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| imminente accordo USA Russia | |
| | Autore | Messaggio |
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tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: imminente accordo USA Russia Gio Dic 17 2009, 00:58 | |
| Disarmo: accordo Usa-Russia non previsto a Copenaghen 16 dicembre, 00:14 WASHINGTON - La Casa Bianca ha detto che la firma di un accordo tra Stati Uniti e Russia per il disarmo nucleare non e' per il momento in programma in occasione del vertice sul clima di Copenaghen. Per quel vertice il presidente Barack Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev saranno entrambi in Danimarca. Sia Mosca che Washington hanno detto comunque di essere molti vicini ad un accordo e la stessa dichiarazione odierna della Casa Bianca potrebbe rientrare, in realta', nella tattica per chiudere il negoziato prima possibile.
Cosa avevo detto?? Riporto la mia lettera scritta a Indipendenza il 12 giugno 2006. Ormai manca poco alla conclusione!
Su "La Stampa" del 31/5/2006 a pagina 12 trovate un articolo dal titolo: Nasce la "Cindia" Affari e armi da Delhi a Pechino. Si legge di accordi militari e economici, di commesse: 4 incrociatori per la Cina ordinati ai cantieri indiani eccetera. A prima vista mi ero detto che gli Stati Uniti non potevano approvare; non possono accettare di essere messi da parte. Infatti nell'ultimo capoverso dell'articolo si legge: «con il benestare degli Stati Uniti».
Gli Stati Uniti, oggi, controllano il pianeta. Sono gli unici a poter gestire la bomba atomica. Hanno la tecnologia per farla arrivare in qualunque angolo del mondo. Nessun altro oggi lo può fare. La strategia degli Stati Uniti è passata dalla "mutua distruzione assicurata" alla "distruzione assicurata unilaterale" (lo trovate su google). Tra gli altri siti: «È indubitabile che nel mondo del dopo-“guerra fredda” gli USA abbiano una supremazia senza precedenti, sul piano militare, economico, tecnologico. È un primato, tuttavia, che si regge molto più sulla “forza” che sul “consenso”, molto più sul “dominio” che sulla “direzione politica”. È in questo contesto che, fin dall’epoca clintoniana, gli Stati Uniti sono impegnati a costruire un nuovo scenario internazionale...» (http://www.informationguerrilla.org/minaccia_universale.htm)
Quindi non ci sono né Serbi, né Baschi che possano opporsi e nemmeno Irakeni o Cinesi o Russi. I Russi potrebbero minacciare gli Stati Uniti con i sommergibili atomici, ma ritengo che i "guastatori" li abbiano sabotati, e anche loro devono venire a patti. Questo vuol dire che i nostri governanti non comandano nulla e che possiamo cambiarli, se non mettiamo a rischio gli interessi degli Stati Uniti. D'Alema non può fare altro che gli interessi degli Stati Uniti. Del resto l'ha capito molto tempo fa, quando ha consegnato Ocalan, un compagno di partito, alla Turchia. La popolazione degli Stati Uniti è di 250 milioni di persone contro i 2.500 milioni di India e Cina, ma quanti sanno questi numeri? Gli Stati Uniti hanno bisogno di alleati per controllare il mondo. Sarebbe un buon inizio per noi esserne consapevoli. Saluti. 2000snlp | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: imminente accordo USA Russia Gio Dic 17 2009, 13:09 | |
| - tadiottof ha scritto:
- Gli Stati Uniti hanno bisogno di alleati per controllare il mondo. Sarebbe un buon inizio per noi esserne consapevoli. Saluti.
