Rivistaindipendenza.org
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Rivistaindipendenza.org

Il forum della rivista
 
IndiceIndice  CercaCerca  Ultime immaginiUltime immagini  RegistratiRegistrati  Accedi  

 

 Cose dimenticate ma ancora vigenti..

Andare in basso 
3 partecipanti
AutoreMessaggio
noname

noname


Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 02.08.08

Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: Cose dimenticate ma ancora vigenti..   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitimeSab Ott 31 2009, 00:55

Io ho avuto un po di difficoltà in età preadolescenziale ed adolescenziale,fatto è che la scuola non fu il mio abitat naturale.
Smisi di andare a scuola dopo la terza media presa anch'essa con un po di ritardo,dopo un po(sempre causa della mia debolezza se cosi si può dire) mi ritrovai nell'essere iscritto ad una scuola superiore con l'intento di arrivare ad un ammissione al terzo anno per inserirmi cosi poi nell'ambito Ospedaliero come Infermiere Professionale,in quei tempi bastava avere appunto un ammissione ad un terzo superiore per poter accedere ai tre anni di formazione ospedaliera.
Non portai a termine neanche questa storia.. Razz
Passati gl'anni, inziò nell'apparirmi netta una differenza tra chi aveva continuato a studiare,cioè andare a scuola e chi come me aveva smesso anzi tempo.
Ma quale era questa differenza ????????????????????
Come sappiamo la scuola non è che insegni tanto e quello che insegna serve solo per far bella figura o per inserirsi se si ha fortuna nella società con il titolo di studio conseguito ma era ancora troppo presto per la mia età far caso a questo tipo di cose,gia in quei tempi osservavo che chi aveva perseguito con la scuola, era diventato più "normale",mentre chi non aveva proseguito per lungo tempo con la scuola, era più ostico nel seguire la Società.
Dunque osservai subito che ben anche io non avessi nessun titolo di studio,comunque avevo conservato un bel po della mia indipendenza a differenza da chi aveva perseguito una licenza superiore.
La scuola dunque quello che in realtà insegna, è l'accettare le cose cosi come sono e non le materie letterate o altre menate messe li come pretesto.
Un altra cosa però osservavo e questa si che era importantissima,tanto importante da essere l'argomento vero di questo topic .
Imparare le cose a Memoria.
Impararsi cioè nel far funzionare la mente,il cervello, con quella specifica caratteristica.
Le cose che vengono apprese a memoria non influiscono sulla persona che le apprende,tanto per restare nel classico,se solo la metà della metà delle poesie che ci impongono di studiare a memoria avessero solo influenzato in minima parte la nostra memoria agente,il genere Umano sarebbe migliore da 3.000 anni...
Io che non ho passato molto tempo a scuola, faccio molta difficolta nell'imparare le cose a memoria,potrei affermare che non so come si fa,nello stesso tempo però una volta che ho scritto una canzone, la suono e la canto sempre allo stesso modo...ma ogni volta ci sono io dentro nella mia totalità,quindi mi è difficile imparare le cose a pappagallo,cosa invece che si ritiene essere lo strumento principe per aderire in pieno alla società.
Io che non sono stato molto tempo a scuola, faccio molta difficolta ad essere superficiale con me stesso,faccio molta fatica nello splittarmi in due, tre, quattro, 50 facce,cosa invece che viene più facile a chi si è addestrato a scuola con i professori e con gl'altri studenti.
In fine dunque, sono in pochi quelli che hanno capito che tutto sta andando a rotoli perche l'essere Umano vive solo oramai quella parte di mente.
Tutto quello imparato a memoria non arriva nel toccare i sentimenti e chi ha frequentato tanto le scuole vive a memoria,come un Pappagallo.
Tutta la scuola è cosi ed ogni singolo individuo per anni è sotto questo tipo di stress,tutto quello che imparerà a memoria resterà li per essere mostrato alla prima occasione come un fiore all'occhiello ma quello che gl'accadrà inesorabilmente sarà l'essersi abituato nel far funzionare la mente in quell'orrendo spersonalizzato modo .
Studi la Poesia,studi quel paragrafo di storia ma tutto a memoria e senza capire, questo è l'incredibile !!!!!
L'essere Umano è in grado di apprendere senza capire e questa è la vera finzione in atto oggi.
Si può mettere l'essere Umano che si è, chiuso in una scatola e non toccarlo mai, ma nello stesso tempo diventare Presidente della Repubblica o primo cittadino della Nazione e questo è l'orrore.

noname
Torna in alto Andare in basso
tadiottof




Numero di messaggi : 621
Data d'iscrizione : 04.08.08

Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: Esperienze comuni?   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitimeSab Ott 31 2009, 09:22

