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 Iran. Capire gli interessi in gioco...

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AldoVincent
Ros
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Ros




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MessaggioTitolo: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeSab Giu 20 2009, 10:43

DA SANGUINARIO DI REGIME A IDOLO RIVOLUZIONARIO: MISTERI DELL’IRAN.

Come è possibile che la Primavera di Teheran abbia oggi per guida una figura dalle mani lorde di sangue come Mir Hossein Moussavi? Ecco le possibili risposte.

Leggi tutto qui:
http://www.loccidentale.it/articolo/chi+%C3%A8+davvero+mousavi+un+rivoluzione+per+caso+.0073601

Se l’articolo ti sembra interessante ti sarei molto grato qualora, con la tua mailing-list, vorrai darne massima risonanza. Ti ringrazio molto.
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AldoVincent




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MessaggioTitolo: E va bene, parliamo dell’Iran   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeSab Giu 20 2009, 16:46

E va bene, parliamo dell’Iran

Mi stupisce ancora oggi la superficialità con cui si trattano le questioni di questo Paese.
Del Terzo Mondo.
Allora cominciamo a parlare del Primo.
Immaginatevi il raccordo anulare di Roma a sei corsie, tre in una direzione e tre nell’altra. Immaginatevi che ad ogni semaforo ci sia un vigile e ad ogni svincolo un Mercedes con due poliziotti stradali. Immaginate che ad ogni svincolo parta una strada a due corsie per ogni direzione per andare in centro attraversando parchi e giardini fioriti. Immaginate che dalla montagna sia stata dirottata l’acqua che costeggia le strade e le tiene pulite. Immaginate che ogni venerdì, i semafori i guardarail e i passaggi pedonali vengano lavati col sapone. Immaginate che se avete caldo potete andare a nord della città e pranzare in uno degli innumerevoli ristoranti costruiti sotto le cascate, al fresco.
Questa è Teheran.

Adesso immaginate di entrare nel caldo opprimente del mezzogiorno, in un autobus o in un taxi collettivo e immaginate che TUTTE le persone profumino di essenze alle rose o alle violette.
Immaginate le donne che lasciano uscire i capelli dai loro fuolards colorati, civettuole e bellissime. Donne che occupano senza differenze luoghi pubblici, uffici privati, sportelli bancari. Donne che rientrate in casa illuminano con la loro allegria la vita familiare.
Questi sono gli abitanti, nobili e fieri.

Sì, ho visto anch’io intere facciate di palazzi con la faccia dell’Imam o dei martiri della guerra. Poi sono tornato in Italia e in via Broletto a Milano c’era un palazzo in restauro e per coprire i tubi Innocenti c’era un pannello alto sei piani con la faccia di Armani. Perché Armani sì e Khomeini invece no?
Chissà.

Di notte quando passavo davanti al grande parco per andare in centro, c’era un’enorme aiuola che si illuminava con la scritta “Allah Akhbar” rossa.
La guardavo esterrefatto perché sembrava la scritta della cocacola al contrario.
Chissà perché un popolo che scrive che Dio è grande è assoggettato ad una teocrazia opprimente, mentre noi che inneggiamo al marchio di una multinazionale saremmo più liberi…
Mah.

www.giornalismi.info/aldovincent

Iran. Capire gli interessi in gioco... Khomeini

Ho una mia opinione in proposito ma non la espongo perchè il mio giudizio non conta nulla. Rilevo però che se vincesse l'uno o l'altro di questi candidati non cambierebbe nulla. La protesta ha altre radici e i messaggi in inglese per darsi appuntamenti tra iraniani su twitter sono pretestuosi.
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alekos18

alekos18


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MessaggioTitolo: Re: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeLun Giu 22 2009, 11:06

In Italy-land, il livello dell' "informazione" massmediatica che conta è notoriamente di uno squallore e di un servilismo senza freni e limiti. Sull'Iran non si poteva fare ovviamente eccezione. Del resto lì la partita ha una chiara e delicata valenza geopolitica. E allora ecco sventolare strumentalmente e preventivamente (a prescindere...) le bandiere della democrazia e dei diritti umani attaccando chi non è in linea con i padroni di questa nazione, gli USA, mentre si tace bellamente se si tratta di Afghanistan, Iraq, Gaza, Libano... Qui si tratta di non disturbare il manovratore (e il suo principale alleato regionale), altrove, come a Teheran, quantomeno di compiacerlo, fattivamente di servirlo.
Rilevo un paio di circostanze, che secondo me la dicono lunga.