2000snlp Leggendo Indipendenza mi sembra che l'unica cosa che non manca sia la consapevolezza. Ed è proprio a partire dalla consapevolezza della condizione di fatto servile dell'Italia che scaturisce la rivendicazione dell'indipendenza e della sovranità nazionale. Rivendicazione che vale anche per qualsiasi altro paese, visto che il dominio imperiale statunitense è esteso a livello planetario. Poi è chiaro, nel caso delle cosiddette nazioni senza stato, la particolare evidenza del dominio cui sono sottoposte fa sì che i movimenti indipendentisti siano particolarmente consapevoli e in grado di coniugare liberazione nazionale e liberazione sociale nel loro orizzonte politico. Al contrario in paesi come l'Italia, formalmente indipendenti, lo status di colonia di fatto non è percepito dalla stragrande maggioranza della popolazione, per cui i politici hanno buon gioco nel fare gli interessi USA senza incontrare alcuna opposizione. Tuttavia esistono oggi nazioni, in particolar modo in America Latina, che provano coraggiosamente (e faticosamente) a mettere in discussione il dominio statunitense, non a livello globale, ma specificatamente nei rispettivi paesi. Non mi sembra che allo stato attuale si possa parlare di fallimento politico di Chavez, Morales, Correa e altri, né che facciano gli interessi degli Stati Uniti. Ciò di cui ci si dovrebbe rendere conto è che gli USA non possono reggere in termini di perdite umane molteplici conflitti come quelli di Afghanistan e Iraq. Il numero dei morti americani in queste ultime due guerre imperiali è sensibilmente minore a quello dei conflitti in Vietnam e Corea. Sono sempre meno infatti coloro i quali sono disposti a morire per interessi economici e geopolitici, tant'è vero che si sono ridotti ad andare nei quartieri più poveri per arruolare i disoccupati, spesso immigrati ispanici in cambio della cittadinanza. La potenza militare e tecnologica da sola non basta se mancano gli uomini, sia da un punto di vista numerico sia da quello delle motivazioni. Personalmente non credo si possa sperare in granché di buono dalla contrapposizione tra gli USA e una qualche potenza emergente (e che magari aspiri a prenderne il posto), l'unica strada che si può concretamente percorrere è quella di provare, pur tra mille difficoltà, a sganciarsi gradualmente dal dominio americano. L'imperialismo yankee può solo essere eroso pezzo per pezzo, non certo sconfitto da una nuova super-potenza. Senza contare che Cina, India e Russia non mi sembra che rappresentino certo un'alternativa agli Usa sul piano del modello economico (sempre e comunque capitalista). | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: realismo Gio Dic 17 2009, 15:56 | |
| citazione da Gorritxo ????L'imperialismo yankee può solo essere eroso pezzo per pezzo, non certo sconfitto da una nuova super-potenza. Senza contare che Cina, India e Russia non mi sembra che rappresentino certo un'alternativa agli Usa sul piano del modello economico (sempre e comunque capitalista). ???? E allora cosa cambia?
Manca; manca la consapevolezza. Pensa alla guerra del 1997 o 1998 contro la Serbia di Milosevic, con la scusa di proteggere i Kosovari. Il problema era di ridurre alla ragione Milosevic, che non voleva pagare le royalties, il dazio. Milosevic credeva di essere ancora al tempo dell’URSS: c’erano in Serbia industrie chimiche, di pneumatici, automobilistiche e altro, ma producevano senza “licenza”, così come facevano i Russi, copiando brevetti con lo spionaggio industriale. Come si poteva ridurre alla ragione Milosevic, uno Stato? In una città, i vigili urbani, su ordinanza del Sindaco, possono chiudere un'attività commerciale, in Serbia hanno bombardato gli stabilimenti. Gli Stati Uniti, ovvero la classe dirigente americana, sono gli attuali governanti del mondo. In proprio non possono farlo per mancanza di personale, così fanno intervenire gli alleati. Dobbiamo comunque convenire sul fatto che ci deve essere un governo, un direttore d’orchestra. Per fortuna gli Stati Uniti non sono nazisti, non ancora, ma, lasciati soli e senza un esercito adeguato, non esiterebbero a mollare qualche atomica. La perdita di un loro soldato e’ una perdita incalcolabile sia per le spese di addestramento, sia per la riduzione dell’organico. Noi possiamo solo sceglierci i nostri governanti tra persone per bene e competenti. Queste persone sarebbero in grado anche di influenzare la politica degli Americani, assieme ai Russi e ai Cinesi. 2000snlp 17/12/2009 | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: imminente accordo USA Russia Ven Dic 18 2009, 13:32 | |
| - tadiottof ha scritto:
- citazione da Gorritxo
????L'imperialismo yankee può solo essere eroso pezzo per pezzo, non certo sconfitto da una nuova super-potenza. Senza contare che Cina, India e Russia non mi sembra che rappresentino certo un'alternativa agli Usa sul piano del modello economico (sempre e comunque capitalista). ???? E allora cosa cambia?
