alekos18
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| Titolo: ...Trump, Bulgaria, Moldavia... Lun Nov 14 2016, 03:11 | |
| I centri di potere negli States sono concordi nel perpetuare il più a lungo possibile ed estendere la dominanza imperiale su scala globale. C'è però un conflitto tra frazioni (non da oggi) per via di differenti interessi e orientamenti geostrategici, su cui è intervenuto inatteso il responso elettorale che ha portato Trump alla presidenza sull'onda di un malessere sociale interno agli States che va ben analizzato.
Nient'affatto irrilevante, poi, il mutamento di scenario in divenire in diversi Stati dell'area UE (in queste ore i responsi elettorali nient'affatto filo-NATO e filo-UE in Bulgaria e Moldavia), e in aggiunta il consolidamento del ritorno nelle relazioni internazionali della Russia, che Washington ha cercato di intimidire con la guerra in Ucraina provocata, sostenuta e fatta condurre da oligarchie 'liberal' e bande armate neonaziste. In Siria, Mosca sta giocando un ruolo decisivo contro il tentativo di rovesciamento del governo legittimo di Assad, con la presidenza Obama in cabina di regìa, tentativo finora frustrato dall'intervento dell'asse Mosca-Teheran-Hezbollah che ha prodotto un'incrinatura delle relazioni turco-statunitensi e poi, dopo il golpe di luglio d'ispirazione atlantica, la rottura Erdogan-Obama.
In questo quadro, la vittoria del NO al referendum del 4 dicembre sarebbe un tassello importantissimo ulteriore, come hanno ben colto banche d'affari, agenzie di rating, istituzioni UE, ambasciata USA in Italia e l'uscente Obama schierandosi con il governo Renzi per il SI e minacciando ritorsioni di catastrofi in caso di vittoria del NO. Altro di significativo è probabile che sia destinato ad accadere per via elettorale, in diversi Stati, dall'Austria alla Francia (e non solo) entro metà del 2017. Una 'curiosa' data...
Sovranità, indipendenza, liberazione | |
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