Prima circostanza. Già alla vigilia delle elezioni tutti i tg -incluso il tg3- pompavano e davano per scontata la vittoria di Moussawi. Accantonata la sua biografia politica e le sue referenze politiche, volutamente ignorate motivazioni politiche e basi sociali di una conflittualità anche aspra tra forze interne a quel paese (tutt'altro, insomma, che un sistema monolitico...), Moussawi passa per "riformista moderato" in salsa 'occidentale' la cui vittoria preventiva e virtuale, già celebrata ed imposta all'immaginario delle opinioni pubbliche, avrebbe screditato comunque un esito diverso. A tal fine vengono confezionati servizi sostanzialmente tutti uguali, infarciti di dichiarazioni di voto stra-maggioritariamente pro-Moussawi, con relative immagini di suoi comizi. Non potendo oscurare analoghe e molto più partecipate manifestazioni a sostegno di Ahmadinejad, si è fatto di tutto per sminuirle, svilirle e farle percepire irrilevanti, facendole scorrere frettolosamente, con il classico florilegio di giudizi pregiudiziali.

Seconda circostanza. Dopo il voto, le migliaia di persone che non hanno accettato il verdetto delle urne e che oggettivamente (non esprimo giudizi né morali né politici, dico: oggettivamente) hanno proceduto a sfasciare tutto per le strade di Teheran, hanno ricevuto un trattamento massmediatico ben diverso da quello che fu riservato -durante e dopo- a chi manifestò, ad esempio, al G8 a Genova: non un generalizzato cliché da cattivi black bloc, ma uno da eroi e paladini della libertà, della democrazia e della pace.

Queste circostanze sono parte essenziale del taglio d'apertura cosiddetto informativo dei (sub)dominanti massmedia di Italy-land sull'Iran. Quanto ci stanno ora propinando è filiazione di questa manipolazione originaria. Prenderne coscienza sarebbe solo un primo passo per capire cosa realmente sta avvenendo in Iran. E che potrebbe riguardarci molto da vicino...
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MessaggioTitolo: Re: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeMar Giu 23 2009, 01:48

Una serie di interventi al postato di cui sopra, diffuso anche sulla pagina facebook di "Indipendenza".

Marco Di Branco alle 12.00 del 22 giugno
Ecco qualcuno che ragiona con la sua testa...

Sergio Lamacchia alle 13.15 del 22 giugno
inutile pensare di non confrontarsi con un baluardo della controinformazione come Di Branco: bisognerà trovare i modi e le forme.

Valeria Cademartori alle 13.22 del 22 giugno
non vorrei che aveste lo stesso atteggiamento che hanno gli israeliani con chi denuncia i loro massacri: lo tacciano di "antisemitismo", e il discorso finisce lì.
Ora, se denunciamo oggi che, comunque sia, in Iran si sta uccidendo, imprigionando, massacrando manifestanti iraniani, non potete dirmi che sono tutti servi della CIA , e che chi critica è antiiraniano non potete dirmi questo.
Spero che sappiate ancora riconoscere il diritto a manifestare, e che condanniate la violenza di Stato, qualunque Stato del mondo esso sia.
E non sono "antiiraniana", per questo, per favore, chi sta manifestando è iraniano, e degli USA non gliene frega nulla.

Valeria Cademartori alle 13.24 del 22 giugno
tanto più che le notizie arrivano dagli stessi manifestanti, con mezzi di fortuna. Non c'è nessun giornalista embedded, per la prima volta.

Valeria Cademartori alle 13.45 del 22 giugno
per la prima volta

Ciro Brescia alle 14.11 del 22 giugno
I termini "conservatori" e "riformisti" sono termini giornalistici che sostengono una precisa visione imperialista di due principali schieramenti politici in campo. Non a caso sono considerati "conservatori" i candidati che hanno una base di appoggio popolare e proletaria (il gruppo capeggiato dal presidente Ahmadinejad) e "riformisti" quelli che vorrebbero aprire la "Rivoluzione Islamica" alle pressioni e agli interessi capitalistici dominanti degli USA. Qundi è totalmente fuori luogo questa divisione in tre tronconi (Governo, opposizione e popolo).
Non da oggi gli imperialisti USA operano nel tentativo di destabilizazione dell'Iran, potenza petrolifera che ancora oggi sfugge al loro controllo.
Un rovesciamento di Ahmadinejad porterebbe più ad uno spargimento di sangue incontrollabile e, verosimilmente, il mondo sull'orlo di una guerra globale che ad "una vera e propria Rivoluzione" che facesse esplodere tutto il medioriente.

Ciro Brescia alle 14.13 del 22 giugno
La "Rivoluzione" non è affatto -a parte "le rivoluzioni colorate" balcanizzanti che ben conosciamo- dietro l'angolo; per adesso ed in maniera più immediata c'è la reazione più nera e perversa.
Non esistono, a ben vedere, all'oggi nell'area organizzazioni economico-sociopolitiche del popolo alternative in lotta per la società socialista che possano essere alternative all'attuale assetto limitato ai principi dell'antimperialismo e per la sovranità nazionale della rivoluzione islamica.
Quando la Borghesia Imperialista non può controllare direttamente un paese o un area, secondo il principio classico 'muoia Sansone e tutti i filistei', meglio agire per destabilizzarlo, tentando di allontanare così la possibilità della costruzione di un sistema sociale, economico, politico, di classe, differente.

