Impazzano quest'anno due libretti che tutti comprano e tutti si passano divertiti. Firmino e La sovrana lettrice. Parliamo di Firmino.
Mi piacciono i collages ben tentati. Un possibile ‘gruppo di scrittura per conto terzi’ come usa in Usa, esperto nell’ekfrasis e di fantasia acuminata e tosta. Lavoro straccione misto a banali banalità e troppo troppe straccionissime citazioni. / Ma i topi non c’entrano. Espediente cretino, ché di mouses pensanti umanosimili son piene le discariche della comunicazione. / Questo sa di libro “fabbricato”, un montaggio per la Internazionale Commercio Libri. Per fidelizzare il lettore, legarlo di più, confermargli la sanezza del «puro piacere della lettura» — o del comprar libri — tralasciando il «cosa» compra ed il «perché». Che non cerchi in questi oggetti un valore d’uso, una motivazione, un’utilità. È un imbroglio da scolpire duro. Scolpire ho detto. Perché i libri così - da Heidegger ad Alberoni - se avete fatto l'errore di comprarli, potete scolpirli - bucarli, trasformardi cone oggetto. Con seghetto alternativo, bucatrici-a-catena, scalpelli da falegname, sottili lame. Praticare la bibliocastìa. Io lo faccio.
Ciao, Rodolfo