare ad Haiti che, complica di fatto la cooperazione internazionale». Oltre a Cuba, gli altri Paesi che si sono lamentati della situazione sono il Venezuela e il Nicaragua. | |
| | | kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Re: Sciacallaggio imperialista ad Haiti Mer Gen 27 2010, 15:46 | |
| - gian ha scritto:
- Castro: «Gli Stati Uniti ci spieghino perché hanno invaso l’isola con i militari»
«Nessuno ha spiegato al mondo il perché della presenza militare. Gli Stati Uniti hanno mandato l’esercito ad Haiti per occupare il Paese»: lo ha scritto Fidel Castro in un editoriale in cui chiede spiegazioni sul perché dell’invio di militari nella piccola nazione caraibica devastata dal sisma. Per quel che mi riguarda, «senza nessuno che ci spieghi il perché», Washington ha dispiegato le truppe «per occupare il territorio haitiano» e altre nazioni ne hanno seguito l’esempio, ha scritto il Líder Máximo dalle colonne di Granma, organo ufficiale del Partito comunista cubano, sollecitando l’Onu ad aprire una inchiesta sulla questione. «Né le Nazioni Unite, né il governo degli Stati Uniti hanno offerto una spiegazione al mondo» per l’invio di soldati», ha insistito Fidel Castro, osservando che «diversi governi hanno protestato contro la presenza militare ad Haiti che, complica di fatto la cooperazione internazionale». Oltre a Cuba, gli altri Paesi che si sono lamentati della situazione sono il Venezuela e il Nicaragua. Le autorità statunitensi agiscono da imperiali con l'arroganza dell'impunità che gli deriva dalla loro forza geopolitica. La vicenda Bertolaso ha solo ribadito la triste condizione di questa nostra Italia. Non ho sentito, almeno a sinistra, voci critiche come quelle che ho letto sopra di "Indipendenza". E questo la dice lunga su come stanno messe le sinistre.... | |
| | | aposkinhead
Numero di messaggi : 124 Localisation : udine Data d'iscrizione : 22.08.09
| Titolo: Re: Sciacallaggio imperialista ad Haiti Gio Feb 11 2010, 19:04 | |
| e appena criticato i padroni... ecco arrivare il preavviso di garanzia per Bertolaso. Sarà un caso ma Pirlusconi e gli altri servi dei padroni (da Washingtona Tel Aviv) a fare a gara a chi sta più politically correct.......sinistre comprese.
ps: oramai definirsi di sinistra, comunisti, antagonisti radicali non ha più senso, serve RI-fondare tutto da zero (e forse rispetto ad Indipendenza personalmente sono molto più drastico). Proprio ieri un compagnio in lista pochi mesi fa con Rifonda mi ha detto che poverini in fin dei conti Obama manda aiuti agli haitiani (con armi al collo????????). triste realtà | |
| | | Razumichin
Numero di messaggi : 67 Data d'iscrizione : 05.05.07
| Titolo: Haiti Lun Mag 17 2010, 23:34 | |
| Il terremoto dello scorso 12 gennaio ad Haiti è anche un'insperata opportunità di affari per alcuni. La transnazionale Monsanto ha offerto agli agricoltori del paese un "regalo" di 475 semi modificati geneticamente (MG), oltre a fertilizzanti e pesticidi a quelli associati, che saranno distribuiti gratuitamente dal progetto Winner con il sostegno dell'ambasciata statunitense ad Haiti. La distribuzione è già avvenuta a Gonaïves, Kenscoff, Pétionville, Cabaret, Arcahaie, Croix-des-Bouquets e Mirebalais. Per Haiti si prospetta un'agricoltura totalmente gestita dalla Monsanto. Sarà la fine dell'indipendenza degli agricoltori haitiani che, utilizzandolo per future colture, dovranno pagare royalties, cioè diritti derivanti dai brevetti posseduti da Monsanto. Il rappresentante di Monsanto ad Haiti è Jean-Robert Estimé, già ministro degli Esteri sotto la dittatura -durata 29 anni- della famiglia Duvalier. | |
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| Titolo: Re: Sciacallaggio imperialista ad Haiti | |
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