chiarisco due concetti:
Lo stato ( responsabile con le sue politiche di migliaia di morti e condizioni di schiavitù ) è una mafia che si è fatta riconoscere come necessaria.
E' più proficuo guadagnare sulle spalle della gente convincendole della propria utilità.
La rendita è garantita, la ribellione sedata sul nascere.
Il sistema democratico è una delle più avanzate disfatte dell'umanità.
La presunta libertà è risassumibile in vari punti:
-povertà del resto della popolazione mondiale
-distruzione del mondo stesso
-instupidimento diffuso e relativizzazione
-deresponsabilizzazione diffusa
-perdita di identità
-fuga delle condizioni reali d'esistenza in un'apparenza del reale
-oppressione sconsiderata e mai vista prima
Queste sono le conquiste della nostra "civiltà".
Su ogni punto vi è un mondo da sviscerare.
L'analisi del regime monarchico è molto più umana rispetto all'analisi che si ha della "democrazia".
Se non fosse per la merce, saremmo tutti di nuovo in monarchia.La democrazia vive sul sangue.
Intendevo sottolineare che la mercificazione abbatte l'istituzione monarchica poiché essa può gestirla e farla nascere ma si rivela insufficiente con il tempo ed incapace di reggerne lo sviluppo.
Lo stato democratico è l'evoluzione in peggio dell'oppressione monarchica.
Quando avremo chiaro questo, potremo comprendere che i mafiosi bassi sono alleati del sistema per definizione; esecutori.
I mafiosi alti ne sono padroni ( i grandi del pianeta ).
Che la democrazia debba quindi fare un passo in avanti lo auspichiamo tutti.Per sparire, non per "migliorarsi".
Nel mondo della retorica radical-chic , ogni miglioramento , è un diamentro sempre maggiore infilato in quel famoso posto lì.
p.s. "se si mette in discussione la legittimità di una parte del consenso, ci si espone a rischi gravissimi perché chi può decidere in merito?"
Ci si renderà prima o poi conto della contraddizione insita in questa frase?
Ci si renderà conto che in questo ragionamento è implicato il riconoscimento del classismo?