Le Giornate internazionali a Corti si sono rivelate realmente interessanti.
Scrivo per fare un piccolo resoconto sia del vissuto personale e dell'esperienza politica lì vissuta con Indipendenza.
Innanzitutto in Corsica il movimento indipendentista è molto radicato e realmente influente.
Lo sdoganamento stesso di immagini rievocanti la resistenza armata, la pubblicità diffusa delle Giornate mi hanno subito fatto comprendere che la lotta per l'indipendenza è ben incisiva.
Le Giornate hanno avuto principalmente come tema l'oppressione francese e difatti la maggioranza dei movimenti indipendentisti presenti erano direttamente coinvolti.
Ci sono stati parecchi interventi, anche concerti musicali ed allegre bevute (condivise soprattutto con i compagni sardi che saluto); a mio personale discapito il fatto che il francese non so neanche cosa sia!
La terra corsa si presenta a dimensione d'uomo e ben tenuta. I corsi stessi ci tengono molto e venendo a conoscenza dei risvolti storici (tramite "Indipendenza" ma anche parlando con qualche corso) si realizza subito l'impressione originaria, ossia che una terra così "commercializzabile" si sia mantenuta così naturale e ciò per via dell'intervento militante degli indipendentisti.
I corsi poi sono molto ospitali anche se chiaramente si pongono preventivamente chiusi dando l'impressione di esser freddi.
Sono venuto a conoscenza di cose realmente interessanti, la composizione delle lotte sindacali, il modo e la consistenza delle proteste popolari, ecc.
Un problema realmente serio è la progressiva emigrazione dalla Corsica che mira a debilitare ogni intento di lotta.
Le particolari composizioni giuridiche sul piano elettorale o lavorativo o fiscale rendono evidente lo stato di assogettazione della Corsica e parlandone con i Sardi si è potuta fare un'analogia e notare come il potere oppressivo agisca diversamente a seconda dei popli, ma comunque minandone la stessa identità.
Per quanto riguarda quei giorni, beh, sono stati all'insegna dello spirito d'adattamento!!!
Oltre a riscontrare la gentilezza e apertura di "Indipendenza" non solo negli scritti ma anche nella vita (il che, mi permetto, deve risultare appunto ovvio), e la simpatia di chi era con e in viaggio, siamo riusciti a parte le diversità e la poca conoscenza a sintonizzarci e passare tre giorni molto piacevoli.
Mi sono state spiegate molte cose, alcune mie obiezioni sono state analizzate ed approfondite, altri miei dubbi risolti tra una battuta ed un'altra.
Ciò anzi è stato molto più evidente quando, nei momenti di affluenza, è stato possibile interloquire su "Indipendenza" (spiegandone le ragioni ed il senso) con persone di passaggio (principalmente italiani).
Difatti mi sembra di poter scrivere che senza rispetto non si può porre alcuna base.
Volevo poi, riaccennando allo spirito d'adattamento, salutare il signor Riccardo che lì abbiamo incontrato. E' grazie a lui che, si può in un certo senso scrivere, si è formalizzato il "gruppo ombra"!
Il Signor Riccardo ci ha ribattezzati così dacché, senza nulla pretendere sia chiaro, passavamo "inosservati" riuscendo ad usufruire dei benefici delle delegazioni pur non essendo realmente tale.
Infatti la nostra presenza sarebbe dovuta essere quella di visitatori ed avremmo dovuto spendere e comportarci di conseguenza, ma visto che eravamo lì soprattutto per divulgare la rivista, la nostra posizione era più o meno in un limbo.
Realmente inosservati no, anzi, eravamo il 'terrore' di un organizzatore corso, il famoso "camicia blu"!
Inoltre il singor Riccardo è stato l'unico che è riuscito ad incontrare la fatidica Mary (in realtà non mi ricordo il nome!) quando sia tra noi e tra i sardi risultava una figura enigmatica.
Tant'è che Lui si riteneva ormai d'Indipendenza a pieno titolo e lo si vedeva fare avanti ed indietro con il suo bastone per esigere lo status di delegazione, chiaro e tondo, per noi tutti, lui compreso ovviamente!
In fin dei conti, dalla doccia il giorno dopo aver dormito in macchina la prima sera rimediataci dai corsi, ai pranzi scontati di cui ci hanno omaggiato, alla stanza condivisa con il segretario del sindacato kanaki in nuova caledonia ed alla casa fornitaci successivamente da un compagno corso, tutto concorre nel ribadire un grazie ai corsi per la loro ospitalità e nell'aver fatto essere questo viaggio uno dei più economici mai fatti!
Buona giornata a tutti