NO TAV. Corteo a Susa. 6 dicembre

In questi mesi centinaia di dichiarazioni di governo, ministri, sindaci e politici di ogni (de)grado, amplificate da televisioni e giornali, sostengono che, per la Torino-Lione, in Val di Susa [e non solo, ad es. il TAV Brennero-Monaco], la popolazione non sarebbe più contraria alla costruzione di una nuova linea ferroviaria.

Per riaffermare le tante ragioni del NO TAV, non mutate in questi anni e da nessuno ancora smentite, e mostrare qual è la posizione della popolazione valsusina, la protesta torna nelle strade a ricordare a tutti, a partire dagli enti locali fino all’Unione Europea, che dai giorni dei presìdi, dei blocchi, del Seghino (là dove non passa il celerino) e della "battaglia di Venaus" (8 dicembre 2005) non è cambiato nulla e che contrasteremo come allora ogni tentativo di sondaggio o inizio lavori.

E' il mommento di tornare in strada per ribadire l'opposizione a ogni ipotesi di aggressione infrastrutturale ai territori della già martoriata Val di Susa ed allo sperpero del denaro pubblico in opere tanto inutili quanto dannose per l’ambiente e la salute.
Il tracciato della nuova linea Torino-Lione è deciso, il progetto preliminare è in corso d'opera, i finanziamenti vengono sollecitati ad ogni occasione. Non aspettiamo la già annunciata militarizzazione del territorio. Suoniamogliele subito!