Venezuela. Chavez e riduzione orario di lavoro

Come riportato in http://nuke.lapatriagrande.net Hugo Chavez lo scorso primo maggio ha annunciato la riduzione progressiva dell'orario di lavoro; entro il primo maggio del 2010 la giornata lavorativa passera' a sei ore, dalle attuali 8. E' un annuncio epocale per due ragioni. E' la prima volta - credo - che nella storia dell'umanita' una conquista di tale portata avvenga praticamente senza lottare. Fino ad ora la riduzione dell'orario di lavoro, una delle principali richieste di lotta del proletariato mondiale e' sempre avveduta grazie a lotte, sciperi, morti. L'altro motivo e' che arriva dall'alto, per grazia di un governo, che non e' il solito governo, ma un governo coscientemente socialista, che lotta per assicurare veramente i diritti dell'uomo.

In Italia una dozzina di anni fa si parlo' molto, sulla scia della legge francese che assicurava le 35 ore settimanali, ma poi non se ne fece piu' nulla. Il proletariato, mal diretto da sindacati filogovernativi dormono sonni tranquilli. E' arrivato il momento, sulla scia delle conquiste del proletariato ad altre latitudini (Venezuela), di lottare per la riduzione della giornata di lavoro e non solo per passare ad una giornata divisa in 4 settori: 6 ore per il lavoro, sei ore per dormire, 6 ore per la diversione e sei ore per la rigenerazione materiale (alimentarsi) e spirituale (la formazione). Spero di contribuire con il mio intervento ad animare il dibattito in Italia su tali temi.

Attilio Folliero, La Patria Grande Caracas
www.lapatriagrande.net

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