Ciro Brescia alle 14.14 del 22 giugno
L'Amministrazione Obama, a differenza di quella Bush, anziché utilizzare la strategia dell'ingerenza diretta militare, sta implementando la strada della eversione indiretta, tant'è che la nuova amministrazione Obama ha iniettato diversi miliardi di dollari in più nelle casse degli organismi di eversione internazionale sotto controllo della Cia, del Ned e svariate fondazioni al servizio dei padroni del mondo.
L'attuale governo iraniano sta stringendo solidissime relazioni con altre potenze petrolifere e regionali, come il Venezuela, il Brasile e la Cina, nell'obiettivo della costruzione di un mondo policentrico, limitando di fatto l'egemonia USA.
Le truppe delle potenze occidentali sono presenti in tutti i paesi dell'area (Pakistan, Iraq, Afghanistan...) manca solo l'Iran all'appello per completare il controllo dei pozzi petroliferi e delle risorse stategiche dell'area.

Jammy Rebelde alle 17.38 del 22 giugno
apprezzo la lettura data alla situazione, concordo che è stato l'atteggiamento tenuto da Moussawi che ha in qualche modo dato adito al sospetto di brogli. E' ovvio che nel momento in cui un elettore viene martellato per giorni e giorni con una vittoria data per scontata e poi si trova con una sconfitta schiacciante si urla al broglio... con questo ovviamente non giustifico la repressione violenta in atto, ma d'altra parte quando si pestava la gente al G8 nessuno ha gridato allo scandalo.. anzi era pienamente legittimato l'uso della forza da parte dell'opinione pubblica.. l'informazione è un'arma potente al servizio del potere. ma a farne le spese è sempre e solo la base della società cioè i cittadini in balia della disinformazione scagliata loro contro con la veste della verità assoluta. ad ogni modo ora l'ONU e la NATO hanno il loro bel dittatore da abbattere, con ogni mezzo.. e israele si leva di torno lo scomodo vicino di casa senza entrarci in conflitto... sarà solo un caso?....

Angelo Argento alle 19.00 del 22 giugno
Caro Ciro delle teorie sulla geopolitica internazionale filoamerica e sionista è pieno il web e le teste di chi crede ai complotti, mi sembri Berlusconi, io conosco l'Iran profondamente anche per esserci stato, tu non so, ma ti assicuro che la voglia di libertà di quei giovani da un regime becero e corrotto, è molto profonda e radicata. Buttare fango con le vostre illazioni "da guerra fredda comunista" su questi giovani che, con coraggio, vanno per strada sapendo di poter beccare una pallottola piuttosto che applausi, è un'azione degna dei peggiori negazionisti dell'olocausto ebreo o armeno.
Ma se volete agevolare il governo iraniano con le vostre illazioni da complottisti del 20.mo secolo fatelo pure, non vi è differenza tra te e chi, 20 anni fa, faceva la stessa accusa ai ragazzi di Tienanmen e sappiamo com'è finita. Perdonami ma fossi in te mi vergognerei..

Mario Cecere alle 19.45 del 22 giugno
Esagerato ;-) ed eri pure in piazza Tienanmen scommetto... purtroppo non basta "essere stato" da qualche parte per potere affermare di conoscere le cose. Resta il fatto che anche se ammettessimo la corruzione dello stato iraniano (...ma come possono parlare i governi occidentali???) ciò nulla toglie al fatto che cmq anche Moussavi NON mette in discussione assolutamente il regime -così come vi vuole fare credere la stampa 'democratica' occidentale fautrice di tutte le rivoluzioni arancioni e verdi in funzione di accerchiamento antirusso..(piccola botta di geopolitica;-)- semmai sta mettendo in discussione la generazione al potere successiva alla sua- che è uomo di regime della prima ora... arrivedorci..

Antonio Dangelo alle 22.30 del 22 giugno
ha ragione il mio amico ciro ma solo i ciechi e i fessacchiotti con la mente confusa in preda ad attacchi isterici e razzisti POSSONO credere alla SPONTANEA "rivolta democratica" di una parte infinitesimale del popolo iraniano. Alquanto bislacco poi sembra il ragionamento di cui sopra leggo "regime becero e corrotto" certo il riformista mustaffa' mussavi' se non erro è socio in affari con loschi trafficanti come kascogi e altri che negli anni ottanta insieme al bush padre finanziava i contras con il traffico di droga... quindi qua il vero corrotto è il MUSTAFFA' ORA EROE DEI "RIFORMISTI LIBERAL" i diritti umanisti TENDENTI AL cerchiobottismo. Comunque altro che complottismo, i veri complotti vengono orditi dai vari Brezinsky ALBRAIGHT, (QUELLA CHE SPUTO' SUI BAMBINI IRAKENI VITTEME DELL'EMBARGO) DA KISSINGER (CRETORE INsieme ai rochfellere al summenzionato BREZINSKY DELLA COMMISSIONE TRILATERALE, ISPIRATRICE DEL COLPO DI STATO IN CILE NEL 1973)

