Vi racconto lo scandalo Lockeed
Mamma mia, quanto tempo è passato. Io facevo il fotoreporter e un giornalista del defunto corriere d’informazione mi convinse che il corruttore Camillo Crociani, non poteva essere volato in Messico come diceva la Polizia perché aveva intrecci finanziari a Lugano che doveva sistemare prima di sparire. Trovammo subito tracce del fuggitivo: i suoi uffici, che invece erano una serie di targhe appese al muro di una fiduciaria di comodo, il parrucchiere della bella Edoarda Vesselovsky, ex attricetta conosciuta come Edy Vessel e il pilota dell’aereo privato che lo trasportava ogni settimana a Zurigo. Ci appostammo nel bar di fianco alla Banca del Gottardo aspettando che si facesse vivo, ma il proprietario del bar chiamò la polizia svizzera e fui fortunato perché nella mia sacca il teleobiettivo non era montato sulla macchina fotografica, così non ci arrestarono. Il proprietario si scusò con noi, disse che c’era stata una rapina la settimana prima e la prudenza non era mai troppa.
Gli mostrammo la foto dell’uomo che cercavamo: “Chi, quel signore lì?” chiese mostrando la foto appesa al muro con la squadra (di calcio o di basket non ricordo più) che il Crociani sponsorizzava. Tornammo con le foto dal dott. Terzi, direttore di Gente chiedendogli di anticipare i soldi per continuare la ricerca. Ci disse che la cosa non interessava più e mollammo il colpo.
Mi chiamò dopo qualche giorno il mio amico giornalista e mi disse che Crociani era in arrivo a Linate sotto falso nome. Raggiunsi l’aeroporto e grazie ad amicizie che avevo maturato col mio lavoro, passai i controlli e mi recai sulla pista vicino all’ingresso Vip dove venni arrestato.
Il capo della sicurezza era un poliziotto con buone maniere ma determinato a scoprire dove fosse la falla che mi avesse permesso di entrare in un settore così sensibile. Mi propose un patto: io denunciavo chi mi aveva fatto passare e lui mi lasciava andare. Dissi di no e venni espulso dall’aeroporto con diffida per due anni a farmi vedere da quelle parti.
Racconto questo episodio, perché è passato molto tempo ma non credo che le norme di sicurezza siano cambiate. È proibito fotografare negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e marittime. È proibito fotografare ufficiali soldati e forze dell’ordine senza il loro consenso. Che le foto di Zappadu all’aeroporto di Olbia siano quindi state scattate in luogo pubblico, lo dubito e fortemente. Che un fotoreporter possa stazionare con le macchine fotografiche senza che nessuno lo fermi, ne accerti l’identità e la professione e lo porti in ufficio per registrarne il controllo, lo dubito fortemente. Che un fotoreporter con teleobiettivo possa salire impunemente in una collinetta di fronte a Villa Certosa e scattare foto PER MESI lo dubito fortemente. Che Zappadu poi sia andato da Panorama ad offrire le foto da pubblicare, lo dubito fortemente.
Poi voi credete a quello che vi pare…
Se volete sapere come andò a finire lo scandalo Loockeed andate qui:
http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/26/Crociani_fortuna_cade_sempre_dal_co_0_9810261384.shtml
Invece di Edy Vessel sono scomparse tutte le biografie e foto su Google. Potenza del danaro.
Cià
www.giornalismi.info/aldovincent