Io ho interrotto gli studi in terza liceo e ho trovato un lavoro come impiegato in una media azienda.
Dopo due anni, sono tornato a scuola.
Ho ripreso dalla terza nello stesso istituto.
Il mio orario di lavoro era pomeridiano.
Al mattino entravo in aula con studenti più’ giovani di me di 4 anni, 2 perche’ ripetente e 2 di assenza dalla scuola, al pomeriggio andavo in ufficio e dalle 21 alle 2 di notte facevo i compiti.
E’ stato il periodo più’ fecondo della mia vita.
Ero diventato, pur in quelle condizioni difficoltose, uno dei migliori della classe: trovai dimostrazioni originali di geometria analitica e di trigonometria.
Non ho coltivato la matematica e ho dimenticato tutto: mi dispiace soprattutto aver perso il calcolo integrale.
Perche’ queste confessioni?
Perche’ e’ necessario, anche se fastidioso, memorizzare. Certo che non si deve ripetere a pappagallo.
E’ poi per apprendere ci vuole molta umilta’. Me lo disse l’insegnante di filosofia e allora non compresi: non mi sembrava di essere umile.
Oggi mi e’ più’ chiaro. Anche stamane ho consigliato ad un giovane di “battere i fari” prima delle curve per farsi annunciare ad altre auto in arrivo. Gliel’ho detto perche’ va troppo veloce: consegna giornali dalle 5 alle 6 e capisco che abbia fretta. Era solo un suggerimento da ex camionista (e' un'altra storia), ma non ha voluto ascoltarmi e non avra’ capito niente.
Si apprendono solo le regole imposte con sanzioni o con la fame, per via della disoccupazione.
Ecc. ecc.
2000snlp
Torna in alto Andare in basso
luan

luan


Numero di messaggi : 12
Localisation : milano
Data d'iscrizione : 27.10.09

Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: studiare   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitimeSab Ott 31 2009, 16:15

afro
Oggi che giovincello non son più posso dire che studiare è bellissimo.Quando potevo farlo non me ne fregava più di tanto e sbagliavo.Chi come me non ha avuto il paparino che gli trovasse il posto di lavoro ha dovuto subire tanti calci in culo per ogni cosa non imparata a scuola.Certo ci sono casi in cui (vedi l'ottimo pediatra senza laurea,stimatissimo)si può essere bravi nel lavoro senza aver mai dato esami,ma chi si farebbe operarare da un medico sapendo che a scuola era un somaro?Nessuno naturalmente.Ovvio che l'esperienza e una grande intelligenza posssono fare tanto ma occorrono doti speciali da autodidatta per fare a meno della scuola.Io dico studiamo,e facciamolo sempre anche fuori dagli ambiti scolastici.Gramsci:Studiate,studiate e studiate.
Torna in alto Andare in basso
tadiottof




Numero di messaggi : 621
Data d'iscrizione : 04.08.08

Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: Ivan Illich   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitimeSab Ott 31 2009, 16:38

Ivan Illich, l'autore di "Descolarizzare la societa'", dice che la scuola oggi impedisce di imparare lavorando.
Credo che si riferisca al divieto di assumere ragazzi in eta' scolare.
L'apprendistato e' il sistema che lo permetterebbe, solo che le imprese ne avrebbero approfittato.
Quando presi servizio avevo compiuto 20 anni e la ditta fu obbligata a riconoscermi per legge la qualifica di impiegato.
I miei colleghi, piu' o meno coetanei, quelli che furono i miei insegnanti, erano "apprendisti" e, in quanto tali, avevo una retribuzione inferiore alla mia, la meta'.
Anche loro avevano ormai compiuto 20 anni, ma la ditta non si decideva a passarli di qualifica. Del resto perche' avrebbe dovuto farlo se la legge lo permetteva?
Erano queste le assurdita' da cambiare a proposito del ruolo di apprendista, senza abolirlo o renderlo impraticabile da parte delle aziende e degli artigiani.
Trovate queste osservazione in "Elogio della bicicletta" di Ivan Illich che consiglio di leggere. La bicicletta e' solo un esempio di rapporto costi benefici riguardo all'energia.
2000snlp
Torna in alto Andare in basso
noname

noname


Numero di messaggi : 121
Data d'iscrizione : 02.08.08

Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: Re: Cose dimenticate ma ancora vigenti..   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitimeLun Nov 02 2009, 01:10

