Genova - Chi è Luigi Bisignani, in manette stamattina nel corso dell’inchiesta P4? Già arrestato nel 1993, Luigi Bisignani, nato nel 1953, era poi stato nel 2007 nel mirino dell’ex pm Luigi De Magistris, ora sindaco di Napoli.
Ex giornalista dell’Ansa, radiato dall’ordine nel 2002, scrittore di spy story, ex capo ufficio stampa del ministro democristiano Gaetano Stammati, Bisignani è Executive vice president for international business del gruppo Ilte Pagine Gialle. Tra il ‘76 e il ‘79 diventa capo dell’ufficio stampa del ministro del Tesoro Gaetano Stammati, nel governo Andreotti, poi nel ‘92 è direttore delle relazioni esterne del gruppo Ferruzzi. Nell’ ‘81 viene citato tra gli affiliati alla P2 di Licio Gelli. Nel ‘93 viene arrestato e condannato a scontare 2 anni e 6 mesi nell’ambito delle inchieste su Tangentopoli ed Enimont per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.
Nel luglio del 2008 in un’intervista a Repubblica, [/b]Giuliano Tavaroli[/b], l’ex capo della security di Telecom accusato di dossieraggio illecito, cita Bisignani: «Mi immagino una piramide. Al vertice superiore Berlusconi. Dentro la piramide, l’uno stretto all’altro, a diversi livelli d’influenza, Gianni Letta, Luigi Bisignani, Scaroni, Cossiga, Pollari. È il network che, per quel che so, accredita Berlusconi presso l’amministrazione americana. Io non esito a definire questa lobby un network eversivo che agisce senza alcuna trasparenza e controllo. Mi resi conto subito che quella lobby di dinosauri custodiva segreti (gli illeciti del passato e del presente) e li creava».
Bisignani farebbe parte di una lobby di destra, detta “la Ditta”, dedita a gestire il potere, e all’occorrenza a organizzare congiure interne al Pdl, come suggerisce la vicinanza con Daniela Santanchè e con “Il Giornale” di Feltri e Sallusti. In un articolo dell’Espresso, Berlusconi parla di Bisignani: «Oggi è l’uomo più potente in circolazione. Più potente di me».