Rivistaindipendenza.org
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Rivistaindipendenza.org

Il forum della rivista
 
IndiceIndice  CercaCerca  Ultime immaginiUltime immagini  RegistratiRegistrati  Accedi  

 

 Da Roma a Budapest. Quale "democrazia"?

Andare in basso 
AutoreMessaggio
sankara

sankara


Numero di messaggi : 416
Data d'iscrizione : 14.04.07

Da Roma a Budapest. Quale "democrazia"? Empty
MessaggioTitolo: Da Roma a Budapest. Quale "democrazia"?   Da Roma a Budapest. Quale "democrazia"? Icon_minitimeVen Giu 08 2007, 14:26

Fare le "riforme" senza perdere voti è un rebus la cui soluzione merita non solo il premio Nobel per la pace, ma anche per la politica e l'economia: è come fare una frittata senza rompere le uova. Sono dichiarazioni espresse da Prodi il 4 giugno durante la presentazione del Rapporto OCSE 2007 sull'economia italiana, in cui tra l'altro il direttore generale Angel Gurria si è complimentato con il primo ministro del centrosinistra per le misure di tagli alla spesa, stretta fiscale e provvedimenti di liberalizzazione.

Il neoliberismo è antipopolare: è questo il chiaro messaggio espresso da Prodi. Politici e mass media affermano spesso che "viviamo in una democrazia", ma a questo punto mi chiedo: che "democrazia" è quella in cui compito dei governi di turno è il varo di provvedimenti antisociali a ben vedere sollecitati dall'esterno (Washington ed il suo vassallo Unione Europea in primis)?

Significativo è pure quanto avvenuto un giorno prima a Trento, dove Prodi, giunto per partecipare al Festival dell'Economia, è stato accolto da circa 200 manifestanti al grido di «venduto, venduto, vergogna, vergogna!» venuti a protestare contro la base USA "Dal Molin". Cinzia Bottene, portavoce del Comitato No Dal Molin, fatta salire sul palco dell'auditorium, rivolgendosi al presidente del Consiglio ha detto: «mi sono sentita tradita, l'ho votata sulla base del programma che parlava di riduzione degli impegni militari e di democrazia partecipativa». Silenzio da parte di Prodi. Troppo facile prendere voti sulla base di promesse che poi verranno completamente rimangiate una volta arrivati al potere.

Questa realtà nelle nostre società "democratiche" è emersa in tutta evidenza l'anno scorso in Ungheria. Il 19 settembre 2006 venne resa pubblica una registrazione del maggio precedente di una riunione riservata del Partito Socialista al governo (già Partito Socialista Operaio Ungherese al potere durante il regime comunista), durante la quale il primo ministro Ferenc Gyurcsány, ex attivista del Movimento dei Giovani Comunisti ed oggi uno degli uomini più ricchi del paese, diceva d'aver mentito deliberatamente agli elettori al fine di vincere le elezioni. Dichiarazioni che scateneranno una serie di manifestazioni contro il governo, poi represse dalla polizia. Curioso è a questo punto rilevare che proprio qualche settimana dopo si tengono nel Paese le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell'Insurrezione di Budapest. Una commemorazione contrassegnata da proteste, violenze della polizia, arresti e feriti. Viene spontaneo chiedersi se l'Ungheria (ma non solo) di oggi è veramente molto più "libera" e "democratica" di quella del defunto "socialismo reale". Ovviamente il contestato primo ministro ungherese è ancora al suo posto.
Torna in alto Andare in basso
 
Da Roma a Budapest. Quale "democrazia"?
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» Roma. 26 luglio. Documentario "L'Asse del Bene"
» Roma. 8 maggio. "Sguardi superstiti"
» Roma. 22 novembre. "Fragole e Uranio"
» Roma, 21 novembre. "Dal nulla sorgemmo"

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Rivistaindipendenza.org :: Politica italiana-
Vai verso: