alekos18
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| Titolo: L'Ilva esce, NATO-USA subentra? Ven Ago 03 2012, 12:34 | |
| A Taranto l'Ilva deve andar via per far posto alla NATO? Mettiamo insieme due fatti. Da un lato un'area produttiva altamente inquinante che si è lasciata incancrenire, dall'altro Washington che vuole l'allargamento a Taranto della base navale USA-NATO. C'è da chiedersi perché si sia lasciato che la situazione degenerasse sino ai giorni nostri e si sia arrivati alla chiusura degli stabilimenti, senza intervenire per il disinquinamento con tecnologie che chi conosce la realtà dell'Ilva sa esistenti. Vi è un nesso con le pressioni politiche USA interessate ad un'espansione logistica militare del porto di Taranto? Interessi che Peacelink denunciava nel febbraio del 2004 divulgando documenti del Pentagono non secretati. La base NATO dovrebbe ospitare un grande centro di comunicazioni e spionaggio e servire da sito per i sommergibili nucleari della USNavy ( http://www.peacelink.it/disarmo/a/3030.html ). Dalla mappa del porto di Taranto risulta che il Molo Ovest (o 5° Sporgente), in uso all'Ilva, ed il Molo Polisettoriale, destinato alla NATO, sono a ridosso l'uno dell'altro, ed hanno anche un'insenatura in comune. La stessa insenatura che dovrebbe essere usata dai sommergibili nucleari ( http://www.tarantoporto.com/logistica/polisett.htm ). Non ci sono prove documentali per dire che vi sia un nesso tra il procedimento di chiusura avviato dalla Procura di Taranto ed i desiderata a stelle e strisce. Certo è che, curiosamente, si ha un precedente analogo, con motivazioni diverse per la chiusura, a Bagnoli, negli anni '80, sempre uno stabilimento dell'Ilva di mezzo, ed anche lì con Washington di mezzo che allarga la propria presenza militare come NATO e come USNavy. Fondato o meno questo nesso, resta che, in forma diversa, ancora una volta sovranità e interessi nazionali sono concetti quantomeno estranei a chi dirige questo paese. | |
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