35,35% dei consensi: questo il dato della storica vittoria al secondo turno delle regionali di ieri (13 dicembre) della lista nazionalista-indipendentista unitaria Pe’ a Corsica (Per la Corsica). Questa è nata dalla fusione, dopo il primo turno, degli indipendentisti di Corsica Libera con gli autonomisti di Femu a Corsica. Ciò si traduce in 24 rappresentati nel Consiglio regionale, due in meno per la maggioranza assoluta. Per il quotidiano francese Le Monde, nulla sembrava presagire un “simile maremoto” e questo esito segna una “nuova tappa nella storia politica dell’isola”. La vittoria è storica, attesa fin dagli albori del moderno movimento nazionalista isolano negli anni ’70.
Festeggiamenti in tutta l'isola. Manifestazioni di esultanza a Bastia (il corteo ha raggiunto l’antico edificio del Comune) e ad Ajaccio (il corteo è giunto davanti alla sede dell’Assemblea di Corsica, nonostante l'imponente presenza della polizia in tenuta anti-sommossa). Intonati canti patriottici e sventolio della bandiera indipendentista raffigurante la testa di Moro.
Al secondo posto si e’ attestato il partito di Paul Giacobbi, Prima a Corsica con il 28,49% (12 seggi). I conservatori di Jose’ Rossi hanno ottenuto il 27,07% (11 seggi). Un'alleanza tra queste due formazioni, come già accaduto più volte in passato, per sbarrare la strada agli indipendentisti e agli autonomisti, stavolta non ha i numeri.
Il Fronte Nazionale di Marine Le Pen ha ottenuto 4 seggi, il che non accadeva da 17 anni.
La prossima Assemblea di Corsica resterà in carica fino al dicembre 2017, quando si dovrà votare per la nuova Collettività unica che la sostituirà.
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