Volantino distribuito ieri (venerdì 23) a S. Giovanni, a Roma, al comizio di chiusura della campagna elettorale del M5S.
(n.b. : non sono riproducibili i corsivi ed i grassetti del testo originario)
-------------
L'Unione Europea non è riformabile. Tutta la sua architettura è fondata su dogmi liberisti e su istituzioni deputate ad imporli, contro gli interessi delle singole nazioni e dei loro cittadini. I Trattati Europei entrati via via in vigore (Maastricht, Lisbona, Amsterdam, Six Pack, Fiscal Compact, MES, Two Pack, ultimo l’ERF, il Fondo di Redenzione Europeo, che a garanzia del debito richiede di portare beni reali –aziende, oro, patrimoni naturali e culturali– appetibili da rapaci finanziarie multinazionali) sono tra loro complementari ed obbediscono a una stessa logica: dominio sulle nazioni ed impoverimento sociale. Non basta, quindi, eliminare questo o quel Trattato, questo o quel provvedimento. Senza contare che chi vuole mettere in discussione norme europee restando dentro l'Unione e l'euro, deve fare i conti con lo spread, formidabile arma di ricatto. Qualunque forma di maggior unione politica (in tale direzione va anche la proposta degli eurobond) non può che portare a una diminuzione di autonomia e a una maggior possibilità di essere ricattati. L'unica soluzione è uscire sia dall'euro, sia dai Trattati Europei. Per riconquistare spazio sovrano d'azione a tutto campo, per
liberarsi anche dei ceti politici atlantici italofoni asserviti e corrotti ai poteri forti
sopra e
contro la nostra nazione e i suoi cittadini, per costruire una politica che tenga conto degli interessi e delle aspirazioni del nostro popolo, condizione per poter collaborare con le altre nazioni senza essere subalterni.
Senza conquista della sovranità nazionale,
non c'è reale alternativa possibile.
Quindi:
-
Reddito di cittadinanza o piuttosto politiche di piena occupazione e di tutela dei diritti dei lavoratori? Da collegare con la riqualificazione e ampliamento della spesa sociale, il ripristino dei fondi a sanità, scuola pubblica, ricerca, con incentivi a piccole e medie imprese, con una nuova politica industriale, con il rilancio dell'agricoltura. Una prospettiva impossibile dentro la gabbia dei Trattati Europei e della moneta unica. Le norme su cui si fonda l'Unione Europea impediscono l'adozione di politiche d'interesse nazionale.
-
Lotta contro le caste e la loro corruzione? SÌ, tanto più che esse sono espressione dei rapporti di subordinazione e dipendenza da poteri esterni.
SÌ ai tagli di odiosi privilegi e spese parassitarie,
NO ai tagli purchessia e agli inasprimenti fiscali imposti dai Trattati Europei, causa principale di recessione economica ed impoverimento diffuso, in ultima istanza della stessa spirale del debito.
-
Referendum sull'euro o piuttosto un'informazione capillare capace di contrastare il terrorismo mediatico e la manipolazione informativa e culturale portata avanti dai poteri dominanti euro-atlantici? Piuttosto una consapevolezza, da parte dei cittadini, dei meccanismi di funzionamento della UE, per dare forza politica ad un governo che abbia volontà e consapevolezza di un percorso di liberazione dalla gabbia euroatlantica?
SÌ a: -
Uscita dalla UE, dai suoi Trattati, dall'euro.
-
Attuazione effettiva della Costituzione con cancellazione delle modifiche di matrice liberista introdotte negli ultimi anni, in contrasto con il suo spirito originario.
-
Moneta nazionale; riappropriazione da parte dello Stato di una piena capacità d’indirizzo dell’economia; nazionalizzazione di tutti i comparti strategici; Banca Centrale italiana statale e non "indipendente"; regolamentazione pubblica del sistema bancario-assicurativo e dei settori economici strategici; protezionismo finanziario (controllo e vincoli dei movimenti di capitali in entrata e uscita; regolamentazione degli strumenti finanziari derivati, ecc.); separazione tra banche commerciali e banche d'affari.
-
Tutela e sostegno a commercio, artigianato, libere professioni, piccola impresa e cooperazione; inalienabilità dei beni comuni quali acqua, territorio, patrimonio artistico e culturale.
-
Protezione e valorizzazione del comparto agro-alimentare nazionale (uscita dalla Politica Agricola Comunitaria, no agli OGM, ecc.) e sovranità alimentare.
-
Misure a sostegno e meccanismi di protezione dei redditi (indicizzazione pensioni e stipendi, controllo amministrativo dei prezzi di alcuni prodotti “base”, equo canone, ecc.); diritto sociale al lavoro e alla casa; rilancio delle politiche sociali e di piena occupazione; riscrittura delle normative sul lavoro in senso garantista per il dipendente.
-
Asse culturale nazionale per la scuola; riassetto pubblico della sanità e della previdenza; piano nazionale di indipendenza energetica; rilancio della ricerca; risanamento ambientale.
-
Riorientamento della politica estera (sganciamento dalla NATO in primis e nuove relazioni internazionali in particolare con paesi emergenti e non allineati, sulla base dei princìpi di non ingerenza, reciprocità, rispetto delle sovranità nazionali, perseguimento della pace e della cooperazione tra i popoli).
Riprendiamoci la vita. Individualmente, collettivamente.
Sovranità, indipendenza, liberazione
“Indipendenza”
sito: www.rivistaindipendenza.org /
forum:
https://indipendenza.forumattivo.it /
posta elettronica: rivista.indipendenza@yahoo.it - info@rivistaindipendenza.org / Su
facebook:
profilo “Rivista Indipendenza”;
pagina “Rivista Indipendenza bis”;
profilo "circolo Indipendenza" Roma, Torino, Treviso;
gruppo “Indipendenza"