Manca; manca la consapevolezza. Pensa alla guerra del 1997 o 1998 contro la Serbia di Milosevic, con la scusa di proteggere i Kosovari. Il problema era di ridurre alla ragione Milosevic, che non voleva pagare le royalties, il dazio. Milosevic credeva di essere ancora al tempo dell’URSS: c’erano in Serbia industrie chimiche, di pneumatici, automobilistiche e altro, ma producevano senza “licenza”, così come facevano i Russi, copiando brevetti con lo spionaggio industriale. Come si poteva ridurre alla ragione Milosevic, uno Stato? In una città, i vigili urbani, su ordinanza del Sindaco, possono chiudere un'attività commerciale, in Serbia hanno bombardato gli stabilimenti. Gli Stati Uniti, ovvero la classe dirigente americana, sono gli attuali governanti del mondo. In proprio non possono farlo per mancanza di personale, così fanno intervenire gli alleati. Dobbiamo comunque convenire sul fatto che ci deve essere un governo, un direttore d’orchestra. Per fortuna gli Stati Uniti non sono nazisti, non ancora, ma, lasciati soli e senza un esercito adeguato, non esiterebbero a mollare qualche atomica. La perdita di un loro soldato e’ una perdita incalcolabile sia per le spese di addestramento, sia per la riduzione dell’organico. Noi possiamo solo sceglierci i nostri governanti tra persone per bene e competenti. Queste persone sarebbero in grado anche di influenzare la politica degli Americani, assieme ai Russi e ai Cinesi. 2000snlp 17/12/2009 In primo luogo terrei inconsiderazione che gli USA non hanno mai attaccato Stati che hanno l'atomica, proprio perché una eventuale risposta di questo tipo sarebbe per loro intollerabile, e lo sarebbe anche qualora raggiungesse i loro alleati. Di conseguenza è vero che sono l'unica potenza in grado di esercitare un dominio imperiale, ma è altrettanto vero che il loro potere non è assoluto, né la situazione irreversibile. L'esempio della Serbia deve essere circostanziato, tenendo conto innanzitutto che all'epoca (nel 1999) la Russia di Eltsin era tutt'altra cosa (in senso negativo) rispetto a quella di Putin. Poi c'è da considerare che negli anni precedenti i sanguinosi conflitti in Croazia e Bosnia c'erano stati, per cui era facile per la propaganda americana dipingere Milosevic come il diavolo e i kosovari come vittime sacrificali, al fine di preparare l'opinione pubblica europea alla "guerra umanitaria". Compito facilitato dal grigiore in perfetto stile "burocrate comunista degli anni della guerra fredda" che contraddistingueva il leader di Belgrado. Tu credi che sarebbe altrettanto facile oggi per gli USA fare un'operazione analoga se decidessero di attaccare (sia ben chiaro con l'aiuto degli alleati) il Venezuela o la Bolivia? Oppure, tanto per fare un'ipotesi di scuola e assolutamente fantascientifica, un paese come l'Italia qualora questo decidesse di intraprendere una politica di indipendenza e sovranità nazionale? Boh, io credo che gli USA, nonostante i tentativi di finanziare e organizzare colpi di stato, in Sudamerica stiano ingollando il rospo (ce l'hanno fatta in Honduras, ma quello è il Centroamerica, troppo vicino a loro). Forse anche perché sono impegnati in Afghanistan e Iraq, e non possono sostenere molteplici conflitti. Poi c'è l'Iran, che hanno provato senza troppo successo (per ora) a destabilizzare, ma una eventuale guerra sarebbe disastrosa e insostenibile. E difatti oggi il mezzo privilegiato che gli USA utilizzano per esercitare la loro egemonia è la destabilizzazione dall'interno (le rivoluzioni colorate), ma non sempre questa va a buon fine, garantendo i risultati sperati. Inoltre non è un caso se questi paesi, di certo non governati da stupidotti sprovveduti, stringono tra loro accordi di cooperazione di varia natura. Avrei infine una domanda. Tu dici: "Noi possiamo solo sceglierci i nostri governanti tra persone per bene e competenti. Queste persone sarebbero in grado anche di influenzare la politica degli Americani, assieme ai Russi e ai Cinesi." Hai in mente qualcuno in particolare? | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: non entro nel merito delle Ven Dic 18 2009, 16:01 | |