Citazione :
Oggi che giovincello non son più posso dire che studiare è bellissimo.Quando potevo farlo non me ne fregava più di tanto e sbagliavo.Chi come me non ha avuto il paparino che gli trovasse il posto di lavoro ha dovuto subire tanti calci in culo per ogni cosa non imparata a scuola.Certo ci sono casi in cui (vedi l'ottimo pediatra senza laurea,stimatissimo)si può essere bravi nel lavoro senza aver mai dato esami,ma chi si farebbe operarare da un medico sapendo che a scuola era un somaro?Nessuno naturalmente.Ovvio che l'esperienza e una grande intelligenza posssono fare tanto ma occorrono doti speciali da autodidatta per fare a meno della scuola.Io dico studiamo,e facciamolo sempre anche fuori dagli ambiti scolastici.Gramsci:Studiate,studiate e studiate.
Studiare è una cosa,la scuola invece è tutta un altra cosa,io mi sento uno studente qui se per studente si intende una persona dedita nell'apprendere un qualcosa,in questo senso dunque io non saprei cosa farmene della mia vita se dovessi smettere di studiare.
Citazione :
“Sviluppo” è una parola che vale una promessa, una garanzia offerta per spezzare la legge della necessità usando i nuovi poteri della scienza, della tecnologia e della politica. Sotto l’influsso di questa promessa anche i desideri hanno mutato il proprio status. La speranza di compiere il bene è stata rimpiazzata dall’aspettativa della definizione e soddisfazione dei bisogni. Le aspettativa fanno riferimento a un “non ancora” diverso da quello delle speranze. C’è differenza, dice Illich, tra aspettativa e speranza. La speranza indica una fede ottimistica nella bontà della natura, mentre l’aspettativa, nel senso in cui Illich utilizza questo termine, è contare sui risultati programmati e controllati dall’uomo. La speranza concentra il desiderio su una persona dalla quale attendiamo un dono. L’aspettativa attende soddisfazione da un processo prevedibile. Il quale produrrà ciò che è nostro diritto pretendere. “La speranza nasce dalla necessità che nutre il desiderio. La speranza si orienta verso l’imprevedibile, l’inaspettato, il sorprendente. Le aspettative nascono dai bisogni nutriti dalla promessa di sviluppo e si orientano verso le rivendicazioni e i diritti d’accesso, le richieste. La speranza si appella alla discrezionalità di un altro da sé personale, sia esso umano o divino. Le aspettative si fondano sul funzionamento di sistemi impersonali che distribuiscono da mangiare, cure sanitarie, istruzione, sicurezza e altro.”.

In "Descolarizzare la società"[5]Ivan Illich riprende il mito di Pandora per spiegarci l’affievolirsi della speranza e il sorgere delle aspettative nell’orizzonte umano. “La Pandora originaria, ‘colei che dona tutto’, era una dea della terra nella Grecia patriarcale della preistoria. Essa fece scappare tutti i mali dal suo vaso, ma chiuse il coperchio prima che potesse fuggirne anche la speranza. La storia dell’uomo moderno comincia con la degradazione del mito di Pandora e termina con lo scrigno che si chiude da solo. È la storia dello sforzo prometeico per creare istituzioni che blocchino l’azione dei mali scatenati. È la storia dell’affievolirsi della speranza e del sorgere delle aspettative.”. “La sopravvivenza della specie umana – conclude Illich – dipende dalla riscoperta della speranza come forza sociale.”.

Mah,potrei dire che la speranza è proprio quel qualcosa che fa la differenza,è come se chi andasse troppo a scuola perdesse la speranza in nome delle aspettative...

Viceversa non c'è modo di essere se non si è portatori di diploma e spesso chi ha il diploma non merita di essere e questo immagino sia un altro bell'inconveniente che oramai avviene inesorabile e questo è un altro problema della scolarizzazione della società,ci si predispone per delle aspettative studiate a tavolino,tipo "io da grande farò",poi quando si è grandi ci si accorgere di essere e volere tutt'altro ma non è più possibile ottenerlo o quasi e la società composta da individui cosi frustrati non produce altro che ulteriori frustrazioni e frustrati,è gia da tempo che si va a caccia di chi sta bene per farlo stare male,è l'ultimo dei giochi in voga...

saluti

noname
Torna in alto Andare in basso
tadiottof




Numero di messaggi : 621
Data d'iscrizione : 04.08.08

Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: occasione perduta   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitimeLun Nov 02 2009, 09:33

noname scrive
Citazione :
Viceversa non c'è modo di essere se non si è portatori di diploma

Ero insegnante quando furono promulgati i "decreti delegati"
Era una buona legge; comprendeva nella gestione dell'Istituto l3 componenti: studenti, genitori e personale.
Purtroppo si sono messi di mezzo sindacati e partiti, che, alle elezioni, indicavano i nomi degli eligendi (la legge non prevedeva liste ma la gente non lo sapeva e obbediva ciecamente alla sua area politica e sindacale).
Il secondo passo e' stato compiuto dai genitori, che, invece di pensare allo scopo dell'insegnamento, hanno badato alla promozione dei figli.
Molti sono arrivati al diploma senza sapere.
Questi diplomati a loro volta cosa possono insegnare ai loro figli?
A fare i furbi! a imbrogliare per essere promossi senza studiare.
ecc. ecc.
2000snlp
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Empty
MessaggioTitolo: Re: Cose dimenticate ma ancora vigenti..   Cose dimenticate ma ancora vigenti.. Icon_minitime

Torna in alto Andare in basso
 
Cose dimenticate ma ancora vigenti..
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Rivistaindipendenza.org :: Cultura e costume-
Vai verso: