Roberto Benigni si è prestato ad un'operazione di accredito e d'imbonimento ideologico dell'Unione Europea (UE) a danno degli oltre 12,6 milioni di telespettatori che ieri sera hanno seguito la serata. A pochi giorni dalle celebrazioni sul conferimento del premio nobel per la pace alla UE, il battage per questo sempre più screditato organismo imposto dall'alto è stato rilanciato ancora una volta, pacchianamente, in questa colonia di nome Italia.
Lo si è fatto in prima serata, nel programma di Rai 1 'La piu' bella del mondo' dedicato alla Costituzione italiana.
Un qualcosa di surreale, l'apologia unionista dell'Europa e lo schierarsi di Benigni contro la sovranità nazionale dell'Italia ed il ritorno alla lira. Ha snocciolato i soliti luoghi ideologici a fini di asservimento rimuovendo con disinvoltura l'alterità di fondo dei princìpi fondamentali oltre che della regolazione dei rapporti economici che rendono antitetici ed inconciliabili la Costituzione italiana da un lato ed i Trattati europei dall'altro.
Il livello di operazioni di questo tipo un messaggio positivo lo incorporano: non sanno più a cosa appigliarsi. E' un messaggio -questo dei dominanti euroamericani- non di forza, ma di debolezza.