| tue analisi, che non prendono in considerazione tutti i risvolti. Per quanto riguarda le persone competenti e oneste ce ne sono a migliaia: Roberto Vacca, Rita Levi Montalcini, Piero Bianucci, Telmo Pievani, Mario e Enrico Deaglio ecc. Forse la Montalcini e Roberto Vacca sono troppo anziani, ma bastera' chiedere loro di suggerire qualche nome. Alle votazioni sulla scheda, visto che non siamo analfabeti costretti a segnare una croce, dovremo scrivere i loro nomi. 2000snlp | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: imminente accordo USA Russia Ven Dic 18 2009, 17:03 | |
| - tadiottof ha scritto:
- tue analisi, che non prendono in considerazione tutti i risvolti.
Per quanto riguarda le persone competenti e oneste ce ne sono a migliaia: Roberto Vacca, Rita Levi Montalcini, Piero Bianucci, Telmo Pievani, Mario e Enrico Deaglio ecc. Forse la Montalcini e Roberto Vacca sono troppo anziani, ma bastera' chiedere loro di suggerire qualche nome. Alle votazioni sulla scheda, visto che non siamo analfabeti costretti a segnare una croce, dovremo scrivere i loro nomi. 2000snlp Mah... se volessimo riassumere le nostre rispettive posizioni, tu dici che l'egemonia statunitense è una sorta di Moloch contro il quale qualsiasi resistenza è vana; io, pur riconoscendone la forza, ho una posizione più sfumata, rilevando che il potere degli USA non è assoluto, che qualche punto debole esiste, e che qualche compromesso lo devono sopportare anche loro. Senza per questo paventare futuri radiosi. A occhio e croce quindi mi sembra se proprio c'è uno di noi che fa analisi univoche e senza tenere conto di tutti i risvolti è forse più probabile che sia tu, non trovi? Poi vabbè, sia chiaro: sono opinioni... Un'ultima cosa: non vedo come un governo composto dalle persone in questione possa in alcun modo influenzare la politica degli americani più di uno composto da politici. Senza contare che i governi "tecnici" sono a mio giudizio quanto di peggio la cultura dominante liberal-capitalista abbia prodotto sul piano politico. | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: di ritorno Dom Dic 20 2009, 22:25 | |
| dalla partecipazione ad una mezza maratona (21 km e rotti). Ti chiedo: oltre a Rita Levi Montalcini conosci, almeno di fama, le persone che ho citato? 2000snlp | |
| | | gorritxo
Numero di messaggi : 148 Data d'iscrizione : 15.10.09
| Titolo: Re: imminente accordo USA Russia Mar Dic 22 2009, 16:38 | |
| - tadiottof ha scritto:
- dalla partecipazione ad una mezza maratona (21 km e rotti).
Ti chiedo: oltre a Rita Levi Montalcini conosci, almeno di fama, le persone che ho citato? 2000snlp Sì, e confermo quanto scritto. Non vedo come un governo "tecnico" (a prescindere dal valore di chi ne fa parte) possa influenzare le politiche degli americani più di un governo composto da politici. Inoltre ribadisco la mia opinione totalmente negativa nei confronti dell'idea stessa di "governo degli esperti". Senza contare poi che io non venero la scienza come una sorta di religione. Nel senso che non assegno a essa un valore che non ha e non può avere, tipo quello di dare risposte a interrogativi di ordine politico, etico, filosofico, o magari addirittura spirituale e metafisico. | |
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