Antonio Dangelo alle 22.38 del 22 giugno
certo forse è stato il mio amico Ciro ad organizzare La FREEDOM HOUSE, la usaid-ned, la CFR (Council on Foreign Relations )..E NON ULTIMO LA CREAZIONE IN UNA SOLA NOTTE DELLA CIA ...UNA CONFRATERNITA DEDITA ALLA BENEFICENZA E A VOLI TURISTICI SUL MAR DE LA PALTA IN ARGENTINA PER PERICOLOSI E TERRIBILI GIOVANI RIVOLUZIONARI ARGENTINI ..CIRO CIRO LA SMETTI DI COMPLOTTARE CONTRO IL LIBERO MERCATO E LE VIRTU' TAUMATURGICHE DEL CAPITALE ? SU SU NON ORDIRE PIU' COMPLOTTI E SMETTILA DI PRENDERTELA CON IL CAPITALISMO CHE FA DEL BENE ALL'UMANITA'

Antonio Dangelo alle 22.41 del 22 giugno
.......CIRO TUTTA OPERA TUA VERO?
Nel 1972, nell’ambito del Council on Foreign Relations (CFR), David Rockefeller abbozzò l’idea di una nuova organizzazione, che avrebbe dovuto perpetuare la staffetta dei poteri forti cosmopoliti che dall’inizio del secolo avevano eletto gli Stati Uniti come "patria". L’anno successivo l’organizzazione fu ufficialmente presentata in Giappone. Nel 1975 contava circa 200 membri. La nascita della Trilaterale ebbe una funzionalità ben precisa. Gli altri potentati, CFR e Bilderberg, erano stati strumenti di un’egemonia americana che fino agli anni sessanta appariva incontrastata. Ma gli anni 70 segnarono la fine della ledaership economico-militare, non meno che "morale" degli Stati Uniti d’America. Non solo la sconfitta in Vietnam e lo scandalo Watergate avevano fortemente agito in tal senso, ma il crescente sviluppo economico-finanziario di Europa e Giappone indicavano chiaramente che gli Stati Uniti non sarebbero mai più stati i soli padroni del mondo.

Antonio Dangelo alle 22.57 del 22 giugno
ricordo ancora la cronaca di questi giorni poi la fallita rivoluzione in Moldavia, anche lì al momento in cui ci furono i risultati che davano trionfatori i comunisti moldavi, come per incanto per strada si riversarono bande di studentelli i (ma non di operai e di disoccupati stremati dai vari governi ultraliberisti che avevano già distrutto il precario sistema economico moldavo) milioni di studentelli sbraitando su istigazione del satrapo liberal (amico del faccendiere Soros e socio in affari del noto Brezinsky) di turno ai brogli elettorali (smentiti in toto da molti osservatori internazionali ). Bene, morale della favola il figlio del satrapo viene arrestato, con una bella valigia piena di dollari ....beh chi complota chi? ....
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MessaggioTitolo: Re: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeMar Giu 23 2009, 01:48

Altri ancora:

Ciro Brescia alle 23.00 del 22 giugno
Caro Angelo, io mi vergognerei a morte se, come te, dovessi basare il mio ragionamento partendo dal fatto che uno ha capito cosa sta accadendo in un posto solo per il fatto di esserci stato (in vacanza, forse, o al servizio di qualche multinazionale, media mainstream o ONG fnanziati da chissà...) ripetendo come un pappagallo le idiozie che trasmette la televisione, ma lasciamo perdere le miserie umane. Se sei uno che ha viaggiato dovresti conoscere le lingue, quindi ti consiglio di leggerti questi articoli che possono aiutarti a schiariti le idee e capire davvero che sta succedendo. James Petras e Eva Golinger sono due analisti usamericani moolto lucidi, te li consiglio:

Las elecciones iraníes: el timo del robo electoral
http://www.aporrea.org/internacionales/a80527.html

La "Revolución" Verde: El Guion se ha activado de nuevo;
http://napoli.indymedia.org/node/8952

E sei poi vogliamo capire qualcosa su Tienanmen leggi Losurdo:
http://domenicolosurdoblogtienanmen.blogspot.com/

Antonio Dangelo alle 23.13 del 22 giugno
scenario: Elezioni Presidenziali; il candidato ufficiale, Mahmud Ahmadinejad, l’attuale presidente che mantiene una linea molto dura contro l’imperialismo statunitense e il sionismo israeliano e gode di un alto grado di popolarità tra le classi popolari iraniane per gli investimenti in programmi sociali, vince con il 63% dei voti; il candidato dell’opposizione, Mir Hossein Musavi, di classe medio-alta, che prometteva (in inglese) durante la campagna che la sua elezione alla presidenza avrebbe assicurato "un nuovo saluto al mondo", frase che stava ad indicare che avrebbe cambiato la politica estera nei confronti di Washington, ha perso per più di 15 punti; l’opposizione denuncia una frode elettorale e chiede alla comunità internazionale di intervenire; gli studenti manifestano nelle strade, nelle zone della classe media e alta della capitale, Teheran; dicono di essere "non violenti", ma provocano reazioni repressive dello Stato con azioni aggressive e immediatamente denunciano presunte .

Antonio Dangelo alle 23.18 del 22 giugno
ma provocano reazioni repressive dello Stato con azioni aggressive e immediatamente denunciano presunte violazioni dei loro diritti di fronte ai media internazionali; dicono che il presidente eletto è un "dittatore".......

di Eva Golinger il resto se lo volete leggere è su'http://www.lernesto.it

da www.rebelion.org del 20/06/2009
non mi sembra che in iran sia avventuo qualcosa di diverso da quello che avvenne a genova dove le forze armate italiche fecero di peggio. Ricordate la macelleria messicana? allora per favore, anime belle, non facciamo gli ipocriti

Valeria Cademartori alle 23.24 del 22 giugno
bene, andate a dirlo allora ai manifestanti che voi avete capito tutto e che invece loro non stanno capendo niente. Diteglielo, se ne avete il coraggio (con i blog si può fare facilmente), ditegli che la loro protesta è al servizio della CIA, diteglielo. Questo coraggio non lo avrete mai. Un confronto vero con la realtà non lo farete mai, chiusi come siete nei vostri schemi mentali. A loro non interessa tanto Moussavi, quanto un cambiamento dei diritti civili, diritti per le donne, scuola e informazione per tutti, e non sono affatto uno sparuto gruppo di studentelli e non si devono stare zitti, perchè voi state lì a dirgli, tanto anche gli U.S.A. non sono democratici a loro interessa il loro paese. Sono iraniani, sono musulmani e orgogliosi di esserlo.
Ahmadinejad non è un comunista, e il suo atteggiamento verso Israele non aiuta affatto la libertà del popolo palestinese, peggiora solo la situazione.

Valeria Cademartori alle 23.31 del 22 giugno
come cacchio fate a difendere una palese repressione (c'è tutto: prigione, mattanza, uccisione, oscuramento dell'informazione...che altro vi serve?). Non si sta criticando l'Iran, ma una repressione, e la critichiamo ovunque questa avvenga. Non c'è nessun Potere intoccabile, nessun Potere che non si possa criticare. Dall'America, alla Cina, dall'Inghilterra al Giappone questa libertà almeno dovete lasciarcela, senza essere trattati da filoamericani o da "fessacchiotti". I "fessacchiotti" rischiate di essere proprio voi, che non riuscite a leggere le sfaccettature della realtà, ma sapete solo tagliare tutto con l'accetta.

Valeria Cademartori alle 23.48 del 22 giugno
e per concludere, a Genova c'ero anche io, e non conosco nessuno di chi ha vissuto quell'orrore, ma anche di chi lo ha seguito, che abbia difeso il governo, la polizia, l'esercito, per quello che hanno saputo fare. Chissenefrega della stampa ufficiale!

Ciro Brescia alle 23.50 del 22 giugno
Ma allora non abbiamo proprio capito che in piazza non ci sono solo la netta minoranza contro Ahmadinejad, ma ordinatamente anche milioni di sostenitori, manifestazioni che i nostri democratici maistream non mostrano ovviamente. E soprattutto quelli che scendono in piazza per protestare NON lo fanno per difendere gli operai e contadini, che hanno votato nettamente per il governo attuale, ma gli interessi di privilegiati, middle class che parla inglese e che vuole riforme liberiste, e quel che è peggio è che lo stanno facendo mettendo a ferro e fuoco la città. Se lo fanno i giovani a Genova, contro il capitalismo, sono dei terroristi che giustamente devono essere repressi, se lo fanno i figli di papi a Teheran sono dei poverini vittime del regime. Che Ahmadinejad non si dica comunista non ce ne potrebbe fottere di meno, proprio perchè al contrario di te, riusciamo a leggere le sfaccettature e non ci facciamo impressionare dai nomi e le etichette che i media imperilisti ci impongo.

Ciro Brescia alle 23.56 del 22 giugno
Vogliamo paralare di 'comunisti' o meglio sedicenti tali, preferisco Ahmadinejad che certi amici di Brezinzki che si dicevano comunisti e non socialdemocratici sono per non perdere voti e confondere ulteriormente le masse: "Sono disposto a credere -dichiarò Brzezinski dopo aver incontrato Sergio Segre, "ministro degli Esteri" del PCI- che i comunisti italiani siano moderati e revisionisti. Infatti lo sono". "Una politica estera intelligente….non può ignorare l'esistenza di un partito che raccoglie i consensi di un terzo dell'elettorato". Più recentemente, Brzezinski, già direttore dell'Istituto di Ricerche sugli Affari comunisti dell'Università di Colombia, ha messo in dubbio non solo l'anima stalinista, ma addirittura l'essenza leninista dei partiti comunisti europei dicendosi favorevole a "un dialogo che accerti se i comunisti possano essere oppure no dei partecipaniti in buona fede nel gioco politico democratico".

Antonio Dangelo alle 0.20 del 23 giugno
"Ahmadinejad non è un comunista, e il suo atteggiamento verso Israele non aiuta affatto la libertà del popolo palestinese, peggiora solo la situazione..... vallo a dire ai ragazzi di gaza o al segretario del fronte popolare della palestina e quale sarebbe l'atteggiamento giusto per i palestinesi ? cari professori ? quale sarebbe il vostro concetto di libertà? perche' volete imporre la vostra depravata liberta' occidentale e che ce frega se ahmadinejad non sia un comunista ..certo se il vostro riferimento come soggetto comunista sia Caruso o Casarini siamo apposto .finti antiimperialisti e organici alla Freedom house che con le loro sconsideratezze sono arrivati a essere organici ad un organizzazione di depravati ,studentelli liberali e liberisti come l'otpor ..ma è inutile a parlare con i replicanti ...lobotizzati ..e questi vorrebbero creare una nuova societa' ? senza riferimenti ideoligici e senza una conoscenza dei fatti e della storia non si va' da nessuna parte ....
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Ros




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MessaggioTitolo: CHE SUCCEDE SE OBAMA STACCA LA BENZINA ALL’IRAN?   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeSab Giu 27 2009, 10:52

CHE SUCCEDE SE OBAMA STACCA LA BENZINA ALL’IRAN?

Il regime teocratico iraniano è il principale responsabile dell’instabilità geopolitica di un’area che va dalle coste del Libano sino ai monti del Kashmir. Per impedire che Teheran si doti di armi nucleari diventando ancora più pericolosa un sistema c’è, ma non dipende solo dagli Usa. Ecco qual è.

Leggi tutto qui:
http://www.loccidentale.it/articolo/che+succede+se+obama+stacca+la+benzina+all%E2%80%99iran%3F.0073443

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MessaggioTitolo: Ecco i nomi degli assassini iraniani   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeSab Lug 04 2009, 10:23

IRAN: ECCO DOVE FINISCONO I RAGAZZI ARRESTATI DAL REGIME E CHI SONO I CARNEFICI.

È possibile fare una rivoluzione via internet? Non lo sappiamo, poiché è una sola la cosa che sappiamo: che bisogna provarci. E che quei ragazzi (ma anche distinti signori, professori, gente comune, uomini e donne) che a Teheran stanno rischiando la vita o l’hanno già persa non meritano d’essere lasciati soli da noi distratti occidentali, e se c’è un momento in cui ci sentiamo fratelli – cristiani, musulmani, europei, arabi, americani, persiani, laici, religiosi – è adesso, contro il tiranno. Ecco i nomi degli assassini.

Leggi tutto qui:

http://www.loccidentale.it/articolo/ecco+dove+finiscono+i+ragazzi+arrestati+in+iran+e+chi+sono+i+carnefici+.0074378

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etrusco

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MessaggioTitolo: Re: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeMar Lug 07 2009, 19:00

sull'iran viene effettivamente il sospetto che il gran manovratore Usa si sia messo in moto e, considerato l'attivismo del loro nuovo presidente(vedi offensiva afgana e honduras..)tutto questo è altamente probabile.
c'è tuttavia una piazza di studenti e in minor misura proletari, che non ne possono più dell'iniquità e dell'ipocrisia del sistema teocratico e che rivendicano a gran voce diritti civili e sopratutto diritti sociali.
a questa piazza, che è in buona fede e che non vuole certo un iran asservito alla cia, credo che bisognerebbe guardare con simpatia.
chavez è un conto, la teocrazia sciita un altro, altrimenti in nome dell'antiamericanismo si giustifica tutto.
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alekos18

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MessaggioTitolo: Re: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeMer Lug 08 2009, 03:50

etrusco ha scritto:
sull'iran viene effettivamente il sospetto che il gran manovratore Usa si sia messo in moto e, considerato l'attivismo del loro nuovo presidente(vedi offensiva afgana e honduras..)tutto questo è altamente probabile.
c'è tuttavia una piazza di studenti e in minor misura proletari, che non ne possono più dell'iniquità e dell'ipocrisia del sistema teocratico e che rivendicano a gran voce diritti civili e sopratutto diritti sociali.
a questa piazza, che è in buona fede e che non vuole certo un iran asservito alla cia, credo che bisognerebbe guardare con simpatia.
chavez è un conto, la teocrazia sciita un altro, altrimenti in nome dell'antiamericanismo si giustifica tutto.
Poni un punto (l'ultimo periodo) interessante, Etrusco. Resta, di fondo, la necessità di saperne di più. Parli, ad es., di una piazza che a Teheran rivendica diritti sociali. Eppure il 'proletariato' iraniano, proprie per le misure sociali varate da Ahmadinejad, lo ha sostenuto scendendo in piazza e votandolo. Questi, inoltre, ha fatto il pieno di voti anche nelle campagne. Non a caso gli incidenti erano sostanzialmente concentrati nei quartieri benestanti di Teheran nord ed i soggetti principali, se non esclusivi, delle manifestazioni di piazza erano tut'altro che "proletari". Analisi sulla composizione sociologica delle proteste concordano nell'indicare negli strati medio-alti anche studenteschi della borghesia il grosso del bacino di riferimento di Moussavi, che poi vuol dire una filiera/frazione di personaggi che arrivano dritto dritto a Rafsanjani. Queste figure sono espressione della componente liberista, privatizzatrice, affarista, anti-sociale che in questi anni è stata messa all'angolo dalla sinergia politica di laici (Ahmadinejad stesso) e religiosi più legati all'impostazione 'rivoluzionaria islamica' dello spirito khomeinista.

Il conflitto, più che tra riformatori laici e "teocrazia", si starebbe sviluppando su un doppio binario, in buona parte intersecantesi: una lotta tra frazioni dominanti che all'ingrosso potremmo suddividere in nazionalisti e religiosi di stretta osservanza ideale khomeinista (per intenderci) da un lato e affarismo di frange religiose con relative lobby di interessi anche 'secolari' e ambizioni di medio-alta borghesia di liberalizzazione sociale e di costumi dall'altro. Allo stesso tempo, un conflitto sociale che investe sia la forma che debba assumere lo Stato nella gestione politica complessiva del paese, sia interessi sociali "di classe" garantiti o meno dal tipo di Stato che è la posta in gioco non secondaria del conflitto. Moussawi, per dirne una, in campagna elettorale ha molto criticato la gestione degli introiti petroliferi fatta da Ahmadinejad. Ora c'è una contrazione legata alla crisi finanziaria e alle transazioni commerciali, ma nel periodo delle "vacche grasse" degli ultimi anni, la spesa ha avuto anche significative finalità sociali (incremento del 50% delle pensioni e del 30% degli stipendi degli insegnanti; assistenza sanitaria gratuita per 22 milioni di cittadini in più, eccetera). Moussawi ha mosso una critica 'da destra' parlando di provvedimenti che hanno provocato inflazione, mentre meglio sarebbe stato –sosteneva– incentivare privatizzazioni, liberalizzazioni, in una dinamica iperliberista. Forse, dico forse, ad Ahmadinejad gli si può muovere una critica 'da sinistra', nel senso di aver investito esclusivamente in termini redistributivi e non anche strutturali nel sociale, pensando ad eventuali contrazioni –come poi è accaduto– degli introiti petroliferi. Dico questo alla luce delle mie informazioni, ma bisognerebbe avere più elementi conoscitivi perché sul punto ci potrebbero essere fattive conferme.

Resta un dato che va al di là dell'esito congiunturale di "proteste" ormai relegate a decine/centinaia di persone o poco più. Non sottovaluto il dato esterno del tentativo di destabilizzazione del paese, che pure resta non irrilevante. Mi riferisco qui ad un dato interno: la frattura avvenuta all’interno del sistema istituzionale della Repubblica islamica. La propaganda di Ahmadinejad ha preso di mira figure di spicco dell’élite politico-religiosa, con accuse di corruzione che hanno messo in serio imbarazzo il candidato riformatore Karroubi, la terza carica dello Stato Rafsanjani (grande sponsor di Moussawi) e altri ancora, anche personaggi vicini alla Guida suprema Khamenei. Ritengo che da qui possa svilupparsi un interessante indirizzo politico per quel paese. Ovviamente mi auguro che la componente affarista filo-'occidentale' venga spazzata via e/o messa in condizione di non nuocere. Dopodiché trovo interessante la possibile ulteriore nazionalizzazione dello sciitismo iraniano che sappia contemperare laicità e religione. Sul modello Hezbollah. Dico questo tenendo conto della storia e della cultura di quel popolo. E la cosa diverrebbe molto, molto interessante...
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etrusco

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MessaggioTitolo: Re: Iran. Capire gli interessi in gioco...   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeSab Lug 11 2009, 18:09

condivido quasi tutta la tua analisi,. quasi appunto, perchè la realtà dei fatti è pur sempre più complessa di quanto si pensi.
ci sono componenti diverse nella protesta, tra queste c'è anche la componente laica e socialista, ovvero quella dei figli dei rivoluzionari del 79 che volevano cacciare lo scià ma volevano anche aprire il paese ad una fase di modernizzazione che avanzasse verso il socialismo. componente sconfitta e perseguitata da una dittatura tradizionalista che si circonda di polizie e milizie, a cui i giovani e la popolazione di theran sono per lo più ostili. questa parte della popolazione che aveva creduto di poter riformare la repubblica islamica, ha capito forse che è impossibile arrivare a compromessi e che la teocrazia e le loro milizie non molleranno.
certo,questa è solo una parte della protesta, poi ci sono altri interessi, ci sono le manovre esterne, ci sono gli amichetti usa...
si tratta comunque di avanguardie-o retroguardie- che sono minoranza nel paese, l'iran sta in maggioranza con chi comanda adesso, proprio come nel 1936 l'italia profonda stava con il regime e non con il mondo antifascista. ci volle una guerra mondiale, le bombe e la miseria, per capire...
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sankara

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MessaggioTitolo: Iran: Washington e Tel Aviv ci provano ancora   Iran. Capire gli interessi in gioco... Icon_minitimeSab Ago 15 2009, 12:08

Alti dirigenti dell'amministrazione Obama e del gabinetto Netanyahu si sono riuniti il 30 luglio scorso nella sede del Mossad israeliano per dare il via al piano «per rovesciare il governo di Ahmadinejad in Iran». Lo riferisce il sito israeliano DEBKAfile, secondo il quale i partecipanti hanno concordato di non intraprendere azioni allo scoperto contro Teheran, per evitare di ricompattare l'opinione pubblica iraniana. Si procederà quindi, ufficialmente, solo con gli «inviti al dialogo». Secondo le indiscrezioni divulgate da DEBKAfile, nei prossimi giorni «le pressioni invisibili» su Teheran inizieranno con contatti estesi del segretario di Stato Hillary Clinton con gli alleati degli Stati Uniti nel Golfo Persico, che darà agli alleati indicazioni per avviare i piani ai danni di Teheran.

L'agenzia stampa iraniana Fars aggiunge che, alla riunione, l'amministrazione Obama era rappresentata da esponenti di primissimo piano come il consigliere per la sicurezza nazionale James Jones, il sottosegretario di stato agli affari politici William Burns e l'inviato speciale per la regione del Golfo Persico e l'Asia di Sud Ovest Dennis Ross. Per gli israeliani erano presenti il capo dei servizi di spionaggio "Meir Dagan", il direttore dell'intelligence militare "Amos Yadlin" ed il presidente del Consiglio per la sicurezza nazionale "Ozi Arad". I partecipanti hanno affermato che alcuni fatti verificatisi recentemente testimoniano «mancanza di unità» in Iran e che pertanto il progetto di rovesciare il governo iraniano è da prendere in considerazione.


Iran. Capire gli interessi in gioco... Q1363148766_5496
Comandanta Revolucionaria uhhhh secondo me non si sono fatti bene i conti...Ahmadinejad non è Saddam...il primo le armi le ha e le userà senza pensarci due volte...
La cosa non mi piace affatto!

Iran. Capire gli interessi in gioco... Q1054164760_4501

Roberto Rabuazzo tutto già pianificato da tempo..aspettano solo il momento giusto

Iran. Capire gli interessi in gioco... Q1816970491_8717
Alfonso Messina E pensare che Obama è l'idolo di tanta sinistra italiana... comunque io non credo che ci riusciranno. Il governo iraniano ha il sostegno della maggiornanza del popolo, per rovesciarlo non penso proprio che sia sufficiente un colpo di stato. Staremo a vedere...

Iran. Capire gli interessi in gioco... Q1555844007_3482
Antonio Mercogliano rovesciare un dittatore per sostituirlo con un altro alle dipendenze dell'occidente. a me sta cosa non piace assolutamente,

Iran. Capire gli interessi in gioco... Q1101632859_8373
Ada Salerno E proprio qui che si sbagliano in molti...Obama viene ritenuto un idolo! Non si rendono conto che invece, è sempre il principale esponente del capitalismo...è comunque il presidente degli USA e da tale si comporterà.
Potrà cambiare qualcosa rispetto alla politica interna del suo paese, ma a livello mondiale la differenza non credo si noterà molto.

Iran. Capire gli interessi in gioco... Q1555844007_3482
Antonio Mercogliano Obama utilizza le nuove e molto usate strategie del buonismo ma il risultato non cambia, il presidente degli Stati uniti sarà sempre e per sempre il capo dell'occidente capitalista e di occupazione .
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